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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “El Shaarawy talento puro, ma non ha la personalità di Perotti”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Mi piacerebbe vedere la seconda squadra della Roma. El Shaarawy ha tantissimo talento, forse è quello nella rosa che è più in alto di tutti a livello di talento puro. Ha un difetto di personalità, è uno che ha bisogno di essere sostenuto dalle sue imprese. Di Perotti invece la personalità la senti in campo, ed è uno che salta sempre l’uomo. Mi piacerebbe vederlo fino a giugno, uno come lui non vorrebbe lasciare così. Under? Non lo vedo in regresso, magari sarà stato meno scintillante delle altre volte: lui e Kluivert sono grandi talenti”.

Roberto Renga (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Il punto non è blindare i calciatori, ma non venderli. Ad oggi la Roma mi sta convincendo in alcuni giocatori come Olsen e Florenzi. Da Nzonzi e Lorenzo Pellegrini, invece, mi aspettavo esattamente questo tipo di rendimento. Certo il campionato della Roma non è esaltante. Discorso diverso in Champions League dove non ha sbagliato le partite abbordabili"

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Manolas sicuramente è un giocatore appetibile. Lui a Roma sta bene e la società dovrà blindarlo per evitare sorprese. Da capire poi anche quello che sarà il futuro di Daniele De Rossi che per ora è falcidiato da infortuni. Cristante? Al di là dell'avversario mi sembra un calciatore in crescita. Poi da qui a dire che sostituirà De Rossi ce ne passa. Infatti credo che nel mercato di gennaio si cercheranno un centrocampista e un esterno alto da mettere a destra"

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport): "Pallotta come mestiere fa lo speculatore finanziario, gestisce un fondo d'investimento, è verosimile che possa mettere in vendita la società o accogliere un socio di minoranza, dopo aver ottenuto il via libera definitivo per la costruzione del nuovo impianto. La società è stata patrimonializzata, è stata portata ad un certo livello medio-alto, sul piano commerciale la visibilità della Champions le ha permesso di ottenere nuove fonti di ricavo, ma oltre un certo limite questa proprietà difficilmente si spingerà e i segnali sono arrivati dalle ultime tre campagne acquisti. Per logica è immaginabile che in un prossimo futuro ci possa essere un nuovo cambio di proprietà, per fare finalmente il tanto agognato salto di qualità"

Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101,5: "Non ho mai fatto il tifo per le proprietà, da Anzalone fino a Pallotta, ho sempre giudicato di giorno in giorno l'operato di ciascuna società senza pregiudizi negativi o positivi. Questa proprietà in 8 anni ha reso la Roma un'azienda ben più appetibile, il problema è che sul campo la squadra non ha seguito pedissequamente la crescita societaria su vari livelli. Se dovesse arrivare un'offerta allettante da parte di un soggetto straniero, non è difficile credere che Pallotta ci pensi, soprattutto se dovesse ottenere a breve l'ok definitivo per il nuovo stadio. Un dato certo c'è: la tifoseria romanista accoglierebbe volentieri un cambio di proprietà, perchè la sensazione è che, come 8 anni fa al capolinea dell'era Sensi, la proprietà americana non sembra poter andare oltre quanto fatto finora"

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "La Roma non è in corsa per comprare Tonali a gennaio, si informerà per il futuro su un possibile acquisto. Il mercato di gennaio durerà 15 giorni, ma Monchi non si tirerà indietro. Ai giallorossi manca uno come Allan. In attacco, con il ritorno di Perotti e le tante soluzioni non serve niente di immediato. Le soluzioni per il mercato ci sono, e i giallorossi hanno 2 posti per gli extracomunitari, un vantaggio che dà diverse possibilità".

Furio Focolari (Radio Radio Mattina - 104,5): "Kluivert mi piace molto. Di Francesco lo ha invece mandato anche in tribuna. Certe cose le doveva capire subito. Pastore è recidivo nell'infortunio al polpaccio, a Parigi non giocava per gli infortuni. Forse la Roma è stata fregata. Non ci credo alla Roma che blinda, è una squadra che vende".

Franco Melli (Radio Radio Mattina - 104,5): "Di Francesco cambia troppe formazioni e non ha grande pubblicità con i giornalisti. Nessuno piangerebbe se lo cambiassero. Monchi gli ha ingarbugliato troppo le cose. Su Pastore ho avuto subito dubbi sulla tenuta fisica. Non pensavo però che la situazione potesse essere così grave. Era stato preso per fare la differenza".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattina - 104,5): "Monchi ha dato a Di Francesco la squadra quasi al completo subito, lui ci ha messo troppo a trovare la quadra e non so ancora se è arrivato alla soluzione definitiva. Penso che Manolas resterà alla Roma. Under non mi sembra abbia un profilo così alto, Kluivert ha più prospettive. Spero che Pastore possa recuperare una condizione ottimale per poter monetizzare più avanti. Blindare i giocatori? Non so quanto conviene, perché se arrivano club che offrono tanto per uno come Under io lo venderei, non mi sembra tutto questo fenomeno che dicono in giro”".

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Mattina - 104,5): "La Roma ha valutato i rischi dell'acquisto di Pastore. A Parigi ha avuto spesso questo problema, le ha provate tutte per curarsi. Penso che la nuova cura che sta facendo a Barcellona possa riportarlo al suo livello. Sarà però difficile per lui scavalcare Pellegrini nelle gerarchie. Under è quello più vicino al rinnovo, Manolas e Pellegrini hanno la clausola rescissoria ma entrambi vogliono restare".

Nando Orsi (Radio Radio Mattina - 104,5): “Pastore ha qualità è un buon giocatore, ma qui in Italia devi giocare in maniera diversa perché il campionato è più competitivo. La Roma è una società che fa trading, blinda i giocatori perché poi se li vuole rivendere. Con Under faranno questo. Secondo me alla lunga renderà più Kluivert del turco che mi sembra un Felipe Anderson, uno con poca continuità. Acquisti a gennaio? Io non prenderei terzini, la Roma sta bene il quei ruoli”.