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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Roma flagellata dai mezzi giocatori. Il disagio più grande è l’oscurità della figura di Totti”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): "Non credo che Kolarov sia uno che spreca fiato per dare zuccherini ai tifosi in attesa che riparta la giostra. Molte cose si sono sfasciate in questo periodo, poi cosa è successo a Trigoria in questi giorni a noi sfugge. Mi dispiace molto che Emerson se ne vada e mi dispiace soprattutto che ormai i tifosi siano abituati a questo tipo di situazione, è la cosa peggiore. La cessione di Dzeko la escludo a gennaio, ma non mi strapperei la pelle in caso di una sua partenza. La maledizione della Roma sono i mezzi giocatori, la Roma è stata flagellata. Dzeko ha tecnica straordinaria e ha requisiti per essere un fenomeno ma se non lo è diventato è perché gli manca qualcosa di fondamentale nella testa. Oramai ha 32 anni. La lista comunque è lunga per la Roma, come El Shaarawy e Ljajic. La figura di Totti ad ora non c’è e forse è il disagio più forte in questo momento. Non c’è e rende tutto molto oscuro, all’interno del club c’è un'ideologia della non comunicazione, non può non essere percepita come una forma sprezzante nei confronti di chi fa questo mestiere. Il messaggio forte va mandato sempre da parte della società, a prescindere dalla notizia".

Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92.7): "Credo molto poco a una cessione di Dzeko a gennaio. Per Emerson non mi risulta che la trattativa col Chelsea sia chiusa, ma c’è ancora un po’ di distanza tra diritto e obbligo condizionato, la Roma vuole certezza di soldi. Mi tengo comunque una finestra aperta per il Liverpool. Il Chelsea però ora non può spendere troppo. La Roma farebbe una plusvalenza di almeno 18 milioni, la richiesta iniziale era di 25 più bonus. Potrebbe essere comunque un’ottima aspirina per stare bene per un po’. Se la Roma arrivasse quinta potrebbe diventare una Caporetto, i conti sballerebbero. Poi c’è da considerare la multa o la sanzione per lo sforamento comunque non eccessivo del fair play finanziario. Io sono convinto che se Nainggolan non andrà via adesso potrà andare via a giugno, anche se non dico che sarà sicuramente così. Se non è andato via ora è solo per alcuni tecnicismi cinesi. Monchi nega, ma da quello che so la Roma tiene sempre d’occhio Darmian. Inoltre se la Roma cede Emerson rimane solo con Kolarov che non è eterno e ha bisogno di un giocatore già pronto. De rossi anche al 60% giocherà domenica, poi contro l’Inter andrebbe in campo anche con una gamba sola. La sorpresa potrebbe essere Nainggolan alto a destra".

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “La Roma con Monchi ha preso un Direttore Sportivo o un curatore fallimentare? Si scherza… ma sul mercato sta accadendo qualcosa di inverosimile, almeno sulle voci. Una squadra che sta andando male si deve rinforzare, non perdere i pezzi migliori. Cedere Dzeko a gennaio sarebbe una follia, ma io non lo venderei nemmeno a giugno perché uno meglio di Edin questa proprietà non lo può prendere. Attenzione, Schick non è un centravanti".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio, 104,5): “Formazione anti-Inter? Secondo me giocherà Peres come terzino e Florenzi alto a destra. Mi sento di escludere l’inserimento di Schick dal primo minuto, perché come ha detto ieri Di Francesco: ci sono giocatori che accusano le pressioni ed hanno bisogno di supporto, ma gradualmente, non in partite come queste da dentro o fuori. In questa settimana la Roma si gioca tutto. Non si possono fare altri errori, sei obbligato a fare 9 punti. A partire da Milano dove la Roma deve prendere punti, perché poi non si sa quello che poi faranno le altre concorrenti”.

Nando Orsi (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Inter-Roma è uno scontro diretto che potrebbe favorire la Lazio. Quando parla di coraggio credo che Di Francesco si riferisca a quello sportivo, cercare di imporre il proprio gioco al Meazza. Se la Roma vince, l’Inter potrebbe diventare quinta tra due turni. La Roma si distanzierebbe ma ha ancora una partita da recuperare, quindi la sconfitta sarebbe più pesante per l’Inter”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Tra domenica e mercoledì la Roma rischia di staccarsi dal gruppo che lotta per un posto in Champions. Una sconfitta peserebbe forte sulla Roma come conseguenze effettive, ma anche per l’Inter sarebbe un fardello che potrebbe risentirne successivamente. Lascerebbe l’amaro in bocca l’eventuale scelta di non schierare Schick dal primo minuto, ma certo Di Francesco sa che questa è una partita pericolosa, se la perde va in crisi lui e la Roma ed evaporano tutte le cose belle che hanno detto su di lui almeno per il campionato, non per la Champions e l'impresa che ha fatto. Resta incomprensibile la mancanza d’intesa che c’è stata a tempo debito tra allenatore e Direttore Sportivo”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Mi aspetto una partita tattica. Servirebbe coraggio ma credo che tutte e due le squadre avranno paura. Non mi stupirei se fosse più un atteggiamento di attesa dal punto di vista tattico. Quello che stiamo vivendo in questi giorni sul mercato sta togliendo certezze all’biente, creando insicurezza. Se ci aggiungi anche una sconfitta al Meazza sarebbe una vera mazzata”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Di Francesco quando parla di coraggio si riferisce ad un pizzico di cattiveria agonistica che non ha visto nei suoi contro l’Atalanta. Una sconfitta sarebbe molto più negativa per la Roma, soprattutto per il clima che si verrebbe a respirare intorno e dentro lo spogliatoio”

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): “Emerson potrebbe partire già nei prossimi giorni, la trattativa Dzeko è ancora slegata. Se il Chelsea farà quell’offerta troverà le porte aperte a Trigoria: chi porta soldi gli viene steso il tappeto rosso, quando non è importante. In questo momento nessuna squadra si metterebbe a vendere il capocannoniere della scorsa stagione, ma è già successo con Gervinho. L’offerta per Emerson c’è, se poi dovesse arrivare anche quella per Dzeko come scrivono i giornali inglesi, la Roma si siede al tavolo. Tanti soldi li hanno spesi per Zappacosta, figuriamoci per Dzeko. La cessione di Emerson scongiura per il momento quella di Nainggolan, che magari andrà avanti per l’estate. Gandini viene da una scuola più diplomatica, non credo sia all’oscuro delle volontà di Pallotta; Monchi è un uomo di campo e magari ci arriva per ultimo, gli altri sanno bene la verità. Una società che sa già che dovrà vendere uno tra Nainggolan, Dzeko, Strootman, non dice che si lotterà per lo scudetto. A livello dialettico mi fido di più di Monchi. Quando ha detto ‘ci vediamo al Circo Massimo’ ha fatto una bella figuraccia e se n’è reso conto: da quel momento mi aspettavo un grande acquisto, invece sono arrivate altre cessioni. I fogli di Di Francesco e le parole di ieri fanno pensare ad un allenatore che è già quasi con l’acqua alla gola: ci sono cascati tutti gli allenatori, sono le mosse della disperazione. Non mi aspettavo succedesse già a gennaio".  

Antonio Felici (Centro Suono Sport – 101,5): “Di Francesco ci è andato giù con la carta vetrata: ha scarnificato le caratteristiche negative di alcuni giocatori, lui ha calcato la mano soprattutto sui difetti. Non penso abbia fatto piacere ai singoli. Lui ha in mente un calcio molto specifico e ha bisogno di calciatori con determinate caratteristiche: ha bisogno di chi fa bene i lanci ma che sia in grado di tirare in porta, di chi se calcia da fuori area la mette in porta. Ma se tu vuoi mettere in pratica il tuo calcio, è la Roma di oggi la società adatta? Una società che ti giri per fischiare la fine dell’allenamento e ti ha venduto due calciatori… A giugno sono discorsi accettabili, a gennaio mai nella vita: come convinci tutti che ancora credi negli obiettivi se in corsa tratti la cessione di mezza rosa? Secondo me Nainggolan non è più con la testa a Roma, se non è ora sarà a giugno. L’Inter è avvantaggiata dal punto di vista mentale perché i suoi titolari non sono stati accostati ad altri club. I calciatori della Roma si rendessero conto che se ad un certo punto si credeva potessero lottare per lo scudetto, vorranno dimostrare di essere quelli. Io prenderei un pareggio e lo porterei via".

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “Si sono lette trattative per giocatori di prima qualità, come Strootman, Nainggolan, ora Dzeko, Pellegrini, El Shaarawy… C’è la sensazione di precarietà, la politica è sotto gli occhi di tutti. In teoria il sostituto di Dzeko l’hai già preso che è Schick: il bosniaco ha 32 anni e più di quello che ci ha fatto vedere la scorsa stagione è difficile che possa farcelo vedere. Se lo vuoi vendere può essere questo il momento giusto, paradossalmente più lui di Emerson. Sarebbe un’operazione con un senso, ma ti darebbe comunque la percezione di essere fuori dagli obiettivi.  Speriamo che la società e Di Francesco siano stati bravi ad isolare la squadra dall’esterno, speriamo abbiano una reazione d’orgoglio facendoci vedere di essere ancora dentro questa stagione. La Roma deve cercare di limitare le disattenzioni, l’atteggiamento mentale sarà importantissimo. Offerta da 90 milioni? La Roma aggiungerebbe anche un altro giocatore”.

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo-92,7): "Francamente non capisco perché il Chelsea dovrebbe prendere Dzeko, in attacco sono più che coperti".

Federico Nisii (Teleradiostereo-92,7): "Se dovessi riassumere il senso delle parole di Di Francesco direi che il mister eventualmente vorrebbe affondare con le sue idee. I giallorossi non vinceranno lo scudetto e non lottano per vincerlo, quindi anche un punto andrebbe bene. Vorrei vedere una squadra equilibrata, compatta. Se un allenatore dice di non essere riuscito a trasmettere le proprie idee ai giocatori vuol dire che è successo qualcosa, è un campanello d'allarme. L'offerta del Chelsea per Dzeko è allettante. Ieri Nainggolan è stato provato alto. In estate non avrei dubbi sull'affare Dzeko-Emerson. Il bosniaco è uno degli indiziati seri a partire nella prossima sessione estiva. Nainggolan credo rimarrà anche perché la Roma dovrebbe sostituirlo in poco tempo. Emerson secondo me andrà via adesso".

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Nei prossimi turni in settimana ci potrebbe essere un triplo scavalco in classifica. Chi vuole intendere, intenda. Su Dzeko c’è anche un piccolo interessamento del Milan, che vuole cambiare il centravanti. Balotelli? Farebbe comodo anche alla Roma. Con un pareggio tra Roma e Inter la Lazio andrebbe via; poi c’è la Samp e per la Lazio sarà più facile con l’Udinese in casa. Spalletti sembrava Gesù Cristo arrivato a San Siro mentre per Eusebio c’è qualcuno che vuole dargli nella schiena e fuoco ai capelli. La Roma è più forte dell'Inter, ma non ci doveva essere questo accompagnamento settimanale burrascoso”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma è diventato un supermercato, ma spero che la Roma non venda nessuno a gennaio. Se tutti chiedono giocatori, vuol dire che nell’ambiente si sa che la Roma vende. La Roma ha più problemi dell’Inter, deve andare a fare il massimo. È in grado in questo momento di fare l’impresa? È una partita spartiacque, l’obiettivo devono essere i tre punti”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma deve fare i conti con il 3-1 dell’andata, in caso di arrivo a pari punti con l’Inter sarebbe comunque sotto per gli scontri diretti. Il pareggio sarebbe il male minore”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il periodo della Roma non è facile, ma ieri Di Francesco non mi è sembrato intimorito. Io, se fossi in Di Francesco, per questa estate pretenderei una preparazione ‘alla Sarri’, senza tournée. Se hai 17 infortuni muscolari vuol dire che qualcosa non va. Le partite fatte durante la tournée ti distruggono, perché giochi contro squadre di rango e cerchi di non fare brutte figure, sono gare dispendiose”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Gli interisti hanno paura della partita di domenica sera, molti firmerebbero per un pari. La Roma deve andare a Milano per vincere. L’obiettivo della Roma da qui a mercoledì devono essere quattro punti. ".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il progetto della Roma è a lunga scadenza, un po’ come il latte (ride). C’è da aspettare. Certo che qualcuno dovrebbe spiegare. Domandare lecito, rispondere è cortesia ma in questo caso sarebbe dovuto. Lo stadio? I propositi e le dichiarazioni della Raggi e di Zingaretti erano degli spot elettorali. Ora l’accettazione slitterà dopo le lezioni, e lì si andrà un po’ nebulizzando il progetto che ha molte criticità. Come si può pensare che il Governo possa tirare fuori tanti milioni di euro per un’operazione privata?. Mi dispiace, ma lo stadio in quella zona non si può fare”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Secondo me la sorpresa della partita di Milano potrebbe essere Schick titolare a destra con Dzeko e El Shaarawy, e Florenzi basso a destra. Ho questa impressione. Io lo farei. L’Inter e la Roma con un pareggio si manterrebbero in linea di galleggiamento. Sarebbe il risultato più logico”

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Secondo me nella Roma a gennaio non parte nessuno di questi big che leggiamo. Inter e Roma scenderanno in campo con un po’ di paura. Per la Roma sarebbe ottimo non perdere, per poi andare a cercare sei punti nella doppia sfida contro la Samp”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “Stiamo ragionando su delle ipotesi, ma al mio paese si dice ‘se tuona molto, da qualche parte piove’. Le voci di mercato stanno coinvolgendo 7/8 giocatori su 11, mi sembra troppo. Qualora la Roma dovesse vendere un giovane promettente come Palmieri e il capocannoniere della scorsa stagione, darei a Pallotta un voto inferiore allo 0. Se invece sono solo illazioni e queste operazioni di autofinanziamento si sposteranno a giugno, resto sempre negativo ma ho più tempo per valutare il tutto”.

Salvatore D'Arminio (Centro Suono Sport - 101,5): "A Milano serve una Roma da battaglia con giocatori motivati al massimo. Le notizie di mercato, la forma atletica vista con l'Atalanta e le difficoltà tattiche preoccupano. Serve la svolta. La serenità (?) o il baratro tutto in una partita".