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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Spalletti più fuori che dentro, ma la sua partenza sarebbe un lutto sportivo”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo - 92,7): "Ci siamo accesi a Palermo, ma ci siamo spenti su atri fronti. Per me la Roma di ieri avrebbe perso con chiunque se non con il Palermo o il Crotone. Grenier è stato molto convincente, è un giocatore intelligente che sa stare negli spazi, ha i tempi e può migliorare fisicamente, magari snellendosi un pò. Anche l’assist di Strootman mi è piaciuto molto, una magnificenza. Per me l’addio di Spalletti, se dovesse esserci, rappresenterebbe un lutto sportivo, perché un allenatore così non esiste in giro. Purtroppo bisogna fissarsi sull’essenza delle cose, come la faccia di Spalletti, che sembra invecchiata di 10 anni. Non ha più voglia di mascherare i problemi, perciò lo vedo più fuori che dentro”.

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo - 92,7): “Da Palermo mi riporto un arancino, tre punti, e alcuni calciatori come Grenier e Mario Rui che hanno fatto un’ottima prestazione. È vero che il Palermo è messo malissimo, ma le loro qualità ieri sera si sono viste. I tre punti sono comunque la cosa più importante soprattutto per come era iniziata la partita. Roma-Spalletti? Mi sembra che si vada verso un divorzio più o meno annunciato. Ieri Grenier mi è piaciuto tantissimo”.

Adriano Serafini (Teleradiostereo - 92,7): “Le parole di Pallotta? La toppa è stata peggiore del buco. Ieri sera Spalletti ha dato tutte le risposte e tutti i motivi per cui non è intenzionato a rimanere a Roma. Non credo sia una questione economica o di offerte”.

Angelo Di Livio (Teleradiostereo - 92,7): “La squadra mi sembra unita e coesa con l’allenatore. Ieri c’è stato da soffrire e da lottare e non mi sembra che la Roma non si sia tirata indietro. C’è la voglia di uscire da un momento critico, provando a ribaltare il risultato di Europa League. Il botta e risposta tra presidente e allenatore deve interessare ben poco alla squadra. La Roma è nervosa perché non accetta questa realtà, è un sano nervosismo. Essere arrabbiati ti dà una carica in più, ma bisogna sempre bravi e lucidi a saper ragionare. Giovedì ci aspettiamo un po’ da tutti qualcosa in più, in particolare mi aspetto una grande partita da parte di Dzeko. Anche se non dovesse arrivare un gol nei primi 30’, la Roma non si deve innervosire. Viste le difficoltà dell’andata, forse mi metterei a 4 invece che a 3 in difesa. Pallotta? È molto che manca, in questo momento particolare sarebbe bello vederlo vicino alla squadra”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101.5): "Per la terza volta nell'era americana vedo un allenatore mettere a nudo le difficoltà della dirigenza e viceversa. Sta funzionando il gioco dello scarica barile, ovvero mettere un capro espiatorio come unico problema nella stagione della Roma come è successo già con Zeman e Garcia. Ho sempre detto che Spalletti non è l'allenatore giusto per questa dirigenza e questa piazza, ma individuare lui come unico problema è un giochino un po' vecchio. I tifosi non ci cascano più. Le cose che ha detto ieri Spalletti sono le stesse che aveva detto a suo tempo Garcia, ovviamente in un italiano diverso. Se tre allenatori hanno detto le stesse cose, evidentemente il problema non è solo loro. Il film l'abbiamo già visto più di una volta, io non lo voglio più vedere. Con le parole di Pallotta si è rotto l'argine del fiume, da oggi in poi - se le cose non dovessero andare bene - aspettiamoci altre critiche".

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92.7): "Giovedì serve la partita del riscatto, non sarà facile, ma la Roma ha recuperato un po' di lucidità, freschezza e ottimismo. Siamo stati sfortunati ad avere questo ciclo di partite, ma la stanchezza non deve diventare un alibi, perché è la testa che fa la differenza. Grenier? Non mi ha stupito, giocava con Pjanic ed era lui la stella del Lione prima dei gravi infortuni".

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo - 92.7): "Il Palermo era la squadra che serviva alla Roma per rimettersi in carreggiata. Ieri Grenier è risultato il migliore in campo, lo stupore per questo giocatore mi fa arrabbiare, ci sarà un motivo perché la Roma ha deciso di portarlo a Trigoria. Se oggi qualcuno lo elogia, anche se ha giocato discretamente, è perché lo hanno tutti sottovalutato".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Giovedì non contano quanti saranno i tifosi sugli spalti, conta quello che fai in campo. Ho visto ieri il Lione, questi corrono e vanno a mille per novanta minuti. Sarà una partita difficile per la Roma soprattutto sul piano fisico. Sul caso Totti non saprei che dire, vorrei tanto che Francesco chiarisse il tutto parlando”

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Vedo uno Spalletti diverso dal solito, nervoso. Prevedo prima o poi una zuffa in qualche conferenza stampa. Parlare di Spalletti adesso è facile, ma noi lo abbiamo detto tre mesi fa che aveva avuto un contatto con la Juve”

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma contro la Lazio deve fare tre gol, contro il Lione due e quindi contro i francesi è meno complicata come rimonta. Conta molto non uscire dall’Europa League perché poi non puoi farti sfuggire il secondo posto in campionato. Spalletti poteva mettere a tacere il caso-Totti, ed invece non lo ha fatto”

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il caso Totti non esiste. Da quello che mi risulta questo mal di schiena è vero e lui ne aveva parlato con molti dentro la Roma. Secondo me non avrebbe giocato nemmeno dall’inizio. Certo, vedendo la faccia di Spalletti… Che i due non si amino non è una novità. L’Arsenal offre una barca di soldi ad Allegri, una cifra spropositata, alla cinese, ma la Juve non molla. I bianconeri seguono Spalletti con Marotta, ma Agnelli vuole Simeone. Mi chiedo: ma la vicenda Pallotta-Spalletti è ricomponibile? Ieri sera si è capito che la Roma una rosa valida ce l’ha. Grenier ha colpi molto buoni, ha solo bisogno di giocare. E’ un buon giocatore, è la nota positiva della serata. El Shaarawy sta bene. Anche Mario Rui è andato bene”.

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport – 101,5): “Spalletti fa bene ad invitare i tifosi allo stadio, perché gli spalti pieni aiutano e spingono la squadra. Per questa partita e per il derby secondo me la curva dovrebbe mettere da parte a protesta”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “Pallotta non è il mio presidente. Quando parla di giovani vuol dire che non vuole vincere trofei importanti e non vuole competere con la Juve e con le grandi d’Europa. Fino ad oggi sul mercato si è comportato come Rosella Sensi e Lotito. Spalletti ha fato i miracoli con quello che ha a disposizione”.