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‘RADIO PENSIERI’, CARINA: “Con Schick la Roma cambierà modo di giocare. Napoli e Juve più forti”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "La Roma ha ancora qualcosa in meno di Napoli e Juventus, lo dice la classifica. I 3 punti a Genova non sono certi e lo scontro a Torino con la Juve può fare la differenza. Per il resto la squadra di Di Francesco ha un calendario abbastanza agevole, il Chievo senza Castro ha perso tanto. Con Schick in campo, ho capito che la Roma cambierà modo di giocare e servirà un po' di tempo. Si cambierà in una sorta di 4-3-1-2 e bisogna capire come si metterà nella fase difensiva perché il ceco è in quello è uguale a zero. La rosa della Roma è completa, il ritorno di Emerson è fondamentale. Parlando di Manolas, le clausole sui giocatori non mi piacciono, è come mettere un tagliandino con il prezzo"

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "La Roma è in piena lotta scudetto. Ha 4 punti in meno della prima con una partita in meno. Il merito è della grande solidità difensiva che l'ha portata nelle zone alte. In più deve ancora inserire al meglio due come Schick e Emerson. Per il Qarabag può toccare a Schick dal primo minuto, se non recupera Perotti".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Al momento la Roma non sta lottando per lo scudetto perché è quarta, aspetterei prima il recupero con la Samp e la sfida con la Juventus. Adesso a lottare ci sono Napoli, Juventus e Inter".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Il 23 dicembre, giorno di Juve-Roma, si capirà se i giallorossi sono da scudetto. Se non perdono cambia tutto. Hanno bisogno sicuramente di uno Schick a tempo pieno per lottare fino alla fine".

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): "Schick deve ancora crescere e inserirsi bene negli schemi di Di Francesco, ma parliamo di uno che a 20 anni è già un punto fermo in nazionale maggiore. Ha tantissima considerazione. Gerson ha dimostrato di poter giocare sia in attacco che a centrocampo. La Roma tra le squadre di testa è quella che ha i margini di crescita più ampi. Per come immagino io la corsa scudetto è meglio che abbia vinto la Juventus. La clausola di Manolas? Se si vende a quella cifra per me va bene, è il suo valore"

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “La partita di ieri è finita con l’espulsione di Felipe, ma il leitmotiv della gara non sarebbe cambiato anche con la Spal in 11. Mi è piaciuta la volontà della Roma di attaccare fino all’ultimo minuto. Due gli aspetti negativi: quando produci così tanto e tiri in porta 37 volte, devi segnare più di 3 gol. Anche sul discorso della disattenzione sul rigore sono con Di Francesco. Ieri ho visto una Juventus molto compatta e concentrata per 90’. Fino ad ora i bianconeri avevano avuto dei passaggi a vuoto, mentre a Napoli sono stati perfetti. Se Allegri ha trovato la quadra, dobbiamo preoccuparci tutti. La Juventus è tornata, e se è davvero così sono cavoli per tutti. Se la Roma vuole andare a lottare per lo scudetto con la Juve, deve andare a Torino per vincere. Il 23 dicembre in campo voglio vedere una squadra che scende per vincere. Magari non lo fa, ma ci va vicino. Se non li ammazzi, fanno un’altra serie di 10-15 vittorie e buonanotte un’altra volta. Andare a Torino e vincere sarebbe un segnale clamoroso. Spero che nelle prossime settimane, Di Francesco inculchi nei calciatori questo concetto. All’avversario bisogna far capire di essere più tosto di lui”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "Ancora una volta la Roma ha chiuso subito l’avversario, il tutto è stato reso più semplice dall’espulsione dopo pochi minuti. Ci sta che la Spal si arrabbi per il rosso, questi falli gli arbitri hanno smesso di punirli da un po’. El Shaarawy non era in fuorigioco, le lamentele della Spal sono eccessive. La partita non è stata decisa dalla moviola. Pellegrini è molto bravo anche nei movimenti senza palla, ha un buon piede e una discreta fisicità. La Juventus ha la squadra più forte, ha un grande allenatore e una grande mentalità. La Roma deve abituarsi a non fare regali, vedi Napoli, Genoa e lo stesso rigore di ieri. De Rossi potrebbe sentirsi in colpa, con la vittoria di Genoa e la sconfitta del Napoli la Roma poteva essere virtualmente prima. Per me la Juventus è prima, Napoli e Roma si equivalgono e subito dietro l’Inter".

Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Sono assolutamente d’accordo con Strootman, che mi sembra stia tornando a grandi livelli: niente è facile, ma la Roma ha messo subito la partita sul binario giusto. Contro la Spal ci sono stati 37 tiri… Ieri i primi 35’ di Dzeko credo siano stati una lezione di calcio. Gran bella partita, da cui si traggono spunti interessanti. Il ritorno al gol del bosniaco, la prima rete di Pellegrini sotto la Sud. Ieri tutti i giocatori che hanno fatto gol erano tutti arrabbiati… Kolarov? Diventa quasi fastidiosa la sua superiorità. Poi voglio dire una cosa: viva la Var. El Shaarawy è veramente in forma ultimamente. Sono contento per l'attestato di stima della Sud a De Rossi, così come sono d'accordo con Di Francesco: il gol preso non mi va giù. Chiunque pensasse che Under è il nuovo Iturbe, sappia subito che non è così. A tutti sia da insegnamento il caso di Gerson”.

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): “La disattenzione di Manolas mi ha fatto arrabbiare, ha ragione Di Francesco. Non prendere gol aiuta a non prenderli. Cosa darei per rigiocare Roma-Inter adesso, non vedo l’ora di andare a Milano per affrontare la squadra di Spalletti. Loro hanno una sfortuna sfacciata, e pure un rapporto privilegiato con il Var”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma è in corsa per lo scudetto, ma trovare in questo momento l’anti-Juve mi risulta difficile. Gli scontri diretti decideranno il campionato. La Roma ieri ha fatto quello che doveva fare. Mi dispiace di non aver visto Schick dal 1', non capisco tanto la sua assenza dall’inizio. Under in questo momento non mi sembra tanto in grado di dare una mano alla squadra. Credo che con il Qarabag non ci saranno problemi per conquistare la qualificazione e concentrarsi di più sul campionato”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Mattino – 104,5): “L’arbitro ieri ha avuto delle indecisioni, con episodi un po’ dubbi, non ricorrendo sempre alla Var. Credo che però la vittoria della Roma non sia stata mai in discussione, con un divario tecnico assoluto in campo, con alcuni gol sbagliati in maniera clamorosa da Dzeko. Ora l’obiettivo è presentarsi a quota 40 punti prima di arrivare al match con la Juve del 23 dicembre”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Mattino - 104.5): “Ieri la Roma ha giocato una partita di allenamento. Strootman  e Dzeko sono stati i protagonisti, due giocatori criticati che ieri hanno risposto in maniera positiva ritrovando il gol. Ora si dovranno confermare nelle partite più consistenti. Non è stata brillante la prestazione di Under. Pellegrini, invece, sembra essere tornato ai suoi ottimi livelli. E’ stata comunque una partita che non aveva nulla da dire. Per quanto riguarda Schick sembra entrare sempre di più nei meccanismi di squadra, può dare un aiuto significativo alla Roma e potrebbe anche partire titolare contro il Qarabag".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Roma-Spal è stata partita vera per 9 minuti. Dopo l’espulsione di Felipe la Spal ha perso la testa e la Roma ha avuto una marea di occasioni da gol. Undici conto undici avrebbe vinto lo stesso la Roma, ma bisogna analizzare gli errori arbitrali a sfavore della Spal, con alcuni episodi chiave. L'arbitro non è stato perfetto, il Var nemmeno. In questo momento Strootman mi convince molto di più come centrale davanti alla difesa. Pellegrini è stato tra i migliori tra i giallorossi, dopo Florenzi. Dzeko? Per me non c'è stato mai un caso. Schick è ancora indietro fisicamente, ma va più verso la porta rispetto a Perotti. Ho visto un po' meglio anche Under”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Al di là di qualche errore dell’arbitro, la differenza tra Roma e Spal è talmente enorme che i giallorossi avrebbero vinto lo stesso. Gli arbitri, secondo me, dovrebbero avere più responsabilità senza ricorrere al Var, che invece di aiutarli accentua i loro problemi. Schick? Si intravede che ha delle grandissime qualità, ora deve solo ritrovare il ritmo partita. Il fatto che non si sia fatto male è già un passo avanti. Se non fosse per il fascino della Champions League, quella di martedì contro il Qarabag sarebbe un'altra Roma-Spal. Però si deve entrare in campo con la giusta concentrazione. E' una partita storica per i giallorossi”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Certe volte l’arbitro non va a vedere il Var e questo non sta né in cielo né in terra. E’ un errore che va modificato. La Roma, comunque, avrebbe vinto lo stesso. L’espulsione di Felipe? Un po’ c’era e un po’ no. Ieri per i giallorossi c’era da stare solo concentrati, perché c’era una enorme differenza tecnica in campo. La botta di Genova mi sembra sia stata assorbita abbastanza bene”.