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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Malcom può diventare un top player. Non ricordo una Roma così forte”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "L'arrivo di Malcom mi rinfranca perché è un giovane che mi piace molto, credo che sia un giocatore che ha la possibilità di arrivare ai livelli di Douglas Costa, ha dei requisiti veramente straordinari. Io non ricordo che la Roma abbia mai avuto un organico così forte, nemmeno la Roma dello scudetto lo aveva: questo è un organico da grande squadra. Monchi quest'anno ha fatto un ottimo lavoro nell'ufficializzare quasi tutte le operazioni in tempo record per lasciare a Di Francesco tutto il tempo per lavorare con la nuova rosa. Poi se Pastore, Schick e Malcom dovessero essere quello che promettono, allora saremmo davanti ad una squadra eccellente, una somma di talento unica che non ha precedenti nella storia della Roma".

Andrea Di Carlo (Teleradiostereo 92.7): “Olsen è un portiere che arriva alla grande occasione a 28 anni. Ha un’esperienza che si porta dietro, ha fatto tante partite in Europa. Non è l’ultimo degli sconosciuti, ma non è neanche la scelta forte che qualcuno poteva aspettarsi. La Roma vende un portiere a 73 milioni, ne prende uno a 8,5: è stata una scelta ben precisa di avere un portiere affidabile”.

Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport – 101,5): “È andato via un portiere da 10 e arriva Olsen, un portiere da 6 e mezzo. Assomiglia molto a Stekelenburg prima che arrivasse a Roma. È esperto, affidabile, ha pochissimi difetti. Malcom è un esterno di grande prospettiva, un mancino che a destra se la giocherà con Under. Mi aspetto il grande colpo a centrocampo: N’Zonzi”.

Francesco Oddo Casano (Centro Suono Sport – 101,5): “In giro per il mondo non vedo portieri molto più forti di Olsen. La Roma ha preferito investire poco sul portiere e io non ne farei un dramma, perché chiunque sarebbe arrivato mai avrebbe fatto bene quanto Alisson. Spero che lo svedese possa inserirsi bene senza soffrire la pressione di dover sostituire uno dei migliori al mondo nel ruolo”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma è fatta, non aggiungerei altro. Semmai qualcuno deve partire. Questa è una Roma molto rinnovata, mi incuriosisce. Ora viene il bello: non so dire se sia più o meno forte dell’anno scorso. Adesso sta all’allenatore mettere tutti insieme. Personalmente sono contro i cambiamenti profondi, però evidentemente sia Di Francesco che Monchi hanno ritenuto che la squadra dell’anno scorso avesse dato il massimo. Tra le squadre di vertice, la Roma è la squadra che ha cambiato di più. Penso che Olsen sia un portiere affidabile. Non ricordo un organico della Roma così profondo e completo, in ogni ruolo c’è un’alternativa quasi pari al titolare. Ora c’è da gestire tutta questa ricchezza per ottenere qualcosa. Questa è una Roma che ha tante potenzialità, la domanda è se potrà esprimerle tutte o in parte. Uno degli elementi di grande curiosità è il centrocampo: Di Francesco ha cercato centrocampisti più bravi nell’inserimento e nel fare gol, come Cristante”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Credo che adesso la Roma passerà alla fase cessioni. Davanti qualcuno partirà, bisogna capire chi. Credo che la partenza la farà l’offerta, partirà chi ha più mercato. La Roma mi sembra abbastanza fatta. È una squadra che incuriosisce, ci sono tante scommesse. Per me il portiere titolare della Roma è Mirante, tra lui e Olsen scelgo il primo. Lo svedese non è un portiere di livello per la Roma. Quella di Alisson è una perdita gravissima: se la squadra di Di Francesco è arrivata in semifinale di Champions, lo deve soprattutto al brasiliano, che è stato un giocatore decisivo. Con le cessioni di Alisson e Nainggolan, la Roma ha perso anche in personalità. Mi sembra una squadra legata a troppi interrogativi. Al momento io non credo che che questa Roma possa essere un’alternativa alla Juventus”.

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Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma era da perfezionare ed ora è stata perfezionata. È partito Alisson, arriva il portiere di una nazionale che conosciamo bene. Malcom è una realtà tecnica definita, non una semplice promessa. Questa Roma è una squadra più completa tatticamente, anche più forte di quella dell’anno scorso. Penso che questo sia il primo mercato vero che fa Monchi. Mirante è una garanzia perché conosce il calcio italiano, però Olsen non è una scommessa, a meno che non vada incontro a una stagione difficile. Mi fido molto della perizia di Monchi e di Di Francesco. La Roma mi dà fiducia, la ritengo una squadra molto interessante. Mi auguro che Schick quest’anno sia la carta in più a disposizione di Di Francesco. Non credo che la partenza di Nainggolan possa far crollare la quotazione della Roma, così come la partenza di un portiere non cambia la vita di una squadra”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "Operazione Malcom in via di definizione, non sarei sorpreso di vederlo a Roma già oggi. E' un bel colpo, un giocatore che può diventare davvero importante. Non penso che Olsen sia un fenomeno, ma non mi unisco a chi vuole farlo passare come brocco. Sono convinto dalle parole di Monchi che a centrocampo non arrivi più nessuno. Il diesse ha voluto cambiare un gruppo che secondo lui non avrebbe mai vinto. Dobbiamo uscire dall'equivoco che per vincere devi tenere i giocatore, non è così".

Federico Nisii (Teleradiostereo 92,7): "I portieri fenomeni si contano sulle dita di una mano. La Roma uno ce l'aveva ma l'offerta del Liverpool non si poteva rifiutare. Serviva un nome affidabile che potesse migliorare con Savorani. Olsen non sarà un punto di riferimento ma può fare bene. Mirante non è un campione, ma ci può stare nella Roma. Se Olsen fosse arrivato a ridosso del campionato avrebbe giocato l'ex Bologna senza problemi".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "Olsen ai mondiali mi è piaciuto ma non so se è pronto per una difesa che gioca alta e se è bravo con i piedi e a leggere in anticipo l'azione degli avversari. El Shaarawy non lo manderei via, lui è più titolare di Kluivert. Se arriva N'Zonzi dopo Malcom, la Roma è più forte dell'anno scorso".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ieri ero entusiasta per l’arrivo di Malcom, oggi non posso esserlo per Olsen. Il portiere del Copenaghen non può essere migliore di quello del Bologna. Penso che il titolare a questo punto possa essere Mirante. I due portieri della Roma non credo siano bravi a giocare con la difesa alta, caratteristica che invece aveva Alisson”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Olsen è un buon portiere, affidabile, non è eccezionale ma ti garantisce il ruolo. Vedremo poi le risposte del campo. Monchi è al comando della rivoluzione in atto ma in sintonia con Di Francesco. La Roma ha come obiettivo di ottenere nel giro di due o tre anni una squadra molto forte. Malcom sarebbe un grande acquisto, perché è un giocatore davvero forte e giovane. Lui arriva per fare il titolare ”.

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Olsen un’incognita. Anche io lo conosco poco. Il valore, nel calcio, spesso è dato dalle cifre e se guardiamo quanto spende per lui Monchi vuol dire che stiamo parlando di un portiere ‘normale’. Mi auguro che sia una piacevole sorpresa. Malcom è un ottimo giocatore, ma io non sono così entusiasta”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Olsen? Mah..portieri svedesi mi convincono poco, ma non do giudizi perché non l’ho visto tantissime volte. Per ora è anonimo, ma se Monchi l’ha preso vuol dire che è convinto. Non potrà dare gli stessi risultati di Alisson, almeno penso, ma vediamo… Quello Della Roma è un mercato molto giovane, di prospettiva, ha bisogno di fiducia. Malcom? Dodici gol quest'anno li hanno fatti in tanti in Serie A, eppure non costano 40 milioni. Lui ne ha fatti in Francia e ha 21 anni. E' molto forte, ma la valutazione è troppo alta. Il miracolo di Monchi è quello di riuscire a vendere Defrel. Se va via El Shaarawy mi dispiacerebbe molto. E' un gran giocatore di talento che, forse, pecca un po' caratterialmente”.