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‘RADIO PENSIERI’, NISII: “Di Francesco colpevole al pari di società e giocatori”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): "Di Francesco ha dimostrato di potersi meritare una squadra come la Roma e non è una vittima della società. C'è sicuramente chi sta peggio dei giallorossi, di certo la società non è una banda di incapaci. Si vince e si perde tutti insieme, dalla società all'allenatore, passando per i giocatori. E' facile fare il ds del PSG".

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "Portare via i giocatori simbolo è il peggior crimine che si possa fare. Pastore sono 2 anni che fornisce segnali inquietanti. Possibile che ogni anno si sbagli la preparazione atletica? Fisicamente la squadra è stata surclassata da Atalanta e Milan. Se un giocatore è amato dai tifosi, il club deve cercare di salvarlo. Così si costruisce la passione".

Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport – 101,5): “Questo mese Di Francesco e il gruppo devono far capire ai giovani cosa vuol dire giocare con questa maglia, devono crescere, maturare. E le prossime tre partite possono servire a questo. In Champions la Roma faticherà, perché non mi sembra una squadra quadrata. A Di Francesco imputo qualcosa perché non è ancora riuscito ad essere chiaro su Pastore, forse qualcuno gli ha inculcato che poteva essere una buona mezzala ma il tecnico sa benissimo che non è quello il suo ruolo. Pastore ha in testa un calcio in punta di piedi, mentre qui serve tigna e un po’ di cattiveria con un pizzico di ignoranza”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “A giudicare dalle cessioni della Roma si può pensare che non si punta ad avere la rosa più forte ma si cerca di avere il bilancio migliore. Le offerte irrinunciabili possono essere scacciate facendo degli sforzi che però non vengono fatti".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma dovrebbe ragionare con un progetto tecnico e invece si muove con idee di natura economica. Accusando Di Francesco si guarda il dito e non la luna, Spalletti è andato via perché sapeva che non avrebbe avuto stabilità societaria. La Roma non è un'avversaria credibile per la Juventus oggi, mentre lo era dell'Inter di Mourinho. Oggi non si vince e non si concorre per vincere".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Temo che Di Francesco, che è bravo, corra il rischio di incartarsi. Ci sono giocatori ingannevoli, uno su tutti è Pastore. Da tutto ciò tirare fuori una grande squadra è un'impresa ardua. Sono stati venduti giocatori importanti ed è stata portata dentro la confusione".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Di Francesco non appartiene agli allenatori che si metto di traverso alla società, come invece farebbe Conte se fosse qui. Io sono però per la continuità e la gestione della Roma non è così fallimentare come molti credono. Eusebio ha sperimentato nelle prime gare, adesso deve avere il coraggio di seguire le sue idee e portarle avanti. Ha una squadra forte per la mani, nonostante non si tratti della Juve".

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Di Francesco per sua stessa ammissione ha sbagliato modulo contro il Milan. Quella scelta è stata dettata da diversi fattori come Pastore che gioca meglio da trequartista, Karsdorp che al rientro poteva andare in difficoltà da terzino, De Rossi e Nzonzi che avevano giocato bene contro l'Atalanta. Adesso si tornerà al suo modulo".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “A Roma i migliori sono sempre quelli che potranno esserci o ci saranno, mai quelli che sono qui. Monchi? Per quanto sia bravo, un dirigente da solo non può cambiare la storia di una società. Prima si è creata una super aspettativa su di lui per i trofei vinti a Siviglia, ora si dice che sta distruggendo una squadra fantastica costruita da Sabatini, la stessa squadra a cui sono state lanciate le uova meno di tre anni fa. Servirebbe un minimo di memoria e di logica. Questo mercato ha fatto impazzire tutti. Questa volta è stata fatta una scelta, vendere non è stata un’esigenza come l’anno scorso, è bastata la cessione di Nainggolan per il bilancio chiuso al 30 giugno. Monchi ha volutamente rivoluzionato questa squadra. A gennaio la Roma comprerà almeno un calciatore. Monchi ha saputo comprare bene? Nel complesso, credo di sì. Inevitabilmente, con 12 calciatori comprati, 3-4 non faranno il percorso previsto. È impossibile indovinare 12 operazioni, quindi oggi 4 settembre non te lo so dire. Le cessioni di Strootman e Nainggolan sono state adeguatamente rimpiazzate? Nel medio periodo, sì".

Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Oggi sui giornali c’è un’esecuzione contro Monchi e contro la Roma. Strootman? Solo a Roma piangiamo sui giocatori che vanno via. Il tifoso ha il diritto di criticare e di non essere contento perché è affezionato a Strootman, ma cosa vuol dire sfasciare tutto? Perché trattare e far trattare la Roma come fosse una pretendente alla Serie B?”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): “Monchi per me è un bluff. È stato accolto con tutti gli onori per quello che aveva fatto a Siviglia, ma a Roma ha più sbagliato che altro. L’anno scorso aveva l’alibi che non fosse tutta farina del suo sacco, quest’anno invece è tutta responsabilità sua e i risultati finora sono desolanti. Questo è un campionato che non aspetta nessuno. La Roma sta facendo troppo poco”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Mattino 104.5): “Di Francesco non si è strappato i capelli per la cessione di Strootman. All’interno dello spogliatoio era un giocatore importante, ma per caratteristiche e per la poca dinamicità vi posso garantire che l’allenatore non ne ha fatto un dramma. Non era un giocatore fondamentale. L’errore cruciale della Roma è che, una volta saltato Malcom, in quel ruolo non è stato preso più nessuno, ma è stato preso Nzonzi, un centrocampista con le stesse caratteristiche di De Rossi. L’acquisto sfumato di Malcom non è stato sostituito, questo è stato l’errore. Chiaramente il campionato è cominciato male, con una difficoltà da parte di Di Francesco a gestire i giocatori nuovi. Sono convinto che dopo la sosta la Roma tornerà al 4-3-3, e spero possa vedersi un po’ di condizione atletica”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): “Ben arrivati a chi critica Monchi, noi queste cose le abbiamo sempre dette. Un club che arriva in semifinale di Champions ha bisogno solo di due acquisti mirati, tenendo i migliori. Non vedevo la necessità di smontare la squadra. Cristante, Pastore… sono tutti buoni giocatori, ma non sono quelli che servivano alla Roma. Poi il colpo finale è stata la cessione di Strootman, uno dei pochi insostituibili. Ora non si sa come fare la formazione perché manca Strootman. Io mi sono sempre chiesto: con questa società, Totti sarebbe stato ceduto?”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino 104.5): “Quando alla Roma chiedono un giocatore, se pagano il giusto va via. Questa è una brutta cosa. Monchi? Credo sia ingiusto puntare il dito solo su di lui. Se le cose non vanno, le colpe sono da dividere. Innanzitutto c’è la società, poi Monchi e poi Di Francesco, perché i giocatori buoni sono stati presi. Questa società avrebbe venduto anche Totti, inutile che ci prendiamo in giro”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Quando un allenatore decide di mettersi di traverso ci mette poco, basta non far giocare quelli presi nell’ultimo mercato. Io credo che il 4-3-3 sia l’obiettivo di Di Francesco. Un regista con Pellegrini e Cristante va bene per questo tipo di calcio. Ma così Pastore va in panchina, e non è semplice”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Di Francesco chiede ai suoi di correre? A volte negli spogliatoi trovi qualcuno che ti dice, magari non in faccia, di non sapere dove correre. Non credo che il discorso di Di Francesco sia stato così sempliciotto, così come non lo è stato il mercato di Monchi. Non sono d’accordo con Giancarlo Dotto, uno che qualche anno fa dava poca importanza alle bandiere. Nzonzi e De Rossi, per me, non possono giocare insieme. I giovani? Coric e Zaniolo titolari adesso vanno bene per vincere lo scudetto Primavera. Il vero sostituto di Nainggolan è Cristante, ma va fatto giocare con continuità”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma, a livello tecnico, ancora non si può giudicare. Se vedi il mercato di Monchi noti che sia stato basato sul 4-3-3 di Di Francesco, ma poi a Milano vedi che non gioca nessuno dei giovani. C’è molta confusione. La Roma ha cambiato molto e quindi per dare un giudizio finale bisogna ancora aspettare. L’equivoco nella Roma è Pastore, forse è stato preso per il suo appeal al di là della valenza tecnica una volta ceduto Nainggolan. Non vorrei che diventi un equivoco tattico per tutta la stagione”.