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‘RADIO PENSIERI’, SERAFINI: “Spalletti voleva costruire lo stile Roma e non ci è riuscito anche per colpa sua”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Marco Madeddu (Teleradiostereo 92.7): "Spalletti si è sentito abbandonato e forse è una motivazione del perché vuole andare via. Se dovesse essere per una questione economica non lo capirei, a parte la Juve chi spende in Italia come la Roma?"

Adriano Serafini (Teleradiostereo 92.7): "Spalletti sapeva bene le possibilità della Roma, ma la sua delusione nasce dal fatto che lui pensava che a Trigoria erano cambiate tante cose dalla precedente gestione e invece non è così. Inoltre si aspettava un piccolo sforzo a gennaio che non c'è stato. Lui è meglio sia di Montella che di Mancini. Se tu Spalletti ti metti su binari differenti rispetto a Totti e Pallotta, è difficile andare avanti a Roma. Creare lo stile Roma non gli è riuscito".

Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): “Secondo me la formazione di questa sera sarà influenzata dalla partita di martedì: Spalletti farà molto turnover".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Sarò ripetitivo, ma con la Sud piena cambia l'atmosfera: dà coraggio ai nostri ed incute timore agli avversarsi. E' sempre stato così, anche quando giocavo".

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Sono molto contento del ritorno della Sud martedì prossimo. I calciatori avranno una carica continua e nei momenti di difficoltà avranno sempre un 'amico' su cui contare. Il futuro di Spalletti? Ormai non ci sono più dubbi, lo hanno capito anche i sassi…".

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Sono curioso di conoscere l'eventuale nuovo allenatore, ma spero che la Roma vinca qualcosa e che quindi resti Spalletti. Questa stagione rischiamo di fare ben 92 punti e sarebbe un punteggio elevatissimo da scudetto, ma vorrebbe dire che davanti c'è qualcuno di mostruoso che ha fatto meglio. Mi dispiace che uno come Spalletti vada via solo perché non ha alzato al cielo un trofeo, ma credo che sotto ci sia altro”.

Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Non è corretto il comportamento di Spalletti: se la Roma dovesse arrivare in finale di Coppa Italia, lui non rinnova o ammette di lasciare fino al 2 giugno? Lui vuole far vedere che comanda da solo, ma la società sbaglia a non intervenire".

Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Se Spalletti non vincendo va via, già da martedì si potrebbe sapere il suo futuro: se vince ed arriva in finale resta, se viene eliminato, può essere considerato l'ex tecnico della Roma. Complimenti a lui per la coerenza perché è dall'inizio del campionato che dice sempre la stessa cosa. Anche se la Juve dovesse perdere a Napoli, avrebbe sempre in mano lo scudetto”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Contro l'Empoli sarà semplice, anche se giocano i panchinari. Quella di Spalletti è da tempo che è una situazione anomala, la società dovrebbe farsi rispettare. Ho l'impressione che il toscano comunque vada via, anche se vince”.

Sandro Sabatini (Radio Radio 104.5): “Il discorso di Spalletti è giusto quando si parla di una società. Dopo la partita di martedì ci sarà una seconda sua versione, secondo me, perché si capiranno tante cose”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Spalletti? Ero sempre stato ottimista sulla sua permanenza a Roma, ora mi sto arrendendo. La conferenza di ieri certifica che se non vince un trofeo se ne va. Questo non mi sembra il modo migliore per approcciarsi alla parte più importante della stagione. Spalletti è tra i più bravi ad allenare, ma quando va a parlare ha un po’ stancato. Quel poco che ha detto non ci è piaciuto. Speriamo che il campo possa tornare a dire qualcosa che fuori sta diventando fastidioso. Anche se Spalletti non ci sta piacendo per niente fuori dal campo, puntiamo ancora tutto su di lui per questo finale di stagione”.

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport 101,5): “Io mi sono stufato di sentire sempre le stesse accuse e lo stesso tono da Spalletti. Lui sa perfettamente che sarà difficile conquistare un trofeo e se succederà si saprà a fine maggio. Non è corretto nei confronti della Roma e dei tifosi tenere a bagnomaria la situazione”.

Gianni Lucioli (Centro Suono Sport 101,5): “Spetta alla società mettere fretta a Spalletti sul rinnovo. Forse loro già hanno deciso. Inizialmente il tecnico ha lanciato il sasso per vedere la reazione del club, ma non ci sono stati segnali da parte di Pallotta & Co, anche se l’arrivo di Monchi, il re delle plusvalenze, fa intendere una certa politica che, a breve, non cambierà”.

Tiziano Moroni (Centro Suono Sport 101,5): “Io credo che Spalletti e la Roma già sanno che non proseguiranno il loro rapporto. Si capisce dalle parole di Spalletti in conferenza stampa. Forse fa il bene della Roma, per consentire il salto di qualità in fatto di mentalità vincente. Credo nella buona fede di Spalletti”.