rubriche

‘RADIO PENSIERI’, CASSETTI: “Nainggolan non ha intenzione di lasciare Roma”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Marco Cassetti (Teleradiostereo - 92.7): "Ho saputo che Nainggolan ancora oggi non ha intenzione di lasciare la Roma. C'è anche la possibilità che punti i piedi e faccia valere il suo contratto".

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport - 101.5): "Le dichiarazioni espresse da Pallotta sono quanto meno improvvide, anche se fatte ad una persona che non si è qualificata come un giornalista. Non è la prima volta che Pallotta anticipa certe cessioni eccellenti e al di là della smentita che ho raccolto, ho la sensazione che i due partiranno: Nainggolan al 99% andrà all'Inter, perchè la Roma ha deciso di cederlo e i nerazzurri sono l'unico club realmente interessato, dipenderà solo da come e quando l'Inter rastrellerà i soldi per acquistarlo; Alisson ha l'ambizione di giocare nel Real, il club più titolato al mondo e quando alza il telefono credo sia impossibile dire di no. Se cederà questi due pezzi fondamentali, Monchi deve necessariamente rinforzare la squadra, con giocatori di livello assoluto"

Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101.5): "Come al solito Pallotta non smette di stupire: oggi cazzeggiando ha rilasciato delle dichiarazioni su due giocatori importanti della Roma, dimenticandosi forse che la Roma è un club quotato in borsa e che soprattutto ci sono tanti tifosi che potrebbero dispiacersi per la partenza di questi ragazzi. Al di là della smentita doverosa, mi sembra oggettivo che la Roma stia cedendo Nainggolan e che Alisson possa andare al Real. Se fosse così non si può non parlare di ridimensionamento, alla luce anche del probabile stop al progetto del nuovo stadio. Mi dispiace anche che Di Francesco, persona che stimo enormemente, non si stia impuntando e facendo sentire su queste vicende"

Stefano Agresti (Radio Radio pomeriggio -104,5): "La Roma lo sta cedendo nella squadra in cui vuole andare. Ovvero l'Inter. Ormai ha capito che non fa più parte dei piani giallorossi. Monchi lo avrebbe ceduto anche a gennaio, ma non solo per una questione comportamentale. Non farei passare la cessione per motivi morali, le cause sono diverse".

Furio Focolari (Radio Radio pomeriggio -104,5): "Nainggolan è un uomo di grande personalità e in sede di mercato è in grado di dettare la sua linea. Nel momento in cui dovesse andare all'Inter è perché anche lui la gradisce come destinazione".

Franco Melli (Radio Radio pomeriggio -104,5): "Ho la sensazione che non solo la vicenda Roma-Tor di Valle sia finita, ma credo che nessuna società sportiva possa ora pensare di costruire anche in futuro uno 'stadio città'. Ora c'è la corsa a ritenersi estranei, ma Berdini mi è sembrato molto chiaro in queste ultime ore".

Alessandro Austini (Teleradiostereo-92,7): "Si deve pensare come poter salvare questo progetto. Vedo lo spazio del processo abbastanza incerto anche perché certe cose vanno dimostrate. E' molto triste vedere che a Roma bisogna fare così. Questo Paese, però, ti porta a fare certe cose. La burocrazia italiana incoraggia la corruzione perché è troppo lenta. L'aspetto più difficile per Pallotta sarà quello di trovare nuovi investitori per un'opera che sta avendo problemi da 5 anni. Dovrà essere bravo. Trovare i soldi è il lavoro di Pallotta. Se Alisson fosse invitato a partire, di sicuro vorrebbe andare al Real. Bisogna capire quanto offre il Real alla Roma. Monchi sarà molto rigido qualora ci dovesse essere una trattativa".

Jacopo Palizzi (Teleradiostereo-92,7): "Ad oggi la Roma non ha ricevuto alcuna offerta per Alisson. Il prezzo lo fa il mercato. Per Nainggolan l'unica offerta arrivata lo scorso anno era di 30 milioni ed era dallo United. Forse esageriamo anche noi nelle valutazioni".

Andrea Di Carlo (Teleradiostereo-92,7): "La Roma come tutte le squadre che parteciperanno alle coppe europee rimarrà sotto l'occhio vigile dell'Uefa ma esce dal rispetto di alcuni paletti. Si crea una porta di dialogo con l'Uefa per il raggiungimento di un obiettivo comune. Anche le operazioni di Monchi sono un esempio di come la situazione del bilancio della Roma sia ok. Ovviamente ci saranno anche delle cessioni. Per quanto riguarda Alisson, sembra sia molto concentrato sul Mondiale. La Roma si siede a parlare con qualche club sono dai 70 milioni in su. Lo stesso Alisson, dialetticamente, ha dimostrato di essere tranquillo e di non aver nessuna intenzione di mettere pressione alla Roma perché lui qui si trova bene. So che con il Real ci sono stati contatti ma per Zidane era importante non spendere troppo".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino-104,5): "Questo è un Paese meraviglioso, peccato che c'è questo cancro della burocrazia. L'Italia dovrebbe essere completamente resettata. È un disastro. Questo iter portava alla costruzione dello stadio: dire che la Roma è parte lesa è eccessivo, ma sicuramente non c'entra niente in questa vicenda. Parnasi è socio di Pallotta, il costruttore faceva tutto questo per accelerare le pratiche per la costruzione dello stadio. Io credo che Pallotta abbia l'obbligo di andare avanti  e di trovare una soluzione: ci sono tante altre aree per costruire lo stadio.  Al numero uno giallorosso dico di farsi forza e continuare il suo lavoro, perché c'è ancora un club da mandare avanti".

Tony Damascelli (Radio Radio Mattino-104,5): "Quando ho sentito questa storia ho pensato subito alle Olimpiadi. Io sostengo che Milano sia la Capitale del Sud Europa e Roma la Capitale del Nord Africa. Anche Milano ha i suoi problemi ma è una città che viaggia. Questa vicenda ti disarma".