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‘RADIO PENSIERI’, FELICI: “Mentalità vincente? Processo da completare con un trofeo”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Marco Valerio Rossomando (Teleradiostereo 92.7): "Sarà importante domani non entrare in campo sentendosi già campioni e superiori alla Lazio, ma giocando la partita con impegno e sacrificio. La Roma del 2017 è veramente di un'altra categoria rispetto ai biancocelesti, sarà importante rimanere concentrati e far vedere il gioco espresso nelle ultime partite".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101,5): “In questo momento il dislivello tra Roma e Lazio è molto alto, quasi enorme. I biancocelesti si ritrovano lì perché il campionato italiano è quello che è. Sarà di nuovo un derby abbastanza triste, 20mila spettatori credo sia un record negativo in assoluto. Rinnovi? Sensazioni positive su Nainggolan, mentre su Manolas sono più pessimista. In estate mi aspetto un giocatore che possa cambiare le ambizioni della Roma. Questa squadra è migliorabile eccome. Spalletti oggi è l’artefice della rinascita, ma può essere anche quello che uccide la rinascita andandosene via. Lì sarebbe una grande disavventura per la Roma. In quel caso devi portare il Conte, il Simeone, l’Ancelotti. Non Di Francesco o Gasperini. Stadio? Ho sentito parlare di vittoria di Baldissoni, ma la vera vittoria è quella di Virginia Raggi”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101,5): “Il processo di costruzione di una mentalità vincente ancora non è completato. Per farlo, bisogna vincere un trofeo. Sembra banale dirlo, ma è così. Va bene il lavoro psicologico, ma alla fine ci vuole un trofeo. Perché se non arriva un titolo, tutto il lavoro che hai fatto va a farsi benedire. Derby e Napoli? Se la Roma è in grado di ripetere la prestazione di San Siro, io mi sento tranquillo”.

Marco Lollobrigida (Teleradiostereo 92,7): "Derby? Non c'è partita a livello tecnico, non si può fare il gioco della scaramanzia. Bisogna essere consapevoli di essere superiori. La Roma è più forte e soprattutto non si sta giocando la stagione, non è come il Napoli che in una settimana si gioca tutto. La Roma può gestire partita per partita. Una squadra così quadrata non la vedo dai tempi di Capello. Dico che la Roma ha la stessa forza di quando aveva in campo Candela, Cafu, Samuel, Batistuta... L'insieme funziona. L'errore della Roma sono quei buchi neri, vedi la Samp, quella è l'unica differenza con la Juventus".

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92,7): "I giocatori della Roma sono una cosa unica insieme al loro allenatore. Forse il calcio che giocava la prima Roma di Spalletti era ancora più bello, ma come sostanza e solidità questa squadra è un'altra cosa. In un anno e poco più, raramente ho visto allenatori difendere così la Roma. Siamo ancora lì, in corsa su tre fronti. Mi piace la sua forma di protesta, che fa sempre a sportellate in televisione, che prende le parti dei suoi giocatori e della squadra".

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92,7): "Il derby? E' una partita importante, ma al di là che sia la Lazio, è una partita da vincere. A prescindere che sia una stracittadina, è una semifinale di Coppa Italia e non bisogna guardare in faccia a nessuno. Bisogna avere coraggio, mentalità vincente. Quella biancoceleste è una squadra da battere. E' una partita da considerare come tutte le altre, solo così hai la mente libera e puoi sfruttare tutto il tuo potenziale. Per essere ambiziosi e puntare veramente in alto, bisogna pensare a questa sfida in tutt'altro modo".

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92,7): "Per quello che sta dimostrando sul campo e per come sta giocando, domani la Roma non può non vincere, sarebbe un delitto gigante. Il turnover la Roma lo può fare e fa entrare giocatori come Perotti, Paredes, El Shaarawy. La squadra sta diventando come la Juventus, con grandi giocatori a disposizione. Questa è una formazione che nel 2017 ha sbagliato a dir tanto una partita, quella di Genova con la Samp".

Dario Bersani (Teleradiostereo 92,7): “Nainggolan è un ragazzo che ha raggiunto la piena maturità calcistica, di quella fuori del campo non mi importa nulla. Trovarne uno più continuo e più completo è praticamente impossibile. In Italia non vede nessuno. Ora per lui è arrivato il momento di vincere qualcosa di importante. Il salto di qualità definitivo l’ha fatto con Luciano Spalletti. Prima era fortissimo, adesso è diventato un mostro. Questa capacità di ricoprire più ruoli lo rende unico nel suo genere. Quando andrà via, speriamo il più lontano possibile, lo ricorderemo come uno dei centrocampisti più completi che si è visto a Roma”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92,7): “Nainggolan fuma? Non è una novità che un calciatore fumi. C’era chi si dopava, Nainggolan fuma. Sarà meglio, no? Radja sa anche gestire la vita privata. Se la Roma a fine anno vincesse un trofeo, Nainggolan finisce di diritto nei 5 centrocampisti più forti della storia della Roma”.

Franco Melli (Radio Radio 104,5): “Inzaghi dimostri che vincere il quarto di finale contro l’Inter non sia stato un dramma sportivo. Spalletti faccia in modo che i tifosi non stiano applaudendo un traditore. Le prossime tre del Napoli? Vedo un colpo di scena. Forse all'Olimpico sabato, forse stasera con la Juventus...“.

Furio Focolari (Radio Radio 104,5): “Totti? Ha smesso lo scorso anno di giocare a pallone. Quest’anno Spalletti non lo fai mai giocare. Il secondo posto secondo me già è andato. Cinque punti alla Roma come li riprendi ad una squadra che in casa vince sempre?“.

Roberto Renga (Radio Radio 104,5): “Simone Inzaghi non faccia il Pioli. Schierando una difesa a tre, la Lazio si metterebbe nelle mani della Roma. A Spalletti chiederei di annunciare già da oggi la conferma sulla sua panchina della Roma e poi di non fare turnover“.

Nando Orsi (Radio Radio 104,5): “In campionato la Lazio era favorita, poi vinse la Roma. Entrambe vogliono vincere per arrivare in finale di Coppa Italia, giocheranno con le formazioni titolari. Il dispiacere è che sarà un derby con poca gente e con questo scarso afflusso sta diventando una stracittadina di secondo piano. Non c’è più l’entusiasmo di una volta“.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104,5): “Nel derby la Roma è favorita, perché sembra star meglio dal punto di vista fisico e mentale. Però poi le partite vanno giocate ed essere favoriti non è sempre un vantaggio“.