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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Se Schick porta alla squadra il 5% in più la Roma vince la scudetto”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "In questo campionato così livellato la Roma deve essere pronta a sfruttare  qualsiasi passo falso per puntare più in alto del semplice piazzamento in Champions. Schick è quasi una prima punta e per inserirlo bisogna trovare degli accorgimenti".

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "La Roma nel secondo tempo con la Fiorentina volava e mi ha sorpreso. La preparazione di Di Francesco inizia a dare i suoi frutti e questo fa ben sperare. Dell'intervista di Schick mi ha colpito la parte in cui dice che non rincorrerà mai un avversario. Non è molto in linea con questa squadra che fa del sacrificio uno dei punti di forza. E' un'intervista che mi aspetto da un calciatore di 32 anni, come poteva essere Batistuta, spero sia un errore di gioventù".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Se Schick da il 5% in più alla squadra, la Roma vince lo scudetto. La sua valutazione e la considerazione che si ha di lui è superiore a quanto ha dimostrato finora. Il suo uso è molto pericoloso per la Roma. Potrebbe essere una trappola".

Roberto Renga (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Se la Lazio è all'esame di maturità, la Roma è già da tempo all'università. Leggendo l'intervista di Schick viene fuori un atteggiamento da solista che non fa bene alla squadra".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "La Roma a Firenze mi ha sorpreso, è una delle migliori viste negli ultimi tempi. E' finalmente umile, come lo sono in primis Monchi e Di Francesco. Il tecnico è il vero leader di questa squadra, ha fatto ricredere tutti. A lasciarmi perplesso dell'intervista di Schick è il suo atteggiamento. Non mi sembra quello giusto per andare d'accordo con Di Francesco, che dovrà lavorarci molto. L'intervista potrebbe aver dato un'immagine sbagliata, in conferenza stampa non mi era sembrato spocchioso".

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): "Schick è stato molto sincero nelle dichiarazioni ed è anche plausibile ciò che ha detto. Non credo ci si debba fare un caso. Mandare a giocare Under a gennaio può essere una strategia, ma conoscendo Di Francesco credo che non vorrà far partire nessuno".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): "L'intervista di Schick non andava fatta. Ci sta che un ragazzo di 20 anni si lasci un po' andare e caschi pure nel tranello del giornalista, ma in questo momento delicato andava frenato. Il fatto che la Roma ieri a mezzanotte non riuscisse a dare conferma della traduzione è un fatto anomalo. Lui sarà il valore aggiunto, ma non me lo aspetto al top prima di gennaio. E' un ragazzo che va preservato visto che si è ritrovato sul groppone una valutazione da top player dopo una sola stagione buona in Italia. Nella corsa scudetto la Juve e la Roma sono i due club che ancora devono esprimere al massimo il loro potenziale, il Napoli credo non possa andare più forte di così".

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Nel derby vorrei vedere degli esterni in grado di scompaginare la difesa della Lazio. Le parole di Schick non mi sono piaciute. La cosa che mi ha disturbato di meno è la dichiarazione sul futuro e sulle big, quello è normale, non me la prendo per quello. È il resto dell’intervista che mi ha un po’ preoccupato. Traspare il ritratto di un giocatore abbastanza refrattario al fatto di sacrificarsi e mettersi a disposizione del collettivo. Esce fuori l’idea di un giocatore che reagisce male alle critiche dei suoi allenatori. Non è un approccio adatto a un tecnico come Di Francesco. Se quello è Schick, con il tecnico abruzzese non saranno tutte rose e fiori. Mi auguro che sia diverso da quello che abbiamo letto”. 

Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Schick? A 20 anni si può essere presuntuosi. Ha fatto anche dei complimenti alla Roma mettendola dietro Barcellona, Real Madrid e Manchester United. Se si vuole trovare la polemica anche su queste frasi io non capisco… Si insulta Schick e poi si elogia Kolarov. Non può essere questo l’argomento del giorno”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): “La nota più positiva di queste prime 12 giornate di campionato è una: Eusebio Di Francesco, magic Eusebio. Ha trasformato i ferracci in oro puro. Sta andando avanti con la squadra dell’anno scorso più Kolarov. Monchi, invece, è quella negativa. Lo spagnolo ha fatto una campagna acquisti che neanche in Guatemala farebbero così… Il diamante Schick è diventata la Madonna pellegrina. Karsdorp è andato subito sotto i ferri, poi appena l’hai rimesso in piedi si è rotto di nuovo”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): “La nota più positiva di queste prime 12 giornate di campionato: i due tecnici romani, Di Francesco e Inzaghi. Sono diversissimi tatticamente, ma simili sull’idea generale di far gruppo e sul turnover. Leggo ora l’intervista a Schick: Roma come piazza è un punto di arrivo, non di passaggio. Non vedo perché per il ceco non debba essere così”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104.5): “La partita sospesa è venuta a pennello per la Lazio perché aveva alcuni problemi per giocatori importanti che in questi 15 giorni possono recuperare energie. Ora la Roma sembra che non abbia bisogno di nessuno, ma questo Schick può essere un valore aggiunto. Quest’anno in campionato c’è più competizione rispetto agli anni passati, fanno bene i giocatori quando parlano di scudetto. Il podio, per me, resta Juve, Napoli e Roma, ma le cose possono cambiare. Kolarov è stato un acquisto clamoroso per la Roma, in questo inizio di stagione è stato assolutamente decisivo. La nota più positiva di queste prime 12 giornate di campionato: il Var, io ne sono innamorato”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino 104.5): “Schick può dare qualcosa in più alla Roma, così come Felipe Anderson alla Lazio. Certo, dovranno trovare la condizione, e non è detto che troveranno subito il posto da titolare. Questa non è una cosa da sottovalutare. Con Immobile così, per la Lazio è stato meglio non giocare contro l’Udinese. Nainggolan? A volte ha fatto dichiarazioni che hanno portato sfortuna…".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino 104.5): “Anderson e Schick sono le carte in più che si potranno giocare Inzaghi e Di Francesco. Mi piacciono molto le dichiarazioni di Nainggolan che non si tira indietro rispetto all’idea scudetto”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Esterno destro? La Roma là ha giocato con tantissimi calciatori, tutti diversi l’uno dall’altro. L’intelligenza dell’allenatore è stata quella di riuscire a vincere anche schierando tutti questi giocatori completamente diversi tra loro. Le dichiarazioni di Schick? Noi ce lo vogliamo godere, poi quello che sarà vedremo”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “Intervista a Schick destabilizzante, ma voglio fare due premesse: l’età del giocatore, a vent’anni si può lasciare qualche parola in libertà, e la fedeltà della traduzione. Un calciatore che pensa solo ai soldi e ai suoi interessi tecnico mi mette un po’ sul chi va là. Schick deve capire che il centravanti moderno ha altri compiti oltre a quello di segnare. Temo che con lui Di Francesco avrà vito meno semplice rispetto al lavoro fatto con Gerson. A Schick dico: prima giochi, poi segni e poi parli”.

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport – 101,5): “La pausa per le nazionali può far bene per rifiatare ma bisogna stare attenti a tutti e 14 i giocatori della Roma sparsi per il mondo, perché al rientro c’è il derby. Di Francesco sta facendo benissimo, ma non dobbiamo dimenticare che Spalletti a questa squadra gli ha inculcato la mentalità vincente”