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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Di Francesco è il miglior allenatore del campionato”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il primo allenatore in assoluto che metto sul podio degli allenatori è Magic Eusebio Di Francesco, per tutto quello che ha fatto in questo scorcio di stagione. Non c’è paragone con gli altri. Poi Inzaghi e Sarri”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il mio podio degli allenatori? Inzaghi primo, Di Francesco secondo e terzo Spalletti. Il laziale per me è quello che sta incidendo di più, anche se ero tentato dal dare il primo posto a Di Francesco per quello che sta facendo in Champions League. Quello che mi sta deludendo un po’ più di tutti in questo momento è Allegri”.

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Podio allenatori di questo inizio di stagione? Di Francesco primo, Inzaghi secondo, uno tra Allegri e Spalletti al terzo posto. Sarri non lo metto perché mi aspettavo il Napoli primo, mentre non mi aspettavo questa Roma così bella in Europa. Fare 6 gol a una squadra allenata da Conte è un’impresa. La Roma e la Lazio sono molto meno prevedibile del Napoli”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il mio podio degli allenatori di questo inizio di stagione? Inzaghi primo, Di Francesco secondo e terzo Spalletti”.

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “Credo che nel derby vedremo la Roma titolare. Contro l’Atletico mi immagino 3-4 cambi, non di più. Poi magari nella terza partita del ciclo vedremo una rotazione più ampia. Se la Roma domani giocasse una partita importante, credo che la formazione sarebbe questa: Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; El Shaarawy, Dzeko, Perotti. Anche se non credo che ad oggi ci sia una scelta definitiva, in attesa di Schick. Il ceco dovrebbe tornare a disposizione per il derby, poi si fa un’altra valutazione che diventa tecnica e non medica. Uno che ha fatto 15’ in stagione non lo rischi né al derby né con l’Atletico Madrid”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Credevo che il viaggio di Monchi da Pallotta servisse per chiarire il ruolo di Baldini nella Roma, invece anche lui è presente a Boston. Baldini è tornato di prepotenza nella Roma, forse influisce più ora che quando ha fatto il direttore generale. Ma Monchi quanto tollera questa cosa? Questa è la domanda. Monchi a Siviglia faceva tutto, lui vuole respirare la vita del club e non vuole intromissioni nelle scelte e nelle dinamiche di mercato. Sono convinto che questa sia una criticità, una falla potenziale da chiarire. Non è questo il momento, visto che a Boston ci sta anche Baldini. Schick non può essere un problema per questa Roma, anzi, deve essere una risorsa. Comunque la Roma sta andando discretamente bene anche senza di lui”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): “Bisogna capire se Schick lo rivedremo dopo la sosta. La Roma non sapeva dei contenuti dell’intervista e l’ha multato, ma queste situazioni vanno prevenute e non curate dopo. È stato multato perché ha detto cose che vanno a ledere l’immagine della società, che però ha fatto il primo errore. Ha fatto una cavolata, ci sta visti i vent’anni ma visto che è un’intervista importante va accompagnato da un addetto della società. Monchi un colpo in difesa vorrebbe farlo, è andato a Boston per capire che margine abbia di movimento. Spalletti ha sempre avuto visibilità grazie a Totti: la sala stampa era sempre piena perché parlava di lui”.

Stefano Borghi (Teleradiostereo 92.7): “Sono soddisfatto di quello che ho visto fare alla Roma in questi primi mesi di Champions League. Prima di Atletico-Roma c’è il derby col Real, queste due partite diranno molto su cosa possono pensare di fare fino a gennaio i colchoneros. Il Napoli non ha la rosa lunghissima e la Champions è stata compromessa facendo valutazioni sbagliate nella prima partita in Ucraina: è stato tenuto fuori Mertens ma soprattutto Allan, che sarebbe stato fondamentale. La Roma e l’Inter possono parlare con azzurri e Juventus: in più ci sarà il mercato di gennaio che potrebbe cambiare le cose. Di Francesco è un allenatore da Roma: mi piace che i tecnici riescano ad abbandonare i propri integralismi, come ha fatto lui. Gerson lo vedo irrobustito dal punto di vista fisico, i piedi ce l’ha: la sua posizione è diversa rispetto a quella vista contro la Juventus, ha svolto compiti differenti”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Manolas ha deciso di rinnovare il contratto, poi si parlerà anche di Florenzi. Gimenez ha il contratto in scadenza, ma si dovrebbero trovare tanti accordi per far sì che l’affare si faccia. Nelle righe di Schick leggo spontaneità, è stata una chiacchierata più che un’intervista: Di Francesco domani chiederà informazioni. Multa o non multa, finirà lì. Lui si è innervosito, non si aspettava tutto questo clamore. Schick è il giocatore che abbiamo ammirato in campo con la Samp, non estremizziamo i concetti di quell’intervista”.

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Di Francesco deve continuare a lavorare sul concetto di mentalità, per poi buttare nella testa dei giocatori non solo nozioni tattiche. Lui è partito dal lavoro quotidiano in campo, che l’ha portato ad alzare il livello dell’attenzione e dell’esecuzione. Ha dialogato anche singolarmente con i giocatori, mettendo poi dentro tutte le sue conoscenze e capacità: la squadra si sta rendendo conto che ciò che dice porta ai risultati e questo agevola il lavoro del tecnico. Non vedremo mai la stessa Roma, anche i base ai calciatori che entrano in campo".

Roberto Renga (Radio Radio Mattina – 104,5): “Io giocherei col 3-4-3 contro la Svezia, mentre squadra e allenatore sono convinti che il 3-5-2 sia il modulo corretto per vincere in Svezia. Partirei dai giocatori che sono più in forma. Il derby alle 18 è un’offesa. Rischiano sia Di Francesco che Inzaghi”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Uno che dice quello che dice Florenzi deve avere subito una maglia da titolare. Ventura, abbi pietà delle nostre coronarie. Il mercato della Roma è anomalo: non si è mai visto che si arriva a metà novembre senza aver schierato i migliori. Mi sto innamorando della Roma, il merito è dell’allenatore. Non lo voglio il derby, speriamo venga rinviato, rovinerà due favole!”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ventura deve cercare di essere normale, ogni volta si inventa qualcosa di diverso. Uno tra Inzaghi e Di Francesco dovrà segnare il passo, avrei voluto vederli così fino alla fine del girone d’andata”.

Fernando Orsi (Radio Radio Mattino 104.5): "Anche in Inghilterra si gioca nel periodo invernale, ma durante il giorno. In Italia invece si giocherà anche di sera, questo è l'unico problema. Schick non ha detto niente di male,

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104.5): "La Roma è una squadra forte e ha delle possibilità per arrivare in fondo, così come le altre squadre. Vedremo come si evolverà anche la questione infortuni. Ci sarà da divertirsi, molto più degli anni passati. La Roma sta bene, ha dovuto fare a meno di giocatori che sarebbero dovuti essere dei valori aggiunti, ma ha comunque fatto bene. Non si è indebolita rispetto all'anno scorso: El Shaarawy vale Salah. Bravo Di Francesco che è stato consapevole dei rischi di questo turnover ma che alla fine ha portato ottimi risultati. L'unica controindicazione è il capitolo infortuni. Schick ha ambizioni, la squadra ha bisogno di averlo al massimo: starà al tecnico trovare la formula adatta per faro esprimere al meglio. Il derby è una scocciatura per i calciatori, meglio due feriti che un morto".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino 104.5): "Non mi sembra che Schick abbia offeso la Roma con quell'intervista. Il ceco ovviamente pensa a squadre top d'Europa, praticamente tutti i giocatori pensano alle grandi squadre. Non tutti i giocatori sono Totti. L'unico consiglio che posso dare a Schick è di parlare dopo aver portato a casa dei risultati".