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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Di Francesco ha già firmato, ma è la terza scelta”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo - 92.7): "La conferenza stampa di Spalletti? Sono deluso, impressionato da questa migliaia di imbecilli microfonati che stanno lì a sezionare. Ho visto un uomo emotivamente coinvolto che si perde nel discorso. I messaggi che voleva dare chi vuole li ha capiti. Sembra la fotocopia dell'ultimo Luis Enrique, dell'ultimo Garcia o anche dell'ultimo Mazzone. Sta andando via un tecnico che non meritava questo trattamento. Qui non ci sarà pace per nessuno, nemmeno per il giovane Eusebio Di Francesco. Lui è la terza scelta, ma ha già firmato. Io spero che sia una grande sorpresa, una rivelazione. Sarà difficile per lui il lavoro in un ambiente come questo".

 Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Spalletti non va via per Pallotta, non va via per Monchi, lui dice che non esclude un ritorno, non va via per Totti: ma allora, perché va via? Io dico che questa conferenza stampa del genere non doveva essere fatta dentro Trigoria, perché se il prologo è ‘mi casa è tu casa’ (dice Monchi ndr) che cosa ti aspetti che ti dica poi il tecnico?. E’ inutile commentare questa conferenza stampa di oggi, il 90% delle cose che ha detto non sono vere”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Oggi quando si è parlato dei mancati arrivi nel mercato di gennaio Spalletti ha risposto che non voleva oggi attaccare la società. Evidentemente c’è rimasto male per quanto è avvenuto”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Spalletti è ormai il passato della Roma. Io oggi mi interrogo su cosa sta facendo o farà Monchi per tenere la rosa competitiva o migliorarla ancora di più. Ho sentito tante chiacchiere con poco senso, tutto e il contrario di tutto. Spalletti resta il tecnico che è andato fino a Miami per avere garanzie di carta bianca sulla gestione di Totti e l’allenatore che nella storia della Roma che ha mandato via il capitano. Agli atti resta questo”

Giovanni Cervone (Teleradiostereo 92.7): "Totti ha regalato emozioni e gioie. Ha 40 anni ed è giusto che finisse così. Dopo l'addio di Totti era logico che molti giocatori venissero riconfermati. Se si vuole cominciare a fare bene bisogna fare così. Mi dispiace per l'allenatore che ha subito cose che non avrebbe dovuto subire. I fischi di domenica sono stati ingenerosi, si può dire che ha sbagliato qualcosa ma non meritava un simile trattamento. La Roma ha già un accordo con Di Francesco, ma sta aspettando per annunciarlo. Secondo me è un allenatore preparato, ma non è pronto per la Roma. I ritorni non mi piacciono, solo Lippi quando è tornato alla Juventus ha fatto bene, magari mi farà ricredere. Gestire la piazza di Roma è un'altra cosa. Di Francesco non è Sarri, lui ha una gavetta alle spalle che gli permetterebbe di allenare anche in Africa!"

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Spalletti è stato bravo sui risultati tecnici, meno su quello fuori dal campo. Se ci fermiamo alla stagione della Roma tra campionato e Coppe il voto finale è 6,5. A Trigoria stanno lavorando su come pagare la clausola rescissoria al Sassuolo per Di Francesco. Sarà lui, comunque, il nuovo allenatore della Roma. A Totti si cercherà di dare un ruolo di prestigio. Lui al momento non ha nessuna offerta di giocare e al momento ha preso la decisione di fare il dirigente”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Con Di Francesco non vedo né passi avanti, né passi indietro. Mi rcorda lo Spalletti che venne da Udine. L’allenatore ci mette del suo ma molto ci mettono i giocatori e la società. Sono contento per Eusebio, è strano però il suo arrivo perché la Roma americana ha sempre cercato di tagliare i ponti con quella del passato. E lui è uno dei tempi di Franco Sensi. Totti può fare il direttore tecnico anche bendato. Ci vuole un ruolo effettivo e non solo sulla carta.  Mi auguro che a Milano Spalletti possa ritrovare quella serenità che non ha avuto a Roma. I mezzi tecnici non gli mancano. L’ambiente milanese è molto più duro rispetto a quello romano. Non ci sono le radio, ma le tv… Voto a Spalletti? Anche io sono d’accordo sul 6-. Senza le coppe farà il botto”

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Di Francesco ci sta simpatico, ma quest’anno la sua stagione al Sassuolo stata terribilmente negativa. E’ una persona perbene, gli auguro del bene, ma mi lascia dei dubbi.  Voto a Spalletti? L’Inter ha preso l’allenatore più bravo che potesse prendere, visto che non fa le coppe. L’anno dopo è un punto interrogativo, ma nell’immediato è il più bravo.”

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se l’Inter è questa e Spalletti non si dà una regolata si rischia il cortocircuito. Con Di Francesco torneremo a conferenze stampa normali, nelle quali si capiranno le risposte. A me sembra un allenatore che fa giocare bene le sue squadre, ma il salto è notevole. Ora bisogna capire se la Roma si serve di lui per far passare qualsiasi tipo di acquisto di giocatori. Per Totti ci vuole un ruolo rappresentativo, quello di vicepresidente sarebbe ottimo.  Il voto a Spalletti? Tra 6- e 6. I motivi sono noti. Quest’anno ha raggiunto il secondo posto con una fatica immane. Il comportamento tecnico comunque può essere giudicato sufficiente, ma c’è da giudicare tutto il resto”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport  101,5): “Non capisco quelli che si aspettavano una conferenza stampa di Pallotta. Ma che deve dire? Meglio che stia zitto. Lui perde un grande allenatore ne porta uno meno bravo. Speriamo che non venda uno tra Nainggolan e Ruediger, altrimenti lo stimo ancora di meno”.

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport  101,5): “La Roma perde un grande allenatore. Mi aspettavo una conferenza stampa da parte di Pallotta e invece ha detto solo quella frase inutile e fuori luogo sullo stadio. Che delusione”

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “All’Inter qualcuno deve stare attento a Spalletti quando va in conferenza stampa. A Milano i giornalisti sono peggio di quelli di Roma. E anche l’ambiente è più esigente. Come allenatore è bravo. Ma deve cambiare la sua comunicazione. Di Francesco può far bene alla Roma, come Allegri fece al Milan e Sarri al Napoli, l’importante è che la squadra lo segua. Il mercato della Roma sarà difficile ma intrigante. Staremo a vedere...”

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Kessie è un Nainggolan nero, ma il suo rendimento in campo è alternante. E a Milano diverso da Bergamo. Vedremo. Spalletti all’Inter deve riportare la tranquillità. Sarà capace?”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Spalletti è un grande allenatore e a Roma, per me, ha fatto bene. Sono curioso di vedere cosa farà all’Inter accanto a Sabatini. Potrebbe essere una coppia ideale per la squadra nerazzurra. Sarà interessante vedere quale sarà il mercato di Monchi: non ho capito se è stato chiamato qui per vendere o compare i giocatori. La Roma deve mantenere il livello di questa stagione e migliorare la rosa”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Montella sarebbe stata la migliore soluzione per la Roma. Di Francesco allena da 5 anni in una realtà in cui non esiste pressione. A quest’allenatore, almeno fino ad oggi, manca il physique du role. O mostrerà i muscoli, o deve esserci una società che lo accompagna, e la Roma non ha accompagnato nessuno. Spalletti? Se ne va uno che il suo lavoro lo fa nel migliore dei modi. Peccato, stavolta non doveva finire così. È la prima volta che l’allenatore se ne va con lo squadra in pugno. Il gol di Perotti al 90’ è figlio di un suo schema”.