rubriche

‘RADIO PENSIERI’, CAPUTI: “C’è bisogno di continuità tecnica”. DOTTO: “Serve una persona forte a Trigoria”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "A me lo scambio Peres-Laxalt sarebbe piaciuto. Certamente ora a destra rimaniamo con un problema. Peres, dopo questa sua dichiarazione d’amore per Roma, sarà ricambiato con una reazione esattamente opposta da parte dei tifosi. Sarebbe stata anche per lui la soluzione giusta, non so perché sia rimasto. Io non riesco a pensare cosa ci possa essere nella testa di questo ragazzo. Credo che si debba stroncare il pensiero che Roma sia un bel passaggio. Roma deve diventare un piccolo mondo blindato, e questo può essere modificato solo con la presenza di una persona molto forte all’interno di Trigoria. Peres all’interno di Trigoria è stato un fallimento, sia per la squadra che per se stesso. A me risulta che Capello sarebbe tornato molto volentieri a Roma prima di andare in Cina ed avrebbe manifestato il pensiero che la Roma sarebbe tornata a vincere con lui. Se non vinci qualcosa in tanti anni e se non hai in tribuna un presidente presente e forte, alla fine tutto si affloscia in una depressione che è la conseguenza reale di quello che è il mondo calcio. Secondo me il problema attuale è dentro Trigoria, a livello societario".

Massimo Caputi (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "La Roma in un modo o nell’altro deve vendere e fare plusvalenze per gestire al meglio sia il rapporto con l’Uefa, che quello col suo bilancio. Baldissoni stesso ha detto quale sarà la strategia: ossia, siccome ha preso una società con i debiti, ha preferito avere costi di gestione alti per tenere la squadra competitiva, lavorando sulle plusvalenze. I risultati poi sono sotto gli occhi di tutti: c’è una squadra che è ai vertici, ma alla quale manca qualcosa. Bisognerebbe dare continuità tecnica alla squadra perché non è un caso che a contendersi lo scudetto siano la Juventus ed il Napoli che hanno lo stesso allenatore da anni. La Roma, invece, ha cambiato svariati giocatori ed allenatori negli ultimi anni, per questo c’è bisogno di continuità tecnica".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Pellegrini a giugno rischia di andare via perché la Juve si sta guardando attorno e sta cercando giovani. La solidità della società Roma nessuno l’ha mai messa in dubbio, ma ci sono delle soluzioni per risolvere determinati problemi e per investire a prescindere dal Fair Play Finanziario, per questo è la capacità di investire della Roma che viene messa in dubbio. Il problema è che Pallotta non vuole spendere nella Roma, perché quando uno vuol far entrare soldi il modo lo trova, anche all’interno del Fair Play Finanziario".

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Baldissoni parla, ma la cessione di Dzeko e di Palmieri ce la siamo inventata noi giornalisti? Sono i soliti giornalisti che mettono in giro voci false? Nessuno di noi ha messo mai in dubbio la solidità di Pallotta, ma ancora richiamiamo le passate stagioni per parlare dei debiti della Roma? Sono 6 anni che c’è Pallotta, ma di che stiamo parlando? Se anche c’erano dei debiti 7 anni fa ora dovrebbero essere sanati. Se la Roma fosse una grande squadra, chi avrebbe preso al posto di Dzeko se l’avesse mandato via? Avrebbe puntato tutto su Schick, perché prendere un centravanti più giovane ma del suo stesso livello viene 60/70 milioni. A questo punto mi viene in mente una frase di Fiorentino che dice che chi vende i gioielli di famiglia non può essere una grande squadra. Si è mandato via un giocatore infortunato e se n'è preso un altro che è comunque infortunato senza prendere nessun altro, la Roma non si è rinforzata ed in questo momento della stagione non andrebbe in Champions League".

Francesco Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "La Roma d’ingaggi spende tantissimo, ha diminuito leggermente ma non basta. Per la Roma va via uno che ha avuto un infortunio al crociato e ne arriva uno che ha un infortunio al collaterale".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Secondo me la società Roma i debiti li ha fatti, non li ha trovati. Non si può far passare tutto. Il patrimonio calciatori della Roma è stato svenduto da loro stessi. I consiglieri della Roma prima non prendevano una lira, ora prendono tutti i soldi. Il problema è che Pallotta non ha messo soldi nella Roma. Per me è molto difficile che la Roma possa riprendersi ed arrivare quarta perché l’Inter almeno ha fatto qualche miglioramento. Nell’ultimo mercato la Roma ha venduto i pezzi migliori e si è indebolita".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Non è giusto dire che ad oggi si paga ancora quanto fatto da una precedente gestione, che era di una banca. Ora come ora ci si chiede perché la Roma deve sempre vendere. Uno si può indebitare perché ha una visione strategica, ma se tu tutto questo non lo accompagni con delle vittorie poi è difficile sostenere il tutto. Io sinceramente mi aspettavo di più da una persona così importante come Pallotta, anche se lui non è tra i top level americani. A me sembra che si stia tornando un po’ indietro, che le difficoltà stiano aumentando e non si stiano appianando".

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Quella della Roma è una situazione da doppio binario: da una parte c’è chi dice che deve stare attenta e rispettare il bilancio ed il Fair Play Finanziario, dall’altra parte c’è chi dice che, avendo una persona solida come Pallotta, può muoversi liberamente. La Roma si sta muovendo con molta incertezza sia per la parte tecnica che per la strategia di mercato, perché Emerson è stato sostituito da un ragazzo che in pochi conoscono, mentre Dzeko rimane dato che Schick è fuori due settimane. Sette anni fa le perdite erano di 50 milioni, ma ora le perdite quante sono?".

Mario Mattioli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): "Lo stadio non si può fare, il governo deve approvare i 100 milioni presi da un privato. Ora se ne parla in modo ottimista, ma dopo le elezioni qualcuno dovrà iniziare a firmare qualche documento".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport – 101,5): “Definire Jonathan Silva un colpo di mercato mi sembra difficile. E’ il terzo giocatore convalescente che Monchi prende. Mi descrivono il Ds spagnolo molto nervoso in questi giorni. La Roma prende un vice Kolarov, ma non era quella l’esigenza. Di Francesco ha chiesto da mesi un esterno destro alto. Silva mi ricorda un po’ l’operazione Grenier, fatta tanto per prendere un nome ma che non ha portato a niente. Non è il primo mercato di gennaio fallimentare, non è colpa solo di Monchi. Silva mi sembra un nome simile a quello di Moreno, come colpo di Monchi. Non mi fido per niente della mancata serenità del Ds spagnolo. I dirigenti della Roma hanno smantellato l’entusiasmo dell’ambiente. Per giugno l’indiziato numero uno come cessione è Alisson”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport – 101,5): “Silva un acquisto fatto tanto per far vedere che prendi qualcuno e che non ci sono solo uscite. Il mercato la Roma lo fa solo facendo il giro degli ospedali. Il primo problema di Silva è legato all’infortunio, e se volevi prendere un vice Kolarov dovevi prenderne uno già pronto da domenica. Se vediamo la carriera di questo terzino lui ha fatto su e giù tra l’Argentina e il Portogallo, venduto a 5 milioni quando la clausola era di 45. E’ un fallimento dello Sporting Lisbona. A giugno potrebbe tornare a casa per non aver disputato le gare messe nella clausola. Io non me la sento di sparare su Monchi, che va a fare il mercato senza una lira. Non vorrei che si rompesse le scatole e se ne vada. Lo vedo rabbuiato, frustrato. Si è reso conto che ha trovato un'altra situazione rispetto a quella che si era immaginato”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): "La Roma non è in grado di imporsi con Bruno Peres per cederlo? Possibile che la Roma sia passiva davanti a qualsiasi evento? Monchi dovrebbe dire al terzino di accettare una destinazione se non vuole trascorrere la sua avventura alla Roma in panchina. Silva? Un altro giocatore dall'usato insicuro. Monchi è costretto a fare questo e non credo sia contentissimo". 

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): "La Roma deve risolvere delle situazioni interne, che partono dalla gestione della società e finiscono negli aspetti tattici di Di Francesco. Blind? Non verrà, arenata la trattativa con il Manchester United". 

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Mi dicono che Cristante alla Roma è molto probabile come trattativa. La domanda delle ‘cento pistole’ è se questa è la peggiore gestione di sempre. Forse solo quella di Marini Dettina. E’ sicuramente la peggiore degli ultimi 30 anni”

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “La gestione di Pallotta è sicuramente deficitaria. Si sta creando un baratro tra società e tifoseria".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se la Roma continua a vendere non va in Champions. L’Inter ha lo stesso problema per il fair play finanziario, ma non vende. Allora il problema a Trigoria non è solo quello… La Roma di Pallotta è arrivata tra i primi tre posti approfittando dell'assenza delle due milanesi".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma vuole sentirsi un grande club, ma manca la differenza dell’azionista".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): "Ho la sensazione che la Roma sia una società dove la mano destra non sa cosa fa quella sinistra e non sanno gestire una società di calcio, non c’è un programma. Occorre solo monetizzare perché non hanno saputo gestire in maniera ottimale le finanze. La cessione di Emerson è brutta, è un bravo difensore. Ma perché solo la Roma ha questo problema?”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Al momento la Roma con Emerson non perde niente, ma si tratta di un giocatore che poteva essere titolare l’anno prossimo. A Verona mi aspetto una squadra che possa ripartire da suoi giocatori fondamentali, e che l'allenatore prenda in mano la situazione”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Blind è un Vermaelen olandese. Emerson al Chelsea? Tanti soldi per un difensore che non stava giocando, la Roma ha fatto bene. Ora con la metà ci prendi un bel sostituto. Nella Roma è un momento che non va bene niente, sia a livello societario che in campo. La squadra deve un po' isolarsi. Vedo tanti giocatori fuori forma, e le scelte strane di Di Francesco. Se cominciamo a dire che anche l'allenatore è in discussione, allora si va verso una brutta china. La Roma ha in ballo ancora Champions e campionato”.