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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “La Roma si è sgretolata come un castello di carta”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Emerson per me non è un calciatore cedibile, le sue potenzialità di crescita sono alte. Abbiamo individuato un talento, lo abbiamo visto nascere, poi c’è stato l’infortunio e la storia si è interrotta. Ha tutte le doti per diventare un giocatore molto importante, ha corsa, tecnica, dedizione. Sarebbe un giocatore giovane che va in fumo, resta la scelta di una società debole. Questa transizione tra il 2017 e il 2018 è stato un brutto risveglio, si è tutto sgretolato come un castello di carta, e dalla società non sono arrivati messaggi che possano contraddire questa lettura nera. Alla testa dei giocatori che messaggio arriva? Sei disposto a dare la vita in campo per una squadra che poi ti cede? La Juventus ha venduto dei giocatori ma li ha rimpiazzati con altri di pari valore, se non superiore. Noi non possiamo dire altrettanto. Pensate a Marquinhos, Benatia, Ruediger, Pjanic. Per non parlare di Salah”.

Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92.7): "Non credo che Nainggolan si farà condizionare dalle voci di mercato. Dispiace per l'infortunio di Perotti. La Roma ora deve ritrovare tutto, lavorando di più durante la settimana. Bisogna andare a Milano e puntare alla vittoria, facendo la partita".

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): "La Roma deve smentire ufficialmente quanto scritto oggi dalla Gazzetta perché la notizia è tropo dettagliata, sembra essere uscita da qualche segreta stanza di Trigoria. Ma per quale ragione devo arrivare in Champions quando poi sono costretto a vendere un big addirittura a gennaio? Io in questo momento mi fido solo di Di Francesco".

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Su Nainggolan la Roma e il club cinese avevano già trovato l’accordo, poi c’è stato il problema della luxury tax che ha rallentato tutto. Oltre a questo c'era anche il fatto che il Governo cinese non ammette che su un obiettivo ci siano due club, ma pare che adesso il Beijing si sia ritirato. Ora i cinesi sembrano aver trovato il modo e, da quello che so io, si rivedono prima di lunedì per vedere se a Trigoria accettano la nuova offerta. Se dipendesse dalla Roma rimanderebbero a giugno, ma a Cannavaro serve adesso per usarlo nella Champions League asiatica. Sono curioso di vedere Inter-Roma per capire quanto la sosta abbia cambiato le carte in tavola. I giocatori della Roma si sono scaricati mentalmente, e forse un po' anche fisicamente, dopo la vittoria del girone Champions. C'è stata anche un po' di sfortuna”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “ Il problema della Roma è che non mette mai i conti a posto, anche con una o due cessioni a stagione. Oggi stanno cercando di rendere Nainggolan meno amabile all’opinione pubblica. Io mi chiedo con quale stato d’animo Nainggolan potrà giocare domenica a San Siro, che senso di appartenenza possano avere nei confronti della Roma, club che in questi 7 anni è diventata un’altra cosa. Pallotta e i suoi hanno fatto grandi proclami, che poi sono stati puntualmente rinviati”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "La Roma ha tanti giocatori determinanti che non hanno confermato le attese, Strootman su tutti. Più o meno lo stesso è accaduto all'Inter. Faccio fatica a dire chi è più forte tra le due squadre, potrebbe essere la partita della resurrezione".

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "E' vero che Di Francesco ha sempre accettato la politica di mercato della società, ma per una cessione a gennaio evidentemente lo hanno rassicurato di poter trovare un valido sostituto. La più vantaggiosa, dal punto di vista del ricavo, sarebbe la cessione di Emerson Palmieri. Lo sarebbe anche dal punto di vista tecnico, visto perché c'è Kolarov. La Roma fa fatica a cederlo alla Juve, credo sia più semplice che vada a giocare in Premier".

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Una società che deve rispettare le regole entro il 30 giugno, non può inventarsi i denari. Poi, certo, c’è il problema di andare a trovare il sostituto valido, ma il problema contabile c’è e va affrontato. le ulrime immagini mi dicono che l'inter sia più forte della Roma, ma siamo ai dettagli. Ci sono state le vacanze alle Maldive e altrove, conta molto quello che è successo durante la pausa”.

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): "Ci sarebbero tutti i canoni economici per chiudere la trattativa di Nainggolan in Cina, ma il problema è di strategia e di immagine: dopo Totti, Nainggolan è il giocatore più rappresentativo, anche idolo dei tifosi. Vendendo uno dei giocatori migliori, la Roma si priva della possibilità di permettersi di fare l'ultimo salto di qualità. Inter-Roma? Potremmo vedere Florenzi esterno alto di destra, con Dzeko e Perotti in attacco".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): "Mi piacerebbe parlare con Pallotta, ma il mio inglese è mediocre e il suo italiano è inesistente. Mi piacerebbe vederlo a Roma per le riunioni e le partite della Roma. Iniziasse a fare il presidente, cosa che non ha fatto fino a ora. È un presidente inadeguato". 

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "La Roma più che essere giallorossa, è un giallo. Perché il club deve sempre vendere? Io non lo capisco. A quanto pare la gestione della società costa più degli incassi, e questo è da spiegare. Pallotta deve venire a Roma e convocare una conferenza stampa. Deve ricordarsi che la sede giallorossa è a Trigoria. Ma perché Nainggolan deve essere ceduto?".

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): "Se fossi in Pallotta convocherei una conferenza stampa, perché la gente è allarmata. La Roma ha tutto il diritto di difendere la propria storia, e non di sentire ogni giorno notizie sulle cessioni dei giocatori. Siamo tornati alla Roma di Alvaro Marchini. Pallotta è un presidente deludente. La Roma è cambiata per avere questo presidente? Il rapporto impossibile tra società e tifosi e le tante cessioni: tutto questo non va bene. Signor Pallotta, che cosa sta succedendo nella Roma? Perché la terra trema sotto i piedi? La storia di Nainggolan è misteriosa come la Cina".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il rapporto tra Nainggolan e la Roma si è rotto la sera di San Silvestro, con quel video. E’ giusto e normale, Lo hanno tenuto fermo e gli hanno fatto una multa. Prima era l’uomo della Roma, quest’anno è stato depotenziato, oggi è uno come gli altri. Se la Roma vende pezzi importanti a gennaio è un'azione da sconsiderati”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La partita di domenica contro l’Inter è determinante, e la concentrazione va posta solo su questo non sul mercato. A gennaio, in mezzo a una situazione come questa, non può essere il calciomercato ad attirare l’attenzione. Mi sembra tutto un po' strano, spero che siano solo rumors”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Io più che parlare di Nainggolan in Cina penserei alla Roma che in questo momento ha bisogno di tranquillità. Non so se il belga debba andare via per problemi disciplinai o per un bisogno economico. Mandar via lui in questo momento vuol dire indebolire la squadra, a meno che hai un piano B tipo Emre Can. La Roma dovrebbe fare un po’ come ha fatto la Lazio, vendere quelli di una certa età e prendere giovani per tirarli su”.