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‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “Garcia non ha futuro nella Roma”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

GIANCARLO DOTTO (Tele Radio Stereo) :“La vulnerabilità della Roma è una specie di marchio. Quelli che hanno giocato ieri sera, e anche col Bayern Monaco, è una specie di squadra che non si accontenta di cadere. Vuole precipitare. Garcia in questo momento è una persona vulnerabile. Mi ha colpito la comunicazione del dopo partita: il Garcia che sceglie di azzerare la comunicazione, crede in qualche modo di evitare il problema di essere massacrato. In realtà è una confessione di debolezza, non solo non evita il massacro. Ma lo potenzia. E perde autorità. La Roma ha bisogno di altro. Adesso giocheremo con l’Atalanta, magari facciamo la goleada. Sarà fondamentale capire una cosa: i giocatori fanno e disfano la tenuta di un allenatore.”

FRANCESCO BALZANI (Centrosuonosport): "Ieri prima, durante e dopo la partita è andato in onda il manifesto della mediocrità. Non esiste un allenatore che dopo un 6-1 come terza parola in conferenza usa il termine 'positiva'. Ogni volta che Garcia affronta una squadra che sa giocare a calcio e ha un livello tecnico medio alto prende schiaffi, Bate compreso. Esonerarlo? Non so quando, ma Garcia non ha futuro nella Roma e alla Roma serve un futuro da grande squadra. Ma un bagno d'umiltà dovrebbero farlo tutti anche chi paragona Florenzi a Dani Alves o reputa ancora Maicon un campione incommensurabile"

GIANNI DI MARZIO (Radio Radio):“Garcia è diventato troppo tifoso della squadra, si è romanizzato. In campo non vedo il lavoro che viene fatto in settimana. Mi sembra che non abbia dato niente a questa squadra, non si sente la mano dell’allenatore”

ALESSANDRO VOCALELLI (Radio Radio):La fotografia della diversità tra le due squadre nella partita di ieri è stato lo scatto di Messi che rientra nella propria metà campo per rincorrere l’avversario sul 5-0, un orgoglio che i giocatori della Roma non hanno dimostrato. Mai visto un’arrendevolezza come quella della Roma di ieri, rischiando di subire quindici gol dall’avversario. Pallotta dovrebbe prendere il primo aereo e venire qui subito perchè o affrontandoli da vicino

UGO TRANI (Retesport): “Maicon e Keita sono da 3 in pagella. La sconfitta di ieri non è solamente colpa di Garcia, ma anche dei giocatori e della società. La Roma non è una grande squadra, ieri la squadra non ha giocato per scelta propria. Non si può levare Nainggolan a fine primo tempo solo perché diffidato. Ieri avevi solo diciassette giocatori disponibili perché hanno preso Gyomber e Palmieri, non inseribili in lista, e hanno ceduto giocatori italiani. Ieri la Roma ha fatto una figura di mer*a!. Sono stati fatti degli errori nel mercato: avevi Castan e Strootman infortunati o convalescenti, non prendi sostituti se non Ruediger, che arriva rotto. E poi hai poche individualità, che appena si stancano o si rompono non vengono sostituite adeguatamente, penso a Salah e Gervinho o a Pjanic. Non hai un terzino destro, ormai è ufficiale, hai solo Digne e la coppia difensiva centrale è inesperta. Sabatini fa il duro con Garcia, ma poi negli spogliatoi fa la mammoletta, lui difende tutti, questa è una cosa che si sa. Garcia dall’anno scorso è stato delegittimato". 

ALESSANDRO ANGELONI (Retesport): “Sono rimasto sconcertato dalla prestazione di ieri. E bisogna dirlo anche a bassa voce perché altrimenti alcuni ne risentono. Dimentichiamo che è stata la squadra a mettere sempre in evidenza la partita contro il Bayern Monaco, non i giornalisti o i tifosi. Ieri alla Roma non importava assolutamente niente di quella partita, ed è un’aggravante, ma penso che non ci sia lo stesso contraccolpo subito l’anno scorso contro i bavaresi. Non c’era organizzazione, una trama di gioco, ogni pallone veniva buttato in avanti come una squadra di parrocchia. Se la tattica è questa non serve avere Dzeko, Pjanic o Nainggolan. La mia paura non era di prendere l'imbarcata, ma di vedere una squadra non in grado di giocare determinate partite. Contro il Barcellona non si può schierare titolari Maicon e Keita”.

ADRIANO SERAFINI (Tele Radio Stereo):“C’è modo e modo per affrontare queste partite. E’ vero che il Barcellona sta su un altro pianeta. Non è stato tanto demerito della Roma quanto grande forza dei catalani, però serviva un atteggiamento diverso da parte della Roma, come ieri ha detto Florenzi quando parla di ‘partita preparata male’. E non è la prima volta che Florenzi dice questa frase. Anche Maicon fa più o meno lo stesso discorso. E allora dove sta il problema?”

MAURIZIO CATALANI (Retesport): “L’umiliazione sembra diventare sempre più normale nella Roma. Garcia sulla fase difensiva non è un allenatore preparato. Mi sta bene perdere, ma facendolo con dignità. Bisognava difendersi raddoppiando alla morte, per questo Maicon non è stata la scelta giusta. Iturbe sarebbe servito dal primo minuto. Con lui in campo sono migliorate alcune cose, anche se il Barcellona era già sul 4 a 0. Con questa squadra mi sono assuefatto, non so sofferto come Roma-Bayern Monaco. Sapevo di perdere, ma pensato di farlo con intelligenza. Vedere la squadra consegnarsi al Camp Nou è brutto”.

UBALDO RIGHETTI (Tele Radio Stereo): “I giocatori che hanno parlato ieri sera dopo la partita hanno parlato di impostazione della squadra in campo. E’ inutile prendersela con i singoli, io penso al lavoro di Garcia, perché le stesse difficoltà di ieri le hai avute con altre squadre che valgono molto meno del Barcellona. Non c’è solo la lavagna ma c’è bisogno del campo, esercitazioni. Il giocatore deve essere continuamente allenato aggiungendo sempre qualcosa di importante e di nuovo che vanno sempre ripetute. Io so come lavorano Sousa o Sarri, gente che aumenta sempre di più l’attenzione sui particolari. Questo deve fare un allenatore in settimana”

GABRIELE ZIANTONI (Tele Radio Stereo):“Ci sono modi e modi per perdere. E’ vero che ieri c’erano assenze importanti ma è anche vero che altre squadre come il BATE e il Bayern hanno perso con dignità. Ieri la Roma era un ‘ibrido’, senza sapere cosa fare. Dopo i tre gol presi nel primo tempo, nella ripresa devi menare, andare a stampare i tacchetti sulle caviglie degli avversari. Il percorso di crescita al quale ci hanno fatto credere al momento non si vede ”

LUCA VALDISERRI (Retesport): “Ieri abbiamo visto cosa è mancato alla Roma, tutto. Szczesny è stato il più bravo, ha evitato un passivo ancora più pesante. La Roma difende male e ha cattivi difensori. Le colpe di Garcia sono evidenti, la squadra non fa passi avanti, ma vogliamo parlare delle responsabilità di Pallotta? Io vorrei non credere che la Roma sia prigioniera del contratto di Garcia, vorrebbe dire buttare un intero progetto. Squadra costruita male, sulla figura dell’allenatore è stato fatto un grave errore a giugno. Garcia non ha più la fiducia dei giocatori, per tutto il cammino della Roma in Champions in questi due anni”.

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“Io penso alla delusione della tanta gente che fa un viaggio per seguire la propria squadra spendendo soldi. Almeno per quelli la Roma avrebbe potuto mettere un po’ di grinta in campo. Ed invece il primo fallo l’ho visto sul 5-0. E’ una pagina da dimenticare, o forse no: è meglio ricordarsela e farne tesoro. Non si possono fare queste figure in giro per l’Europa e la Roma ne ha già fatte troppe. Pjanic quando arriva sui grandi palcoscenici, sparisce”

CLAUDIO MORONI (Centro Suono Sport):“Quando si subiscono sconfitte come quelle di ieri sera bisogna essere freddi e ragionare sugli errori commessi. Garcia ha sbagliato le scelte tattiche ma anche i giocatori, però, non possono fare certe figure in campo. Io mi sarei messo a fare le barricate stile Mazzone, così riducevo i danni”

MASSIMILIANO MAGNI (Retesport): “La cattiveria è il caciocavallo del contadino. Sei inadeguato a questi livelli, non istruito per partite del genere. La vera umiliazione per la Roma non sono i sei gol presi ieri, ma la certificazione di essere calcisticamente analfabeta. E’ una responsabilità diretta di Garcia che si dimostra inadeguato a questi livelli, ed è secondo me stato scaricato dai giocatori e da Sabatini. Ma nella Roma lo spessore dell’allenatore è inversamente proporzionale all’ingombranza di Sabatini e alla sua figura di dirigente plenipotenziario. Se si vincerà lo scudetto bisognerà dire grazie a tutti, ma se si vuole fare un salto di qualità la struttura societaria della Roma deve essere rivista completamente, dalla dirigenza all’allenatore”.

DAVID ROSSI (Roma Radio): “Stiamo migliorando, normalmente ne prendiamo 7. Il rigore sbagliato da Neymar è significativo: nessuno della Roma si è fiondato a recuperare il pallone, lasciando il pallone ad Adriano che ha segnato. La squadra era rassegnata. Ci vuole dignità, attaccamento e rispetto per i tifosi. Giocavamo comunque contro i più forti del mondo, in uno stadio incredibile. Ieri di calcio si è visto poco, solo dei grandi campioni che hanno fatto felici i loro tifosi. Ieri la Roma aveva la possibilità di dimostrare di aver fatto lo scattino per sedere sul tavolo dei grandi. I giallorossi non sono ancora pronti”

ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Mi aspetto che Pallotta, di cui si sono perse le tracce, chieda scusa ai tifosi. La società deve intervenire su questi giocatori, si facessero sentire. Pallotta ieri ha capito qual era la Roma e quale il Barcellona? La Roma, l’unica volta che ha fatto 8 passaggi di seguito è stato quando è tornata verso il suo portiere. Manca ancora il terzino destro, e un sinistro che sappia difendere. Ruediger non l’ha presa mai, per fortuna che c’è Manolas. Keita serve alla Roma? Perché non ha giocato Vainqueur che almeno è vivo? Che fine fa Pjanic quando ci sono le grandi partite? Non è tutto da buttare ma bisogna pensare ai problemi e cercare di risolverli. Non basta solo passare il girone di Champions con squadre come Bayer Leverkusen e Bate.

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “La Roma ieri sera ha perso la dignità. Poteva finire anche 10 a 2, il Barcellona alla fine trotterellava perché si divertono, ridevano. Per fortuna che ci ha pensato il BATE Borisov, anche se questa Roma è imbarazzante”.

NANDO ORSI (Radio Radio):“Garcia a fine partita ha commentato come se non fosse successo niente, senza contare invece che è l’ennesima onta per la Roma, una cosa umiliante. Perché il BATE e il Bayer al Camp Nou non hanno fatto questa figura. A discapito della Roma, però, c’è da dire che il Barcellona ha un modo di giocare unico nella storia del calcio mondiale. Qualificazione ancora possibile, il BATE è una squadra che si può battere senza problemi”

MARIO MATTIOLI (Radio Radio):“Non ho parole. Maicon a fine partita ha detto la verità. Mi ha stupito la tranquillità serafica di Garcia. Se vuoi scalare le classifiche internazionali come dice il ‘Mega’ Presidente Pallotta e se sei seconda in Serie A, non puoi andare a fare queste figure barbine. Non riesco a comprendere come mai una squadra di professionisti si presenti in campo in queste condizioni. Se hanno pensato al risultato di BATE-Bayer allora vuol dire che hanno una mentalità da dilettanti”

BRUNO RIPEPI (Radio Radio): “Ieri la Roma aveva troppe assenze pesanti, con Gervinho, De Rossi, Totti e Salah forse ne avrebbe presi di meno. I sostituti non sono all’altezza, la difesa è ridicola, imbarazzante e non è certo colpa di Garcia. E’ stato un mercato in gran parte sbagliato. Non vedo nessun scandalo, la rosa è quella che è, Messi è un marziano e la partita era già segnata”