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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Ora Monchi deve far vedere di cosa è capace. Servono i fatti”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "Dzeko è già a Londra, quello visto a Milano era una controfigura. Nella logica cinica e puramente commerciale la cessione di Dzeko ci può stare, quella di Palmieri è più grave. Quello che lascia sconcertati è la corsa fatta a gennaio a questo banco dei pegni, questo precipitare le cose. Un mese fa tutti erano convinti di poter puntare allo scudetto, anche dentro Trigoria. Questo crollo inspiegabile ha fatto partire una strategia diversa. Ora Monchi deve far parlare i fatti e mostrare ciò di cui è capace. La partenza di Dzeko lascia ancora qualche spiraglio, a patto che si comprino giocatori importanti che diano valore al progetto tecnico." 

Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport – 101,5): “Dzeko è un giocatore importante per la Roma ed è stato determinante l’anno scorso, lo è anche per Di Francesco, ma se la Roma prende due giocatori importanti, tipo Deulofeu e un altro attaccante, se ne avvantaggia”.

Daniele Garbo (Centro Suono Sport – 101,5): “La cessione di Dzeko dal punto di vista economico ci può stare, dal punto di vista tecnico è una stupidaggine. E’ un’operazione da ‘piccolo’ club. Se non raggiungi poi il quarto posto, ti rimangi quanto incassi oggi”

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “La cessione di Dzeko è un devastante messaggio di insicurezza e precarietà dato allo spogliatoio e all’ambiente”.

Massimo Caputi (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Di Francesco ha un ruolo chiave in questo momento alla Roma. Deve gestire i partenti, ma in questa vicenda è quello che ne uscirà meglio. Se la squadra ha queste difficoltà non si può dare la colpa a lui. La sua bravura sarà tenere la barca a galla nella tempesta. Mai una squadra si è trovata a vendere 2 giocatori così importanti in piena corsa per gli obiettivi stagionali. Alla Roma adesso manca un esterno alto ma anche un terzino. Non mi aspetto un intervento di Totti perché non ha ancora un ruolo determinante in società per intervenire"

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Non mi sento di escludere la cessione di Nainggolan. Alla Roma siamo di fronte ad uno scempio della squadra. Giocasse Defrel piuttosto che Schick domani saremmo alle comiche. Totti in una situazione del genere dovrebbe avere una parte importante e non fare scena muta".

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Le due cessioni sono già abbastanza sanguinose, cedere pure Nainggolan mi sembrerebbe assurdo. Se non gioca Schick mi torna in mente il famoso accordo di cui si parlava tra Roma e Samp, nel quale il ceco non poteva giocare contro la sua ex squadra. Le cessioni della Roma non hanno nessun motivo tecnico. Non si vuole far spazio a Schick, visto che prima di Dzeko stavano per vendere Nainggolan. Non c'è un progetto tecnico. Vediamo adesso se Schick sarà in grado di sostenere il peso della maglia giallorossa. Ferreira Carrasco sarebbe un nome perfetto per la Roma".

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Nel mercato non si mette mai la mano sul fuoco per nulla, ma su Nainggolan escludo la cessione al 99,9%".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Di Francesco l'ho visto in difficoltà in conferenza stampa. Vorrei capire se lui fosse a conoscenza di questa situazione. Anche oggi non è stato tenero nei confronti di Schick, inoltre ha nominato più volte Defrel in conferenza. Totti non parla perché non è l'avvocato difensore dei tifosi. Ha fatto una scelta restando in società e quindi insieme a Pallotta e non dirà nulla contro l'operato di questi giorni. Nella partita con la Samp ad oggi gioca Dzeko, non erano parole di circostanza quelle del tecnico. Per il resto, mi aspetto una formazione molto simile, con il ballottaggio Jesus-Fazio in difesa. Escludo un cambio di modulo".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “In questo momento non c’è una programmazione, tutto parte da un input: Monchi vuole ribaltare questa squadra. Non la sente sua e non la considera una squadra in grado di vincere. In tutto questo Di Francesco secondo me è spiazzato e preoccupato. Questa mi sembra una via di mezzo tra due periodi: sta finendo una cosa e ne sta iniziando un’altra. La società non ha mai messo in discussione l’allenatore, ma poi sappiamo come vanno queste cose nel calcio se le cose vanno male. Schick è un caso aperto nella Roma, è inutile girarci attorno. Ha un carattere molto particolare, è un ragazzino e non ha alcuna esperienza ad alti livelli. È stato un azzardo anche investire quella cifra per un giocatore così. Dare un giudizio definitivo su di lui sarebbe assurdo, ma è un caso”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Un punto fermo della Roma degli ultimi 2 anni e mezzo se ne va, insieme a un terzino di sicuro spessore. Ora vediamo cosa arriverà. Speriamo che non sia un salto nel buio. È evidente che la Roma punterà su Schick, e proverà a completare l’organico con un esterno d’attacco a destra. L’ideale sarebbe uno alla Mahrez, ma è un sogno di difficile realizzazione. Io penso e spero che Monchi abbia l’asso a sorpresa nella manica che non sia ancora emerso. Vivacchiare in attesa dello stadio non va proprio bene. Che segnale si dà con queste operazione sia all’esterno ma soprattutto all’interno?”.

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Credo che inizialmente il discorso verrà orientato su Defrel, che conosce molto meglio Di Francesco. Il gol preso a San Siro non esiste. Non esiste prendere un gol del genere. Sturridge ha qualità importanti, ma ha anche tanti problemi fisici”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il campionato verrà determinato dagli scontri diretti. La Roma e l’Inter, oggi, sono battibili, ma credo che si riprenderanno presto. Monchi è arrivato ed ha trovato una squadra non sua. Un direttore sportivo di livello come lui vuole cambiare, e queste cessioni sono delle scelte per una nuova rivoluzione, un colpo di spugna per ricominciare daccapo. Monchi è stato preso per questo, per ricominciare da zero. Pronostico di Samp-Roma? Secondo me vinceranno i giallorossi”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): “Totti dovrebbe dire una cosa: ‘Me ne vado da questa Roma, non è più la Roma che conoscevo io’. Lui dovrebbe dire che questa non è più la Roma. Questo sarebbe un gesto clamoroso. Pronostico Samp-Roma? Do ancora fiducia a Di Francesco, per me lui non ha colpa di eventuali tracolli della squadra, quindi io dico 2”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino 104.5): “Le cessioni della Roma? Si tratta di uno scempio. Se questa cosa l’avesse fatta Lotito l’avremmo massacrato. Nainggolan in Cina? Dai, non è vero. La cosa comica della Roma è che il presidente della Roma sta a Boston, e il numero 2, ovvero Baldini, sta a Londra. Chi sta a Roma non conta, chi comanda sta a Boston e a Londra. Totti potrebbe fare un gesto clamoroso andandosene e mettendogli tutta la tifoseria contro, ma non credo che otterrebbe risultati pratici. Pronostico Samp-Roma? Per me X”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): “Mi dispiace che Dzeko possa andare a insegnare educazione e serietà nella professione altrove. Io spero ancora che non vada via. Se non sei tra le prime 4 a fine anno, sei destinato a sparire. Vi siete chiesti chi gioca domani? Gioca Dzeko o Schick? C’è anche questa incertezza. Pronostico Samp-Roma? Difficile valutare la partita di domani, diciamo che un pareggio è nelle corde visto che non probabilmente non ci sarà Quagliarella”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il calciomercato non è aritmetica. La cessione di Dzeko all’inizio l’avevo vista come una fake news, invece è vera. Ora dipende chi compri con questi soldi. Abbiamo giudicato tanto Sabatini, ma Monchi, il grande mago del Siviglia, qualcosa in più deve dimostrare. Se non prendi nessuno, è un brutto segnale per la squadra. La Roma non ha bisogno di ripartire da zero. La Roma indebolita è una spinta in più per la Lazio. Samp-Roma è la partita di Schick: è la prima gara in cui verrà considerato centravanti titolare”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ora mi aspetto che Monchi s’inventi qualcosa, che tiri fuori un jolly, altrimenti passa per uno che è arrivato in Italia per vendere due giocatori che in due anni hanno segnato più di tutto il resto della rosa. Pensavamo fosse soltanto un momento di difficoltà, invece si sta protraendo troppo. Non so neanche se col mercato si possa rimediare. Domani sera c’è una partita non facile ma neanche impossibile. E se la Roma dovesse vincere, si manterrebbe in linea di galleggiamento. Il nuovo ds della Roma può passare alla storia per aver ceduto sia Dzeko che Salah, una coppia d’attacco che l’anno scorso ha fatto tantissimi gol. Penso che a Genova la Roma vincerà perché è una trasferta difficile ma non impossibile”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “La scelta di vendere Dzeko ed Emerson Palmieri è dettata da una esigenza di cassa, ma è anche una scelta. Si vuole cancellare la Roma di Sabatini. Il problema che la Roma è costretta ogni anno a racimolare soldi. Ma perché? Così non riuscirai mai a fare una squadra competitiva. Se la Lazio vince domani pomeriggio, mette ansia alla Roma. Nainggolan? C’è da aspettare fino alla fine, credo anche ad una sua possibile cessione. Con quello che ha fatto il 31 dicembre si è rovinato, non esiste squadra in Europa che possa prenderlo. Per la vita che conduce è soggetto a stop da un momento all’altro. C’è il sospetto che a Londra sia stato dato un input di rientrare di tanti soldi. Bisognerebbe capire perché. Non sono dei pazzi, ci deve essere una strategia dietro. Se lo stadio non diventa una cosa concreto entro poco, sono convinto che Pallotta se ne va. La società è lontana, che gliene frega a Pallotta. C’è chi vuole un intervento di Totti: ma cosa può dire lui?”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “L’unico attaccante della Roma che i gol li fa, deve essere convinto ad andarsene. Se è normale questo… Io ero convinto che non sarebbe arrivato nessuno in questa sessione di mercato, ma senza cessioni, e mi sarebbe andata bene. E invece si vanno a togliere due pezzi del genere. Non ho ancora superato la fase dell’arrabbiatura. Due mesi fa è stato detto che Emerson sarebbe stato il rinforzo di gennaio… le parole vanno pesate. Questa è una questione meramente economica, non tecnica. Che queste cessioni a gennaio rimangano un’eccezione, la Roma non è il Genoa di Preziosi. Ora si metta Schick nella condizione mentale di fare quello per cui è stato comprato, ovvero la differenza. Per quanto sembra ci siano delle resistenze, per me non è così lontana l’ipotesi che la Roma possa prendere Darmian”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “A me Pallotta non piace, ma la Roma è sua. Noi che possiamo fare? Solo sperare che qualcuno se la compri. La cosa peggiore è che questa dirigenza ci ha tolto la speranza. Oggi siamo costretti a un misero quarto posto che non sarà facile raggiungere. Me la prendo anche con Monchi che ci racconta parecchie bugie”.

Salvatore D'Arminio (Centro Suono Sport – 101,5): “La fortuna di Pallotta è che, nonostante tutto, la Roma arriverà lo stesso quarta, perché ha una rosa superiore alla Lazio e anche l'Inter sta combinata male. Però questo sorpasso della Lazio è uno smacco forte per i romanisti”.