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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Schick va mandato in prestito”. PUGLIESE: “Defrel ai livelli di Aquilani”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92,7): “Ero uno di quelli che andava a fare le file per i biglietti delle grandi partite. La Roma ai quarti non si andava da dieci anni, se non fosse esaurito sarei sorpreso, indipendentemente dal risultato d’andata”.

Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92,7): “La gente andrà allo stadio perché ai quarti ci sarà la Roma, non andrà per il Barcellona. Se dovesse esserci l’impresa sarebbe bello dire ‘io c’ero’. Defrel ha sempre noie muscolari, ho paura possa essere anche un discorso psicologico. Ci si fa male quando si ha paura di farsi male, ha pagato un po’ il salto di qualità. Siamo ai livelli di Aquilani, ha dei muscoli di seta”.

Michele Giammarioli (Centro Suono Sport – 101,5): “Su Di Francesco restano ancora dei dubbi sul fatto di avere una rosa più o meno adeguata al suo gioco. Noi saliamo o scendiamo dal carro a seconda di come si comportano i protagonisti. C’è stato un periodo molto buio per lui sulla panchina della Roma. In Champions le cose sono andate bene, in campionato la Roma deve assolutamente entrare tra le prime quattro, però poi restano ancora cluni dubbi. Per me lui ha delle responsabilità per aver accettato su alcune scelte di mercato. Continuare con Di Francesco? Io dico di si, ma con riserva”.

Mauro Macedonio(Centro Suono Sport – 101,5): “La Roma, rispetto al calo che ha avuto di un mese e mezzo, ora si è ripresa e i giocatori hanno dimostrato di seguire quanto gli chiede il tecnico. Mi auguro che si riesca a mantenere il terzo posto in classifica. Con la rosa a disposizione Di Francesco ha fatto meglio di quanto ci si aspettasse. Forse, è vero, qualche giocatore non sembra tagliato per lo schema di Di Francesco, ma per me si deve continuare con lui”.

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “Noto che in giro c’è ancora qualche pizzico di diffidenza nei confronti di Di Francesco e del suo lavoro. Nei momenti più importanti di quest’anno io ho visto la mano dell’allenatore".

Francesco Oddo Casano (Centro Suono Sport – 101,5): “Di Francesco ha fatto per il momento più di quanto ci si aspettasse. Se c’è un neo questo è l’eliminazione dalla Coppa Italia, ma in Champions in pochi avremmo pensato di arrivare ai quarti. Io sono convinto che il prossimo anno per lui sarà determinante e potremo vedere una Roma spettacolare in grado di conquistare trofei. Non ne vedo migliori in giro”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Il bilancio della Roma è buono e non ottimo. Il rimpianto è pensare cosa sarebbe stato avere un giocatore come Schick da 40 milioni per tutte le partite. Che salto di qualità avresti fatto… La Roma ha bisogno ancora di alcuni esterni. Ci sono 80 possibilità su 100 di arrivare terzi. Di Francesco è riuscito a fare in Champions una cosa che la società non riusciva a fare da dieci anni. La Roma non può contare in questa stagione e neanche nella prossima su Schick, va mandato in prestito in una squadra che lo faccia giocare per poi tornare”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “L’eliminazione che brucia veramente è quella col Torino, la Roma avrebbe trovato Napoli e Juve ma era un percorso che poteva provare a fare. Schick? Per come è andata la stagione credo che in questo finale giocherà in alternativa a Dzeko e non più da esterno".

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Il giudizio sulla Roma non può essere negativo visto la Champions League, onore per questo. In campionato sta quasi a 20 punti dalla Juventus, ha segnato 49 gol. Poi c’è la Coppa Italia con l’eliminazione con il Torino. La stagione non è esaltante, è esaltante la Champions. Schick lo darei in prestito, per questa c’è da augurarsi che non si metta in evidenza perché vorrebbe dire che si è fatto male Dzeko”.

Nando Orsi (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma in Champions mi ha esaltato, in campionato mi sarei aspettato qualcosa in più: mi aspettavo una Roma più vicina e più combattiva, il bilancio è positivo a con qualche nota stonata in campionato. Essere eliminato col Torino è un fallimento, è successo anche con lo Spezia. A meno che non sarà decisivo nelle partite importanti, rivalutando una stagione negativa, ciò che ha fatto Schick resterà poco”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Momento positivo per la Roma, che ha scoperto di avere uno dei tre migliori portieri del globo. Voglio aspettare Schick, non possiamo aver avuto tutti un abbaglio. Sarebbe un peccato se non sfondasse. Ora tutti convergono su Di Francesco, ci sono delle positività per affrontare queste ultime partite”.

Federico Nisii (Teleradiostereo – 92.7): “Io credo che a centrocampo uno tra Strootman, Pellegrini e Nainggolan andrà via e la Roma prenderà un valido sostituto. In attacco plusvalenza la faresti con El Shaarawy, per gli altri fai fatica. Kovacic? Secondo me non è un nome reale, mentre fra i verosimili dico che ci sono Seri, Torreira, Cristante e Ceballos tutti giocatori che la Roma ha seguito e segue. Nome vero è Coric, nel senso che non mi stupirei affatto di vederlo con la maglia giallorossa il prossimo anno. Giocatore di talento che deve solo acquisire esperienza da grande squadra, l’ideale per fargli fare un anno accanto a De Rossi prima di affidargli il centrocampo”.

Mario Corsi (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “Florenzi ieri ha detto che adesso pensa a giocare e basta e non gli pesa affatto la questione del contratto. Poi ha detto «E’ più facile quando lavori sempre con gli stessi compagni»  ve lo ha detto pure lui. Florenzi si va ad aggiungere ai vari Totti, Strootman e Di Francesco. Ora, finché ve lo dice Marione è un conto, ma se ve lo cominciano a dire anche i calciatori, beh.  Poi ho letto le dichiarazioni di un agente turco che consiglia ad Under, in sintesi, di restare a Roma altri due anni e poi andare via. Certo, qua a Roma ormai la storia è questa: i calciatori possono restare massimo 2/3 anni, poi devono andare via”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "La Roma proverà a non vendere Alisson a giugno, perché lo ritiene un giocatore molto importante. Ma ovviamente qualora riuscisse a trattenerlo il procuratore chiederà sicuramente un aumento dell'ingaggio. Florenzi ieri in conferenza stampa non ha mandato il messaggio di voler andare via dalla Roma".

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): "Perché la famiglia Esposito e l'opinione pubblica non capisce che la tragica uccisione di Ciro non è colpa dei romanisti? Non centrano niente i colori di una squadra, ma di uomini che commettono delle azioni folli. Tra l'altro quella partita non riguardava neanche la squadra giallorossa, ma era Napoli-Fiorentina". 

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "Questa Nazionale è di passaggio. Di Biagio ha richiamato molti senatori che hanno fallito contro la Svezia, e alcuni giovani. Ma adesso l'importante è rifondare il calcio italiano. Bisogna far crescere i giocatori non solo tatticamente ma anche tecnicamente".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): "Se dovessi scendere un commissario tecnico per la Nazionale, ne cercherei uno con un profilo importante. Costacurta è una persona brava e competente, deve inventarsi qualcosa altrimenti sarebbe tutto inutile. Mancini accetterebbe la carica da ct". 

Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101.5): "Pallotta, ti prego, non vendere Alisson! Tutti riconosciamo il valore del nostro numero uno; sappiamo quanti punti ci fa guadagnare e cosa potrebbe rappresentare per i prossimi 10 anni. Ma nessuno sa cosa stanno pensando lui e il suo manager. O, meglio, non ci conviene immaginarlo. Il calcio vive di speranze che spesso diventano illusioni".