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‘RADIO PENSIERI’, NISII: “Scempio arbitrale e gestione cialtronesca: è l’UEFA a decidere tutto”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92,7): “Partita odiosa, anche una sconfitta può essere lirica e offrire uno spunto per uno commento straziante. Di sconfitte eroiche ne abbiamo vissute tante, l’ultima col Bayern. Odiosa perché si è verificato quello che non immaginavamo: il Barça sembrava immerso nella camomilla, la Roma ha fatto una partita onesta. Ero certissimo che Alisson avrebbe sbagliato partita rispetto ai suoi canoni. Sapevo che l’antologia di prestazioni perfetta avrebbe conosciuto un incidente e Barcellona era la scena giusta. Col Barcellona più dimesso degli ultimi mesi e con un Messi al 30% si è portato un 4-1 che definisce la catastrofe sportiva in ogni senso. Quando vai ad arbitrare a Barcellona ci pensi cinque volte prima di dare un rigore, e quando lo fai il tempo è già passato. Il colpo di testa di Perotti? Non fa parte del suo bagaglio, ma il suo bilancio resta positivo. Qualche falla ce l’ha, altrimenti sarebbe fisso in nazionale. La situazione che più mi preoccupa è quella di Schick: bisognerebbe sapere cosa succede nella sua testa e in quella di Di Francesco nella valutazione del giocatore. Segnalo il paradosso di Bruno Peres, che è stato uno dei più dignitosi”.

Piero Torri (Teleradiostereo 92,7): “La Roma ha fatto degli errori, tre gol di differenza ci sono tra Roma e il Barcellona se il calcio fosse matematica. Trovo poco credibile e molto romanista che non si metta comunque in primo piano il doppio furto a mano armata fatto ai giallorossi. Alla Roma non è stato dato ciò che meritava, al Barça è stato fatto l’inchino. Quello che ho visto ieri è imbarazzante: insieme al rigore c’era l’espulsione. La Roma ha giocato nel modo che sognavo, non ha avuto paura: il rigore era sacrosanto e cambiava la partita. Fammi giocare 1-0 e 11 contro 10, poi vediamo come va a finire. Prima si deve partire da questo, poi si parla dagli errori dei giocatori. Gonalons è finito sul banco degli imputati per un errore che può fare un Primavera. Ieri avrei preferito perdere 6-1 ma in maniera onesta”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92,7): “Gestione cialtronesca di Makkelie, le possibilità che una squadra più debole può esprimere nei confronti di una inaccessibile vengono bloccate perché l’UEFA in modo palese decide che ordine è conveniente mantenere e chi mandare affinché le cose vadano in un certo modo. Già ai sorteggi mi ero insospettito: le squadre che non dovevano incontrarsi erano City, Bayern, Real e Barcellona… Shevchenko ci disse ‘devo fare le prove del sorteggio’: perché, che prove servono? Com’è spiegabile il mancato fischio se non con il timore di dare rigore contro il Barcellona di Messi dopo 10’? C’è un regolamento non scritto, cioè che c’è un regolamento che vale per le dieci squadre più forti e poi uno per tutte le altre”.

Marco Cassetti (Teleradiostereo 92,7): “Su due rigori ieri, almeno uno me lo devi dare, anche quello su Pellegrini non puoi non vedere che il contatto è all’interno dell’area. Sul fallo di Dzeko, che vantaggio ha un attaccante a cadere?”.

Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92,7): “Il Barcellona, che non è al massimo delle sue potenzialità, non ha giocato al meglio per merito della Roma. Ha giocatori più pronti a questo tipo di situazioni. La Roma ha il 2% di possibilità di passare il turno, preserverei qualche giocatore per Fiorentina e Lazio. Di ieri rimane una grande delusione, il 4-1 non è il riflesso della partita”.

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92,7): “La Roma non può permettersi di fare un altro passo falso come a Bologna, vanno ragionate tutte le decisioni, quelle mediche a maggior ragione. Non ha senso recuperare Under per una partita e poi perderlo per le altre”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “L’Inter la vedo in crescita e penso finirà in Champions, l’altro posto se lo giocheranno Roma e Lazio”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Voto 4 all’arbitro Makkelie. La Roma non ha perso per l’arbitro, non è onesto dirlo: c’era un rigore sicuro e l’altro ci voleva il Var per vederlo. La Roma ha fatto troppi errori dietro e sotto porta. Ci aspettavamo un Alisson che facesse qualche miracolo, invece ieri ho visto un portiere mediocre, quasi irriconoscibile. Sul terzo gol fa una deviazione del cavolo, anche in altre parate mi è sembrato imperfetto”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Voto 4 all’arbitro. Sui danni ricevuti non c’è dubbio, ma poi la partita è finita 4-1: le proteste riguardo gli arbitri devono essere più sostenute quando trasformano una vittoria in una sconfitta o un pareggio. Non credo che con un arbitro impeccabile la Roma sarebbe uscita senza perdere. Avrebbe perso e il Barcellona, che ha giocato sotto ritmo, avrebbe reagito in un altro modo se le cose si fossero messe male. Di Francesco ha fatto miracoli anche in campionato, perché dal mercato la Roma è uscita indebolita”.

Xavier Jacobelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Voto sette alla Roma, tre all’arbitro e zero a Collina, che continua a mandare arbitri mediocri. Collina tiene conto o no delle cantonate che gli arbitri prendono? Dov’è il criterio meritocratico?”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La Roma aveva concesso pochissimo al Barcellona fino all’autogol di De Rossi: anche il palo di Rakitic è frutto di un errore individuale. Il fallo di Semedo è evidente, se la Roma fosse andata sull’1-0 la partita si sarebbe complicata, così come se il primo tempo fosse finito 0-0. Se Messi non è riuscito a incidere nella partita è anche merito della difesa della Roma. Pellegrini tra i centrocampisti era stato il migliore, è un cambio che non ho capito. Ma Di Francesco merita un voto positivo. La Roma ha il secondo monte ingaggi ma anche quest’anno non vincerà niente".

Angelo Di Livio (Telaradiostereo 92,7): “Il quarto gol pesa da morire: col 3-1 sarebbe stato diverso, col 2-0 all’Olimpico passi. Il percorso della Roma in Champions è molto importante, siamo arrabbiati perché abbiamo visto che si poteva fare di più. La rimonta è più difficile di ieri, quando davo 70-30 ora do 95-5”.

Massimo Caputi (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “All’arbitro do voto 4. Ci vuole equilibrio nella valutazione: non dobbiamo confondere la speranza prima del match con la delusione e la critica dopo. Che il Barcellona fosse più forte non c’erano dubbi, c’era la speranza che la Roma facesse una buona partita e rendesse in bilico la partita di ritorno. È vero che la Roma ha commesso errori, ma se non fosse così sarebbe in lotta con Napoli e Juve: è una squadra in costruzione e che deve maturare, e in virtù della prestazione di ieri si vede che la maturazione sta avvenendo. Nel mercato va trovato un regista e un vice-Dzeko che sia in grado di fare gol”.

Mario Corsi (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “Comincio col dire subito una cosa: ieri c’erano due rigori netti per noi. E questa è storia, cronaca. Sto con Dzeko quando dice che l’arbitro deve avere il coraggio di fischiare un rigore contro il Barcellona al Camp Nou. Ora andiamo alla partita… Ci sono dei complimenti da fare: a Di Francesco, ad esempio, ha messo veramente bene la squadra in campo. Leggo delle pagelle questa mattina che mi mandano fuori di testa, pagelle che non possono esistere. Tu come ali hai El Shaarawy e Perotti, non ti puoi presentare con loro in Champions, non scherziamo. Vi ricordate Iago Falque? Ecco, Iago Falque nel Torino fa gol su gol solo perché sta nella sua dimensione calcistica, che è la stessa di El Shaarawy e Perotti. A me dispiace aver preso il quarto gol, con un 3-1 la Roma al ritorno se la poteva giocare, soprattutto se il Barcellona è questo. De Rossi? Secondo me per determinati palcoscenici è finito. Poi è chiaro che tra lui e Gonalons mi prendo tutta la vita De Rossi, però non può più fare il titolare di una squadra che vuole vincere. Comunque sto leggendo delle cose vergognose su De Rossi: non insultatelo per la sua vita privata, che è una cosa vergognosa, limitatevi a criticarlo per come gioca”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo-92,7): "In questa partita va considerato tutto: rigori, autogol ed errori. Da sempre le competizioni Uefa sono irregolari quando giochi in certi stadi. Per questo la Uefa non vuole la Var perché toglie potere agli arbitri. Tutto è molto indirizzato perché girano molti soldi. E' arrivato il momento di uniformare le regole nel calcio. La Roma deve comunque essere in parte orgogliosa della partita perché ha giocato all'altezza del Barcellona. Loro sono sembrati svogliati e hanno giocato sul velluto. L'unico obiettivo di Messi è stato quello di segnare per rispondere al gol di Ronaldo. La Roma si è aiutata molto in mezzo al campo. Alisson non è stato pulitissimo sul terzo gol. De Rossi ha fatto delle buone cose così come ne ha sbagliate altre. Gonalons ha sbagliato tutto. In queste partite la Roma deve anche imparare dall'atteggiamento degli avversari".

Riccardo "Galopeira" Angelini (Teleradiostereo-92,7): "Non avrei mai pensato di dover parlare di due rigori negati alla Roma. Nonostante ciò la Roma si è fatta due autogol e ha sbagliato varie occasioni però continuo a vedere sempre gli stessi errori nel prendere gol".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo-92,7): "La Roma non si è persa, ci sono stati una serie di errori dei singoli. Ieri ho visto una proposta di una squadra. Ho visto i concetti che cercavamo e con una qualità diversa di giocatori la Roma può fare grandi cose. I giocatori della Roma hanno una qualità limitata sia tecnica che mentale".

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo-92,7): "Sono avvelenato con l'arbitro, il Barcellona non ha bisogno di aiuti. Lasciamo stare gli errori dei singoli, i loro gol sono frutto di errori del collettivo. Di Francesco non ha un gioco. Florenzi ha giocato male, al momento non vale i soldi che vuole. Peres uno dei migliori in campo. Gonalons è indifendibile così come lo è Defrel. L'arbitraggio è scientifico. Questi giocatori vanno mandati via e va rifondata la squadra. Parlo anche di Nainggolan e Strootman".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ieri a Barcellona c’è stato un furto con scasso. Dammi il rigore solare su Dzeko e poi vediamo come va a finire la partita. Malagò deve farsi sentire, è uno scandalo”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma deve farsi sentire, perché ieri è stata danneggiata dall’arbitro. Questi episodi evidenziano le brutte condizioni ‘politiche’ del calcio italiano. La Roma per tutto il primo tempo è stata all’altezza dell’avversario, non ha avuto paura e meritava di più. Il Barcellona non è una squadra fenomenale come si dice, ha solo un mostro. 4-1 è un risultato veramente bugiardo. La Roma avrebbe perso lo stesso, forse, però le decisioni arbitrali lasciano un retrogusto amaro”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Bisogna prendere atto che contro le spagnole, dal punto di vista arbitrale, non vinci né con le buone né con le cattive, e nelle sedi opportune vanno prese delle decisioni o vanno fatte delle proteste. Ci deve essere un quadro decisionale per far arrivare Real e Barça tra le prime quattro. Ancelotti con il Bayern ancora se lo ricordano. Troppi errori da parte della Roma, quello di Perotti a questi livelli non è ammissibile. La salvezza del calcio è il Var, e per questo che in Europa non lo vogliono”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma ha giocato bene, ma ha perso 4-1. Il resto conta poco. La Roma per fare un gol ha dovuto avere 5 occasioni. Gli autogol arrivano per la paura, questo succede a tutte le avversarie del Barcellona. Inutile nascondersi dietro al Var, guarda come ha fatto il Liverpool… Due rigori per la Roma? Sì, c'erano ma a capo degli arbitri europei c'è un italiano, mica un francese o uno spagnolo”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “Bella la prestazione, ma siamo una squadra stitica. Segna solo Dzeko, solo lui vede lo specchio della porta”.