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‘RADIO PENSIERI’, TORRI: “Roma defraudata di una finale”. DOTTO: “La merita il Liverpool”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92,7): “De Rossi è stato di una compostezza esemplare. Ha detto che la cosa più bella è stata aver ritrovato il suo pubblico e chi poteva dirlo se non Daniele. Bellissimo aver vissuto questa storia, ma deve essere un inizio. Il rigore su El Shaarawy è stato invisibile, in campo nessuno l’ha visto e non hanno protestato. La vera partita la Roma l’ha giocata nel 4-1 a Barcellona, nelle altre occasioni è uscita quando l’altra squadra ha mollato: il Barcellona è venuto in pantofole contro una squadra considerata un’abusiva, ma se ne accorge quando è tardi. Ad Anfield la Roma esce quando il Liverpool molla. All’Olimpico la Roma esce sul 2-1 per gli avversari, col Liverpool entrato nella ripresa convinta di essersi qualificata. Nel computo delle due partite, i Reds meritano la finale. La Roma è venuta fuori quando l’avversario aveva mollato, sempre. Contro il Liverpool non meritava la finale visto il doppio confronto. Questo non vuol dire che tolgo qualcosa ai giallorossi”.

Marco Cassetti (Teleradiostereo 92,7): “Sembrava che il Liverpool giocasse solo su Mané, Salah è stato arginato. La Roma ha accusato solo il 2-1, che ha fatto sì che la Roma perdesse la convinzione fino alla fine del primo tempo".

Piero Torri (Teleradiostereo 92,7): “Mi sento defraudato di una finale di Champions League. Sarà stata massacrata per 50’ a Liverpool, ma non si dice sempre che le partite durano 180’? Per la Roma non vale questo?”.

Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport - 101,5): "Sono orgoglioso e incazzato. Perché facendo delle riflessioni vedi che in semifinale hai preso 5 gol in trasferta, il momento più brutto della strada presa dalla Roma. Ieri ci siamo resi conto che con un pochino più di attenzione saremmo potuti arrivare in finale. Il Var deve esserci per forza anche in Champions League. Il rigore su tiro di Under l'ho visto anche io seduto in tribuna, non puoi non vederlo e non puoi fischiarlo. Io dico che ci vorrebbe anche un ex giocatore all'interno della commissione Var, perché sarebbe molto utile. Applausi a Di Francesco, grande merito di questo cammino lo ha lui".

Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101,5): "Il dispiacere per questa eliminazione è molto profondo, e non so quando si potrà rimarginare questa ferita. Io invidio chi è solo orgoglioso. Io lo sono, come tutti, perché il cammino è stato fantastico, annientando squadre come Atletico Madrid, Chelsea e Barcellona ma non ce la faccio a nascondere il mio profondo dispiacere. Porcaccia miseria, quando cambieremo la nostra storia per essere contenti anche quando non alziamo un trofeo? Ieri è stata colpa anche di quell'inetto sloveno che ha arbitrato la partita. Dietro la sua complicità nell'indirizzare la gara c'è un bussiness enorme che coinvolge la Uefa. Al netto degli errori arbitrali, noi ci siamo suicidati con tante disattenzioni all'andata e al ritorno. I giocatori non ci hanno mai creduto quanto noi. Abbiamo gettato alle ortiche una finale".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Ieri è stato incredibile: un giocatore si è sostituito al portiere e ha parato il tiro di El Shaarawy. Il Liverpool era cotto, con un uomo in più avrebbe potuto ribaltare il risultato. La finale doveva essere Roma-Bayern. Non è possibile continuare di questo passo senza la Var in Champions”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Le due partite dovevano finire 8-5 per la Roma. I giallorossi hanno moltiplicato i proprio sforzi, ha fatto un girone incredibile e ha rischiato di andare in finale. È stata una performance straordinaria dovuta in gran parte alla bravura dell’allenatore e allo spirito di dedizione dei giocatori”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Le frasi di Monchi non hanno valore, sono inutili. Il calcio italiano non c’entra, ma la battaglia per il Var va fatta perché gli errori diminuirebbero”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Alla Uefa non faceva piacere che arrivasse in finale una squadra una cui parte di tifosi ha dato vita a degli scontri che hanno portato un uomo in fin di vita. È vero che le squadre italiane sono state tartassate”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La partita virtuale è durata fino alla fine, ma in realtà era finita alla fine del primo tempo. Doveva fare 4 gol senza subirne per andare ai supplementari. La Roma doveva e poteva fare di più”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma all’andata ha fatto due gol ma sul 5-0. La Roma non è stata in partita all’andata e neanche ieri sera, al netto degli errori arbitrali. Dzeko è un fenomeno vero, gioca da solo in attacco: è lui il fuoriclasse, e si sente ancora parlare di Schick”.

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Quelli che vogliono la Var in Champions sono gli stessi che si lamentano della Var in campionato. Non è vero che gli errori dell’arbitro hanno falsato la partita: secondo voi Di Francesco non ha sbagliato? I primi 30’ sono stati terrificanti per la difesa della Roma”.

Nando Orsi (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Gli arbitri purtroppo sbagliano, quest’anno è successo contro le italiane ma non penso che ci sia un disegno di Collina per tirare fuori le italiane”.

Mario Corsi (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “Quella di ieri è stata una partita storica. Ha ragione De Rossi: dobbiamo giocarle ogni 3 anni, non ogni 34. Vorrei dire che i giornalisti che paragonano il rigore di Real-Juventus a quello di ieri dicono una grossa cavolata: il rigore fischiato al Bernabeu era sacrosanto. Facciamo l’analisi corretta: il Liverpool ha segnato un gol in fuorigioco all’andata e non ci hanno dato un rigore netto ieri. Punto. Lo so, sono di più i casi, di rigori ce n’erano due. Lo so, ma voglio essere buono e capire che l’arbitro qualcosa in una partita possa sbagliarla… Però a me bastano questi due episodi. Fatevi i conti, solo con questi due casi la Roma sarebbe arrivata in finale. Bravo a De Rossi che ieri, dopo pochi minuti, ha fatto capire a Salah che serata sarebbe stata. La Roma vale il Liverpool. Ieri ho capito che la differenza in questa squadra la fanno Dzeko e Di Francesco. Di Francesco ha dato un piglio che la squadra non aveva nemmeno con Spalletti, con una squadra forte potrebbe stupirci. La Roma deve vendere. Ma non deve vendere i big, deve vendere i giocatori che quest’anno non si sono dimostrati all’altezza. Il prossimo anno devi partire con la consapevolezza di poter vincere lo Scudetto. Ma non a parole, nei fatti. Spero che ora Pallotta si faccia sentire nelle sedi opportune. E non insieme alla Juventus, la Juventus quest’anno non ha subito nessun torto. A me dà fastidio che i giornali di stamattina titolino ‘Italiane eliminate solo dall’arbitro’, ‘Roma e Juve danneggiate’, ma la Juventus è stata danneggiata da cosa? Da un rigore sacrosanto. Il rigore che ieri ci danno al 92’ è una presa in giro. L’arbitro ci ha buttato fuori ogni volta che provavamo a rientrare in partita. Purtroppo la Uefa in finale preferisce il Liverpool a noi, questa è la verità”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Per immagine europea questo risultato sportivo è anche superiore allo scudetto vinto nel 2001. Gli errori arbitrali di ieri fanno trionfare la Var. Ancora devo capire a cosa serve l’assistente di porta, non solo quello di ieri ma anche quello che non ha visto il fallo di Marcelo al Bernabeu. Il sentimento nei tifosi romanisti deve essere d’orgoglio: dobbiamo sperare che questo sia l’inizio di qualcosa di bello e che possa continuare in futuro. Questa Roma è un patrimonio da preservare, curare e lucidare. Complimenti a Di Francesco perché nel post partita non si è lamentato degli arbitri, quasi mi commuove”.

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92.7): "Oggi mi sento come un tifoso del Bayern Monaco: rapinato, defraudato in una semifinale di Champions League. In Italia eravamo quasi abituati, in Europa non mi era mai capitato. Voglio ringraziare la Roma per tutto quello che ha fatto. Non è retorica parlare d’orgoglio e di emozione, ieri i giocatori e i tifosi sono stati magnifici".

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Un furto del Liverpool ai danni della Roma. In base a tutto quello che è successo, le squadre italiane non dovrebbero iscriversi alla prossima Champions League e alla prossima Europa League . Non ho mai visto una Roma così determinata, gli do 9,5 per questa stagione europea".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma ha fatto quattro gol al Liverpool, cosa che nessuno è riuscito a fare in Champions. Poi ha rovinato tutto l’arbitro killer mandato da Collina, uno di quelli che vanno in giro ad accoppare le squadre italiane. La vera finale sarebbe Bayern-Roma. Io faccio una proposta: facciamola questa partita da qualche parte del mondo con incasso in beneficenza. Gli altri li mandiamo a cagare. Il fatto che la VAR non venga accettata dalla Uefa, è ridicolo”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Resta la sensazione di aver assistito ad una partita del secolo scorso. Ormai senza la VAR non è più la stessa cosa. Abbiamo visto le ultime partite di Champions giocate senza l’aggiornamento. C’era anche il rigore su Dzeko, perché quello non era in fuorigioco. La tecnologia va sfruttata dappertutto, anche nel calcio”.

Alvaro Moretti (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il Liverpool è una squadra attaccabilissima e si è visto sia all’andata che al ritorno, anche con il City era stata aiutata dall’arbitro. Questi hanno rotto le scatole di farci trovare nel Medioevo. Dammi il rigore sul 2-2 e la partita cambia radicalmente, il Liverpool andava in barca e la Roma poteva approfittare. Oggi l’errore dell’arbitro lo puoi evitare con la tecnologia, non è più come prima. Collina ha fallito, se ne deve andare a casa”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Possiamo anche parlare dell’arbitro, ma alla fine del primo tempo la Roma stava sotto 7-3. Se la Roma pensava di passare il turno giocando un buon secondo tempo, mi sembra poco. Il ragionamento fatto per il Bayern Monaco calza per la Roma, ma l’arbitro fa parte del gioco. Ci sono stati errori talmente clamorosi da parte di alcuni giocatori della Roma, che quella dell’arbitro passa in secondo piano. Gli ultimi due gol della Roma io nemmeno li considero, all'andata se finiva 8-1 per loro non c'era da dire niente”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Parliamo di calcio, non solo dell’arbitro. Non deve passare il messaggio che la Roma sia stata eliminata dall’arbitro. L’arbitro è un elemento tecnico della partita. Il Liverpool non ha rubato niente”.

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): "Alla Roma mancano due rigori, un’espulsione e un gol in fuorigioco del Liverpool all’andata. Perché la squadra giallorossa ha dovuto iniziare questa partita con lo svantaggio. Collina ne sta combinando di tutte i colori, non è normale che sia ancora al suo posto. Quello che succede alle squadre italiane non è normale da anni".

Claudio Moroni (Centro Suono Sport - 101,5): "L'amarezza per una eliminazione immeritata dovuta anche ad errori arbitrali, viene stemperata dalla consapevolezza che la Roma è una grande squadra europea che ha rifilato 3 gol al Chelsea e al Barcellona, e 4 al Liverpool, e abbiamo un grande allenatore che ha dimostrato di essere non soltanto capace, ma motivatore. Se Pallotta capisce questo abbiamo un grande futuro, anche perché Juventus e Napoli il prossimo anno potrebbero avere due novità in panchina"