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‘RADIO PENSIERI’, TORRI: “Di Francesco pensi alla Roma e non a se stesso, avanti con le sue idee”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Schick ieri spettatore non pagante nel secondo tempo, sembrava che fosse uscito senza che ce ne accorgessimo. Bisogna fargli sentire il fiato sul collo ormai. Pastore mi è sembrato più vivo e reattivo di Schick, anche se resta un lontano parente di quello che vorremmo. Spero che il gol di Cutrone sia per la Roma una sveglia, un elettroschock. Ho la quasi certezza che Di Francesco sia un allenatore che fa comodo alla società".

Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): "Ho paura che questa doppia settimana possa aumentare le paure e le ansie della Roma, era meglio tornare subito in campo anche perché non ci sarà il tempo di aggiustare le cose visto che molti andranno in nazionale. Mi auguro che Di Francesco pensi prima alla Roma e poi a se stesso. Deve andare avanti con le sue idee senza pensare a quello che si dice, sperando che siano idee vincenti".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Le critiche vanno mosse al mercato. Bisognava tentare il salto di qualità comprando 2-3 giocatori mirati, invece hanno incasinato la situazione. Mi sono sembrati acquisti a casaccio, quando si sono presentate occasioni sono state colte senza valutazioni tecniche. L'ultima botta è stata Strootman, andava tenuto. L'allenatore ha le sue colpe, ma gli errori nascono dal caos. Di ieri tengo la coppia Nzonzi-De Rossi che è stata positiva. Juventus e Napoli le ritengo di un'altra dimensione.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma era sbagliata nel modulo e nelle scelte di gioco. Si è vista una squadra slegata. Non me la sento di addossare tutto a Di Francesco, con il mercato che è stato fatto si è trovato in difficoltà. Di Francesco quest'anno ha troppi giocatori per restare fermo sulle sue idee ed è costretto a cambiare. E' il meno colpevole, ma mi è sembrato troppo aziendalista. De Rossi e Nzonzi non mi sembrano una coppia, sono troppo simili. 

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Le scelte fatte ieri non sono tutte farina del sacco di Di Francesco, che si è fatto suggestionare dal mercato e dall'ambiente. In tutto il ritiro non si è mai provata la difesa a 3. Forse è più importante fare un mercato votato alle occasioni, che alle richieste dell'allenatore. La colpa del tecnico è stata andare in conferenza a raccontare che Strootman è voluto andare via, quando la realtà è diversa”

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Nella gestione di Di Francesco, quella di ieri è la gara in cui fai meno tiri in porta e in cui ne subisci di più. Ricordo che Milan-Roma nelle ultime 3 stagioni si era conclusa con una vittoria dei giallorossi. Il Milan ha vinto casualmente alla fine, ma lo fa con merito. Quello che esce fuori da queste 3 gare è preoccupante. Se già alla terza giornata già ti devi inventare la difesa a 3 è allarmante, visto che la difesa a 3 non rientra nelle idee di Di Francesco. In tutti i gol ci sono errori singoli imbarazzanti. È tutto troppo brutto per essere vero, la Roma non può essere quella vista finora. Dzeko perde riferimenti con la vicinanza di Schick. Mi preoccupa molto di più il gioco della Roma rispetto ai pochi punti in classifica. Se alla terza giornata si fa la formazione “del popolo”, mi preoccupa ancora di più. Questo vuol dire non seguire più un’idea, un percorso”.

Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Volevo ringraziare la Roma per essersi avvantaggiata col lavoro. Normalmente tutto quello che ci chiediamo stamattina ce lo chiediamo da novembre in poi. La Roma è una squadra di fighetti, che evidentemente è anche un po’ figlia della società. Sporcatevi le mani. Che siete i primi sui social alla gente non frega un cavolo. La gente non solo non vuole perdere a Milano, ma non vuole perdere in quella maniera lì. L’ho detto: l’unica cosa che in questi anni la Roma non ha fatto è stato non investire sull’allenatore. Purtroppo Di Francesco ci sta mettendo tanto del suo. Aiutatemi a capire qual è questo “mio calcio” di cui parla. Vi sembra normale un allenatore che alla terza giornata di campionato dica “Ho sbagliato io” “Dovrò parlare con i miei collaboratori per capire perché siamo così in ritardo”? Se io vedo Cristante entrare al 70’ e, dopo 3’, è lasciato sul posto da Calhanoglu, ci sarà un motivo o è sempre questione di testa? La Roma è una squadra senza capo né coda, non fa 4 passaggi di seguito. Il Milan non ha fatto niente per vincere, eppure ha fatto 26 tiri in porta contro i 6 della Roma. È una squadra di fighetti che non reagisce mai alle avversità. Fazio con quelle dichiarazioni ci prende in giro. Conte? Questo nome da me non è mai uscito. Io sono assolutamente contro gli esoneri, soprattutto alla terza giornata, però la Roma deve cominciare a pensarci, altrimenti è inutile che investe. Di Francesco è una persona onesta, corretta e leale, ma il calcio non è così, i giocatori non sono così. Pastore ieri è da prendere a calci in c*lo”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Partita lenta Milan-Roma, piena di prevedibilità. La Roma mi ha deluso, ma meritava il pareggio. Io me la prendo con il mercato. Di Francesco, ammettendo le colpe, difende i giocatori. Lui ora cerca la quadra dopo che i dirigenti gli hanno sfasciato la squadra con le cessioni. Il mercato della Roma non ha semplificato i problemi dell'allenatore, è stato un mercato di 'occasioni'. Ora Di Francesco sta cercando di capire qual è la squadra migliore, ma nel frattempo passi anche per alcune delusioni. Intorno a Pastore si sta profilando la delusione. Io ho avuto e ho grosse perplessità su di lui”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ieri il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto per quello che si è visto in campo. La Roma ha deluso, ha di nuovo regalato un tempo all’avversario. Milan leggermente meglio. La difesa della Roma ha grossi problemi, non è mettendoti a tre che li risolvi. Di Francesco c'entra poco, sta cercando in tutte le maniere di far giocare la squadra. Marcano non può giocare nella Roma. Pastore va aspettato. L'esperimento Schick-Dzeko non ha funzionato, insieme non possono giocare. L'unica nota positiva di ieri sera è la coppia Nzonzi-De Rossi”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma ha poche energie da spendere, corre meno dell’avversario. Mi ha molto deluso, non ha saputo interpretare niente nel primo tempo e poco nella ripresa. La Roma subisce troppi tiri in porta, la facilità con la quale gli avversari tirano è impressionante. Qualche domanda sul tecnico bisogna farsela, altrove lo farebbero a pezzi”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma in tre partite ha subito 5 gol. Non è colpa della difesa soltanto, ma di tutta l’impostazione della squadra. La delusione è stata totale. La Roma ha il ritmo e il gioco di una squadra degli anni Cinquanta. Gioca con una lentezza esasperante. Nzonzi andava sostituito, ma non c’è un sostituto. Cominciano a nascere dubbi sul mercato della Roma. L'anno scorso la difesa era il punto forte della Roma, oggi è quello debole. C'è da dire che a centrocampo coprono di meno”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Le perplessità sulla Roma le ho avute appena ho letto il modulo che Di Francesco ha scelto. I cambi dalla panchina non hanno tanto influito, Nzonzi nel finale si vedeva che non ce la faceva più. Il francese ha fatto bene e vedrete che qualche gol lo farà. Da Pastore mi aspettavo molto di più, ma va detto che forse non gioca nella posizione di campo che predilige. Alla distanza si sentirà molto la mancanza di Alisson. La Roma mi sembra poco convinta dal gioco che deve applicare in campo. La differenza, poi, la fanno i singoli e nel Milan Higuain ha fatto una grande partita”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Per i primi 35 minuti, Milan-Roma sembrava una partita di calcetto, tutti passaggi corti senza verticalizzazione. Una gara brutta. La Roma ha deluso al di là del modulo. Squadra che ha tante debolezze in mezzo al campo, soprattutto sugli esterni. Nzonzi non è un giocatore che ti risolve le partite. In difesa gli errori sono dei singoli, non del modulo. Il processo alla Roma mi sembra esagerato, non è tutto da sfasciare”.