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‘RADIO PENSIERI’, LEGGERI: “La partenza di Nainggolan è un colpo al cuore per i tifosi”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Max Leggeri (1927 La Storia Continua - Centro Suono Sport - 101,5): "L'addio di Nainggolan è un colpo al cuore della tifoseria romanista. Mi chiedo come possa esser stata inoculata nella testa di alcuni tifosi che il belga fosse finito, vicino all'alcoolismo anonimo o un criminale di guerra. Radja Nainggolan non è un infame! Ma qualcuno vuole farlo passare come tale. L'idea che Monchi abbia deciso mesi fa la cessione di Nainggolan stride con le scelte di Di Francesco di continuare ad affidargli la fascia da capitano oppure di inserirlo come testimonial della nuova campagna abbonamenti. Manolas? Tecnicamente sarebbe una grossa perdita, ma affettivamente la sua partenza non mi toccherebbe come quella del belga. Monchi ha ceduto un pezzo del cuore dei romanisti"

Checco Oddo Casano (1927 La Storia Continua - Centro Suono Sport - 101,5): "La Roma ha deciso di cedere Nainggolan e le tempistiche dell'operazione lasciano pensare che se ne volevano liberare in fretta: le ragione del suo addio sono molteplici, ma è evidente che se fosse dipeso dal belga, questa partenza non si sarebbe consumata. Per ora si conosce solo la campana del belga, mi auguro che la Roma molto presto dia delle spiegazioni a questa vicenda. Poi sarà il campo, solo il campo a dire se la Roma si è indebolita o rinforzata".

Andrea Di Caro (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Uno come Nainggolan può servire a tutti. Nell'Inter, però, serviva più che ad altre squadre perché Spalletti cercava un trequartista che aggredisse i portatori di palla avversari. Ora bisogna vedere quali saranno le strategie della Roma. Monchi riteneva che Nainggolan avesse raggiunto il suo tempo massimo nella Capitale. In più vuole mettere in piedi una rosa giovane e tagliare il monte ingaggi".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La Roma, vendendo Nainggolan, ha voluto ringiovanire la rosa e abbassare il monte ingaggi. Pastore? E' una scelta che non riesco a capire. Per me è un trequartista, non può fare né l'esterno né come interno di centrocampo. Non essendo Di Francesco un allenatore duttile come Allegri, fatico a capire l'operazione che porterà l'argentino nella Capitale"

Alessandro Austini (Teleradiostereo-92,7): "Quello che è successo con Nainggolan è chiaro a tutti, forse bisognerebbe capire nel dettaglio cosa ha spinto la Roma a cederlo. Se Monchi e Di Francesco non si sono opposti, io tendo a fidarmi di loro, pazienza se va all'Inter. Non è possibile che ancora una volta un giocatore è più importante della Roma. Con Totti lo posso capire ma era comunque sbagliato. E' tutto da dimostrare che l'Inter si rinforzi con l'arrivo del Ninja. Per me la Roma è la squadra che si è rinforzata di più".

Riccardo "Galopeira" Angelini (Teleradiostereo 92.7): "Mi dispiace per la cessione di Nainggolan, credo alle sue parole ma me ne faccio una ragione. Vorrei capire cosa porta i tifosi ad avercela così tanto con la società. Qualche anno fa c'è stato un distacco da parte di qualcuno, adesso invece è proprio odio verso la proprietà. Io se penso alla Roma vedo che c'è stato un percorso, c'è stata una crescita come club. Non capisco da cosa dipenda questo odio, cosa può portare una tifoseria a reputare un giocatore più importante della Roma stessa. Nainggolan non può essere più importante della Roma, non lo è stato neanche Totti. Chi racconta che Nainggolan è stato ceduto per la vicenda di Capodanno è fuori strada".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino-104,5): "Se l'obiettivo della Roma è arrivare tra le prime quattro può anche vendere Manolas ma poi andrebbe via tutto l'asse portante della squadra. Andrebbero sostituiti bene ma non mi meraviglierei se Monchi volesse rifondare completamente la squadra".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino-104,5): "Sembra che l'intento sia quello di tenere il livello della squadra ringiovanendola. Manolas ha una clausola bassa. Non facciamo in tempo ad ammortizzare la cessione di Nainggolan che già si parla di Manolas".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino-104,5): "Il codice per i tifosi è una bella iniziativa. Manolas ha una clausola, se vuole andare va. Sulle cessioni bisogna fare delle distinzioni perché Nainggolan non era considerato un buon esempio mentre Alisson e Manolas sono perfetti anche dal punto di vista comportamentale. Per Florenzi non è una questione economica, si tratta di capire il suo ruolo. Non avrei ceduto Nainggolan all'Inter".   

Franco Melli (Radio Radio Mattino-104,5): "Se dovesse andare via Manolas la Roma avrebbe deciso di vendere il terzo giocatore più forte della rosa. Vorrei sapere se le altre squadre importanti adottano la stessa strategia. La Roma ha venduto i tre giocatori più forti. Bisogna migliorare non peggiorare".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino-104,5): "Con i risultati della scorsa stagione non c'era bisogno di una rivoluzione ma bisogna aspettare la fine del mercato per giudicare. A fronte di tanti giocatori presi non c'è bisogno di tutte queste cessioni".