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‘RADIO PENSIERI’, ZAZZARONI: “Totti ‘sopportato’ speciale”. LEGGERI: “Sarà ancora la Roma di Baldini”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92,7): “La messa a fuoco di Ranieri del problema è stata immediata: si è aggrappato alle poche certezze dopo la calamità-Monchi cercando di fare dei risultati. A Genova poteva finire con un pareggio, con l’Udinese il primo tempo è stato poca cosa… Però siamo tornati lì sfruttando queste certezze e la vecchia guardia. Chi non voglio più vedere? Il primo è Pastore, poi Olsen, Nzonzi… Credo che anche Schick sia una battaglia persa, mi chiedo come si faccia a chiedersi se far giocare lui o Dzeko: Dzeko anche quando ti irrita è fondamentale. Pastore? Il problema non è solo aver preso lui, ma chi non hai preso per prendere lui come Ziyech”.

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): "La Roma è ripartita grazie all'apporto fondamentale di mister Claudio Ranieri che ha rilanciato i giallorossi puntando sul carattere, sulle motivazioni e sulla fase difensiva. Su quest'ultimo punto è evidente la crescita di alcuni singoli come Fazio, meno esposti al contropiede avversario, e la posizione dei terzini, stretti a copertura dei centrali. La presenza di Franco Baldini a Boston certifica che la nuova direzione sportiva dipenderà dalle indicazioni del consulente toscano: sarà ancora la Roma di Baldini, bisogna rassegnarsi... Dopo il fallimento del fenomeno con le nacchere, scegliere un altro dirigente totalmente estraneo a questa realtà, che lavorerebbe addirittura a distanza, è l'ennesima follia gestionale di questa società. Spero ovviamente di sbagliarmi".

GiuseppeGiannini (Centro Suono Sport 101.5): "Grande merito a Ranieri, capace in queste settimane di ricompattare una squadra disunita, con tanti equivoci tecnici e tattici, ma il merito è anche di alcuni singoli come ad esempio El Shaarawy, che sta trovando una grande continuità di rendimento. Ranieri è arrivato, ha dato un paio di schiaffoni dialettici alla squadra ed è riuscito ad ottenere una reazione emotiva dal gruppo, che oggi appare più compatto e coeso. Non mi aspetto bel gioco da qui alla fine, ma una Roma attenta, compatta, guardinga che quando va nella metà campo offensiva, prova ad essere cinica ed efficace. Anche nella scelta di Mirante al posto di Olsen, Ranieri ha mostrato grande intelligenza e lungimiranza. La Roma ha ritrovato entusiasmo, ora è consapevole di potersela giocare fino alla fine, per la lotta Champions sarà fondamentale la sfida di sabato contro l'Inter. Dispiace per l'infortunio di De Rossi".

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport 101.5): "Mi stupisco di chi si meraviglia del gioco poco spettacolare della Roma: Ranieri ha raccolto una squadra a pezzi, demotivata, immersa in una crisi emotiva e fisica, vista la catena infinita di infortuni, ed è riuscito a rialzarla, dandole la possibilità di giocarsi il quarto posto. Serviva efficacia, pragmatismo e cuore. A Milano la Roma si gioca buona parte delle sue chance di entrare in Champions e servirà una prova molto importante. Dzeko e Schick insieme non possono giocare in un attacco a due, fanno fatica sotto tutti i punti di vista. Pellegrini trequartista a tratti è esaltante, così come Manolas: da questi due calciatori, oltre che da Zaniolo, la Roma dovrà fare di tutto per ripartire nella prossima stagione, a prescindere dalla scelta dell'allenatore che mi auguro sia Conte".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il discorso per Totti è questo: lui ha provato a forzare un po’ la mano con quell’intervista prima di Roma-Napoli, ma ci sono poteri nella Roma, come Baldini, che non prevedono Totti come figura che gestisce acquisti e cessioni. Quando c’è da giocare duro, esce fuori Baldini. Purtroppo Totti ancora ne deve fare di strada per diventare un dirigente come lo intendiamo noi. La costante negativa tra Di Francesco e Ranieri è Schick, anche sabato è stato un giocatore impalpabile. Le ultime due vittorie sono fondamentali per la classifica, già nel secondo tempo con l’Udinese abbiamo visto un gioco diverso. La mossa di inserire Pellegrini al posto di Schick è stata vincente”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La figura di Totti è difficilmente inseribile nella Roma. Sul piano del mercato, non ha l’esperienza necessaria per fare l’uomo mercato. Sulle decisioni fondamentali c’è Baldini. Totti ha preso un po’ più di spazio, ma non vedo grandi cambiamenti. Alcuni alla Roma rinuncerebbero volentieri a Totti, ma rinunciare a lui a Roma è impossibile. Totti è la Roma. Per me è un sopportato speciale, una figura molto ingombrante, anche se si impegna tantissimo ed è sempre presente. È inserito in una struttura che non lo prevede”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Massara resterà alla Roma a fare il direttore sportivo, o al massimo sarà affiancato da un consulente di mercato che può essere Campos o un altro. Il fatto che Totti non sia stato invitato a Boston, dimostra che, nell’idea del presidente, Totti ancora non è nelle condizioni di poter contribuire alle scelte future della società. Di Francesco si è giocato la panchina della Roma per far spazio ai giocatori acquistati da Monchi. Ranieri ha sistemato la Roma con grande semplicità, senza fare niente di clamoroso, cercando di ottenere dalla squadra quello di meglio ha. Penso che l’esperimento Dzeko insieme a Schick sia definitivamente naufragato”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Su Totti riusciamo sempre a creare dei casini. Credo che non sia solo un parafulmine nella Roma. Sabato si è vista una squadra più attenta, c’è la mano di Ranieri. Anche Marcano sulla sinistra non ha giocato male. Fa un calcio molto diverso rispetto a quello di prima, sabato ha raddrizzato la squadra nel secondo tempo quando ha tolto Schick. Mi sembra di capire che se Dzeko sta solo in area è meglio per lui e per la Roma. Zaniolo? In quella zona di campo non eccelle”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il ruolo di Totti è già chiaro: è lo scudo protettivo della Roma, il parafulmine. Per come si erano messe le cose, nelle ultime due gare sono arrivate due vittorie quasi inaspettate perché potevano arrivare anche sconfitte. È un copyright di Ranieri: se andassimo a spulciare la sua carriera, lui di partite così ne ha fatte a decine. Ranieri ha messo la difesa in condizione migliore rispetto a prima. Il gioco di Ranieri è meno dispendioso di quello di Di Francesco, quindi i giocatori ce la fanno di più. Non perdere a Milano è fondamentale”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Corsa Champions? Milan e Roma hanno il calendario più facile. La Roma è più forte dell’Atalanta, ma va detto anche che ai bergamaschi esce il sangue dalla bocca quando giocano. Nell’attuale situazione, Totti cosa sarebbe andato a fare a Boston? È incredibile che Pallotta non ritenga che Baldini non abbia delle colpe in tutto quello che è successo alla Roma. Probabilmente per Baldini l’esperienza Monchi non è stata negativa visto che ha fatto diverse plusvalenze. Campos è un altro maestro di plusvalenze. Ora la difesa della Roma è sicuramente più accorta. Ottenere un punto a Milano sarebbe importantissimo per la Roma”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Milan, Roma e Atalanta in corsa per il quarto posto, mi sembra abbastanza scontato. Totti? Evidentemente gli era stata prospettata la possibilità che lui potesse contare di più, forse non a caso nel momento più difficile della Roma. Evidentemente Pallotta ha deciso di ridare fiducia a Baldini, non ricreare un centro a Roma come sarebbe logico. Se a questo giro finisce così, Totti deve prendere posizione e dire qualcosa. Non può essere utilizzato solo come un parafulmine. Le ultime due vittorie della Roma sono state meritate”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Corsa Champions? Il calendario più semplice lo ha la Roma, per i giallorossi hanno in canna 67-68 punti. Se potesse Pallotta si libererebbe di tutti quelli che stanno a Roma, Fienga escluso”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La partita di Milano è decisiva per la Roma. Credo che i giallorossi saranno in corsa per la Champions fino alla fine, ma mi spaventa l’infortunio di De Rossi, l’unico calciatore veramente insostituibile”.

Francesco Repice (Centro Suono Sport 101.5): “La trattativa con il Qatar? Cose che viaggiano sopra le nostre teste. Speriamo. Ma non è un caso che qualcuno è partito e qualcun altro è rimasto a Roma. Totti non è l’ultimo arrivato, è un ragazzo sveglio, se resta in silenzio in disparte un motivo ci sarà. Comunque, qualora arrivassero, non dobbiamo aspettarci 22 fenomeni tutti insieme, piuttosto l’acquisto di un paio di big ogni anno, che già sarebbe un inizio. Il prossimo anno terrei assolutamente Dzeko, con questo mercato il suo sostituto ti costerebbe 70 milioni, e la Roma ha altre priorità. Ranieri ha portato a Roma pragmatismo, quello che serviva”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): “In merito al vertice societario a Boston, l’esclusione di Totti è una clamorosa bocciatura. Finché c’è questa situazione lui conta poco. Nel momento buio della Roma avevano ritirato in ballo Totti. Ora, dopo due vittorie, viene messo da parte. Se si fa trattare cosi vuol dire che è lui a volere questo”.

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): “Il campionato in quel punto della classifica è equilibrato. Le ultime due vittorie della Roma pesano moltissimo. Ranieri aveva bisogno di tempo. Ha dato un senso alla squadra. Adesso i giallorossi possono giocarsela fino in fondo. Molto dipenderà dalla trasferta contro l’Inter. L’infortunio di De Rossi è penalizzante. Per quanto riguarda il discorso societario, mi sembra chiaro che faccia tutto Baldini”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattina 104.5): "Sabato a Milano per la Roma non è  impossibile perché l'Inter credo che già sa di essere in Champions. Alla squadra di Spalletti spesso gli si spenge la luce".

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Credo che Dzeko e El Shaarawy siano la conferma che dal punto di vista ambientale la situazione nello spogliatoio è cambiata. Queste due vittorie sono state fondamentali”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101.5): "Io darei a Totti un ruolo dirigenziale importante ma credo che Pallotta non sia di questo avviso. Lui si fida ancora di Baldini. La Roma è di Pallotta noi possiamo solo dare la nostra opinione".