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‘RADIO PENSIERI’, VOCALELLI: “Totti non merita questo trattamento, Spalletti non può farlo giocare 4′”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92,7): "Abbiamo giocato metà partita, ancora non è finita. Siamo costretti a esprimere delle certezze, il problema è che il calcio è lo sport in cui l'elemento della causalità è maggiore rispetto a tutti gli altri. Milinkovic-Savic mi è sembrato un giocatore straordinario, ha valori assoluti. Keita e Anderson hanno fatto le loro strappate. Due divinità: i numeri e il tempo, le uniche entità che hanno onnipotenza e onniscenza. Era vicina la rottura della sicurezza, l'unico dato imperfetto è il 2-0. Non mi sarei aspettato di prendere il secondo gol. L'1-0 andava bene. A mio avviso Ruediger è stato perfetto nel secondo tempo. Sono sempre stato a favore dell'arbitraggio "all'inglese", ma ieri sera Irrati non ha mai fischiato. Ha voluto godersi la partita come fosse uno spettatore".

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101,5): "Imbarazzante la prova della Roma, al cospetto di una squadra notevolmente inferiore. Se sei più forte, ma giochi con sufficienza e scarsa intensità, succede che perdi ed è una sconfitta imperdonabile".

Francesco Oddo Casano (Centro Suono Sport 101,5): "La stagione non è finita ma tra Napoli e soprattutto Lione ti giochi tutto ciò che hai costruito finora. La rosa è corta per tre competizioni, non avere un centravanti di riserva è un errore grossolano".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104,5): “Totti per Spalletti è un motivo di grande sofferenza. Se pensi che il capitano sia un giocatore che può cambiarti una partita che si è messa male e che non riesci a risolvere, allora non puoi farlo giocare quattro minuti. Tra i novanta minuti contro il Cesena e il finale di ieri ci deve essere una via di mezzo. Totti non merita un trattamento del genere. E poi Spalletti strumentalizza Totti quando parla del suo rinnovo e questo è un demerito del tecnico. E’ un ottimo allenatore, ma quest’anno ha anche dei demeriti perché molte delle partite perse sono causa di suoi errori. Il suo rapporto con Totti non mi piace per niente. Ieri un grande errore anche nel mettere Paredes invece di De Rossi”.

Franco Melli (Radio Radio 104,5): “Totti l’anno scorso ha fatto miracoli a cinque minuti dalla fine. Io fossi il capitano smetterei oggi, convocherei una conferenza stampa e… basta così. Non è bello che un grande giocatore come Totti venga trattato così. Credo che non sia successo con nessun grande giocatore al mondo. Roma-Napoli è partita aperta, va detto che la Roma ogni tanto scivola ma poi si riprende. E’ una partita difficile e le certezze sono state sconfitte. Serve una partita di equilibrio e saggezza perché il Napoli si gioca tutto. La squadra di Spalletti deve ritrovare la sicurezza che aveva fino alla gara di San Siro e non deve soprattutto perdere”.

Nando Orsi (Radio Radio 104,5): “Totti quest’anno alla Roma non serve a niente. Gioca le partite dove non c’è nessuna implicazione mentale. Metterlo a quattro minuti dalla fine sul 2-0 a cosa serve? Mentalmente e professionalmente Totti ha perso un anno”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio 104,5): “E’ stato un derby giocato bene, giocato con ritmo, sbagliato dalla Roma che stava bene psicologicamente e fisicamente. Sono molto contento che sia andato bene anche dal punto di vista del servizio d’ordine”.

Tony Damascelli (Radio Radio 104,5): “Roma-Napoli è una partita apertissima. Nessuna delle due può perdere. Spalletti è stato infantile e furbastro a far entrare Totti a cinque minuti dalla fine”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104,5): “Spalletti ha una sua comunicazione da prete e con questa, secondo me, si è giocato il posto con qualche squadra importante, perché altrove gli contesterebbero il fatto di mettersi contro la stampa”.

Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92,7): "Ieri si è visto per la prima volta qualche segnale di stanchezza. La scelta di Paredes a mio avviso è corretta, mentre mi ha sorpreso la scelta di Salah, che con pochi spazi a disposizione fa fatica ad incidere, probabilmente Perotti avrebbe garantito più qualità alla manovra. Si deve gestire in maniera diversa la situazione di svantaggio. E' pesato il fatto che era un derby, fosse stato un altro incontro l'aspetto psicologico sarebbe stato molto diverso, soprattutto l'approccio alla partita. Adesso serve fare la partita perfetta. Il Napoli ti dà la possibilità di tornare alla normalità, loro giocheranno aperti e devono assolutamente vincere. Rimetterei De Rossi dentro e confermerei i tre dietro, nonostante la giornata storta di ieri. La fatica non è solo fisica, ma anche mentale. Essere obbligato a non sbagliare neanche una partita è realmente difficile per chiunque".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "Le percentuali di passaggio del turno ora sono del 10% circa perché il ritorno in casa è uno svantaggio pesante che molti hanno sottovalutato".

Federico Nisii (Teleradiostereo 92,7): “Abbiamo perso male il primo tempo di una sfida che va ancora definita, anche se si è maledettamente complicata. La Roma ha giocato i primi 15 o 20’ come se dovesse risolvere la partita in 90’. Perché l’ha fatto? Perché era un derby. Adesso testa bassa a lavorare. Sposo a pieno quello che ha detto Strootman, ovvero che è inutile parlare, ma che bisogna lavorare per provare a ribaltare la gara. Ora è andata, ma se c’è una possibilità di ribaltare la semifinale, è quella di rimettersi a testa bassa sul lavoro sui grandi obiettivi che ha la Roma. Ieri abbiamo perso una battaglia, ma dimentichiamo le crociate e le remuntade, pensiamo alle partite che ci attendono. Ora buttare a mare e rinnegare giudizi fatti in questi mesi è folle”.

Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92,7): “Primo tempo discreto da parte della Roma, poi loro hanno avuto un’ottima giocata e hanno trovato il gol. La Roma ha voluto dimostrare di essere superiore nei 90’, ma non ha saputo ragionare. Nel secondo tempo la Roma è stata troppo arrogante nel cercare di segnare. È un peccato, ci saranno tante partite in cui si dovrà usare la testa e ieri non è stato fatto. La Lazio poteva giocare solo in quel modo, lo abbiamo detto nei giorni scorsi. La Roma ci è cascata con tutte le scarpe. Ora i giallorossi dovranno dimostrare grande maturità”.

Marco Madeddu (Teleradiostereo 92,7): “La Roma ha avuto difficoltà sulla trequarti, con la Lazio che stava lì ad aspettare. Non dico che la qualificazione sia compromessa in maniera definitiva, ma è molto difficile. Ieri la Roma si è dimostrata improvvisamente fragile e sterile, e succedeva di rado. Si è inceppato l’ingranaggio in entrambe le fasi. Mi sembra una squadra con il fiato un po’ corto, legittimamente direi. Aggredire sempre ogni 3 giorni non è facile”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): "Spalletti quando è in difficoltà prende in mano il rosario, non capisco l'ingresso di Totti a pochi minuti dal termine. Continuo a pensare che la Roma sia molto più forte della Lazio. Su 5 derby la Roma ne vince 4 e mezzo ma storicamente le rimonte non riescono ai giallorossi. Anche se ti dovessi trovare sul 3-0 non potresti stare tranquillo. La Roma sul mercato è intervenuta con un acquisto, Grenier, che farà al massimo 2-3 presenze da qui a maggio. La Roma fallisce i grandi appuntamenti. Col Napoli e il Lione passa la stagione della Roma".

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “Non riesco a trovare i motivi di un calo di forma dei calciatori, ma credo sia un discorso di energie mentali. Il 2-0 della Lazio è meritato ed Inzaghi è stato bravissimo. Credo che la partita di ieri sia stata solamente un passo falso. Ora Spalletti dovrà lavorare sulla testa perché sabato c'è il Napoli ed il derby di ritorno ci sarà tra un mese, quindi tra tanto tempo. Con il senno di poi avrei schierato Perotti dall'inizio al posto di Salah”.

Riccardo “Galopeira” Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Mi è molto piaciuto l'ingresso in campo di Totti, forse sarebbe potuto entrare qualche minuto prima ma non so se sarebbe servito a qualcosa. Sono convinto che non è solo colpa di un calciatore se ieri si è perso. Ieri mi hanno sorpreso in negativo Fazio e Manolas. Ricordiamo che non è finita qui, c'è sempre il ritorno da giocare. Ieri la Lazio ha interpretato meglio la partita. Avrei firmato per l'1-1. Dà fastidio aver perso l'andata di una semifinale di Coppa Italia proprio contro la Lazio".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “La Roma ha interpretato male la partita e non ha saputo reagire. Inzaghi è stato bravissimo. Manolas ha giocato sul centro-sinistra per marcare Felipe Anderson".

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): “L'ambiente conta. Questa partita doveva essere intesa prima come una semifinale e poi come un derby, e questo passaggio è mancato e la Roma ha subito. La Lazio è stata bravissima, la difesa è stata impeccabile. La gara di ieri era importantissima perché perdere per 1-0 o per 2-0 fa tantissima differenza. Ieri Fazio sembrava un altro calciatore, così come Manolas. Ora mi chiedo, perché far giocare Paredes e non De Rossi che stava bene? Ci sono partite in cui i particolari contano più degli altri e questo ne è un esempio”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport, 101.5): "Inzaghi è stato bravissimo a incartare la partita a Spalletti. Loro ci hanno messo in condizione di non essere mai pericolosi. Al ritorno sarà dura ma non impossibile. Sarebbe stato meglio chiudere solo con un gol di scarto. Errori anche nei cambi"

Salvatore D'Arminio (Centro Suono Sport, 101.5): "La Lazio ha giocato bene, come ci si aspettava senza lasciare spazi alla Roma che ha avuto diversi giocatori sotto tono. I difensori della Lazio non hanno sbagliato nulla, Manolas e Fazio invece sì. Al ritorno sarà dura anche perché ci saranno da gestire altre partite importanti". 

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattina 104.5): "La Roma ha perso meritatamente ma non credo si possa dire molto altro. È una partita, è andata così. Quando giochi così tante gare in poco tempo è normale che qualcosa possa andare per il verso sbagliato e ieri la Lazio ha giocato meglio. La Roma ha ancora delle possibilità di passare il turno".

Franco Melli (Radio Radio Mattina 104.5): "Nonostante le tante batoste prese i romanisti hanno una boria spaventosa. Credono sempre di poter vincere e alla fine non arrivano a nulla. Ho sentito addirittura dire che la Roma è più forte della Juve... Non scherziamo".

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92,7): “Nainggolan non ha giocato male ieri, andava da una parte all'altra del campo, ma non è stato supportato dai compagni: più volte ha cercato di svegliare Paredes senza risultato. Ieri è stata proprio una giornata storta. Contro il Napoli ci sarà ancora una volta la formazione tipo con l'unico ballottaggio Salah-Perotti".

Dario Bersani (Teleradiostereo 92,7): “In questi casi non si può dare le colpe solo ad un calciatore. Ieri non ha funzionato il 'piano A' e neanche quello 'B'. Ieri i giallorossi non sono mai stai padroni della partita e mai fluidi nelle manovre. Bisogna restare calmi ora, il cammino è ancora molto lungo, c'è ancora il ritorno tra un mese e tutto può succedere e dopodomani già si rigioca in campionato contro il Napoli. Sabato la Roma dovrà squotersi e reagire: non può essere il momento della crisi. Ieri la squadra di Spalletti è stata disordinata, sia in fase di impostazione che, soprattutto, in difesa".