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‘RADIO PENSIERI’, LEGGERI: “Roma squadra umorale, è diventata un’incubatrice di plusvalenze”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport – 101,5): “Ho sentito Monchi che ha ribadito il fatto che resterà qui e non se ne andrà, ma non so quanti saranno contenti di questa notizia. Fino ad oggi non ha lavorato bene e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sia l’anno scorso che quest’anno la squadra non lotta mai per i primi due posti. Tolto l’exploit in Champions dell’anno scorso, il resto è insufficiente. A gennaio c’è da capire se c’è la volontà da parte della dirigenza di migliorare questa squadra. Serve un esterno destro alto forte forte, tipo Suso”.

Federica Afflitto (Centro Suono Sport – 101,5): “Al lavoro di Monchi, al momento, do un voto insufficiente, perché sono arrivate troppe promesse, e questo da lui non me lo sarei aspettato. A gennaio serve un grande centrocampista, uno forte davvero e pronto subito, un leader da affiancare a Nzonzi. Io venderei Schick e prenderei un altro attaccante”.

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “Sento tutti commenti positivi alla Roma dopo la vittoria contro una Sampdoria che era stata asfaltata dal Torino in casa solo sette giorni prima. Io non sono affatto contento perché non ci si sveglia alla dodicesima giornata di campionato. Io non mi accontento di questo. Questa è una squadra umorale, e credo che si meriti i punti che ha in classifica. C’è stato qualcosa che non è andato bene all’interno del campo di gioco, non è andato nel mercato estivo e non è andato nella scelta di giocatori che non sono pronti per un ‘instant team’. Io non mi accontento di poco. Chiedo di rispettare chi sta vivendo un momento di disagio come tifoso. Se la Roma arriverà terza o quarta avrà fatto il minimo indispensabile, non esalterò certo il lavoro di Monchi arrivato qui come il Messia. Lo applaudirò solo il giorno in cui vincerà qualcosa qui a Roma. Siamo diventati un'incubatrice di plusvalenze e non si pensa mai al risultato sportivo, bensì solo a quello economico”.

Francesco Oddo Casano (Centro Suono Sport – 101,5): “Ho la sensazione che la Roma stia crescendo, come risultati e come rendimento. Peccato per i punti persi con Chievo, Bologna, Atalanta e Spal. Monchi ha portato tanti giovani interessanti e si è voluto portare forza fisica e centimetri importanti. Qualche pecca, però, c’è stata, come quella di non essere riusciti a portare l’erede di Salah”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma sta sicuramente migliorando e crescendo, trovando un suo modo di stare in campo. Mi sembra il minimo che la Roma debba continuare a porsi come obiettivo almeno il quarto posto. Le prossime partite ci diranno se i giallorossi sono pronti per andarsi a riprendere i punti persi per strada in questi mesi. Il mio podio delle certezze nella Roma? De Rossi, Manolas e Lorenzo Pellegrini. Chi deve dare di più nella Roma? Dico Cristante, Schick e Pastore. Il giocatore più in ritardo rispetto allo scorso anno è sicuramente Kolarov. Sono ancora scettico sul mercato di Monchi, il giudizio su di lui resta fortemente negativo”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Da Napoli la Roma è in crescita, c’è voglia di andare avanti nel migliori dei modi per correggere il passato. Adesso bisogna continuare questa striscia vincendo a Udine e presentarsi al big match con l’Inter nel migliore dei modi. Il mio podio delle certezze nella Roma? Credo che una sia Olsen, sta facendo bene come pochi avrebbero immaginato. Non fa i miracoli di Alisson, ma garantisce un’affidabilità che pochi gli attribuivano. Poi metto Lorenzo Pellegrini, che quest’anno ha fatto un salto di qualità, e Kluivert. Se danno fiducia all’olandese, potrebbe garantire alla Roma quell’imprevedibilità che è alla base di molte vittorie. Chi deve dare di più nella Roma? Soprattutto Dzeko, deve uscire da questo lungo periodo di tormenti interiori per tornare ad essere un goleador importante. In difesa devono migliorare Fazio e Kolarov”.

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Ora alla Roma serve costanza di rendimento e di risultati, ci sono tutte le premesse. La squadra è stata rivoluzione in sede di mercato, ma ha dei valori tecnici che ora vanno confortati. Di Francesco deve lavorare sui valori tecnici. Cosa manca alla Roma? Avere alle spalle una grande società. Ci sono tante figure, ma manca una figura principale di riferimento. Le certezze della Roma? Dico Olsen, Florenzi, De Rossi e Manolas. El Shaarawy si sta confermando, anche se Mancini la pensa in maniera diversa… Chi deve dare di più nella Roma? Kolarov, Cristante e Schick. Troppo presto per giudicare il mercato di Monchi”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Le certezze nella Roma? Al primo posto metto Lorenzo Pellegrini, è diventato quasi insostituibile. Ora gioca davvero bene in ogni ruolo, e come trequartista è l’unico che riesce a dare equilibrio e consistenza. In questo periodo mi sta piacendo molto El Shaarawy, e poi dico De Rossi. Chi deve dare di più nella Roma? Io dico soprattutto Cristante e Pastore perché sono costati tanto, devono dare sicuramente di più. Il mercato di Monchi non può comunque essere giudicato positivamente”.

Francesco Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il podio delle certezze nella Roma? Ci metto Olsen, è cresciuto molto grazie al lavoro fatto con Savorani. Gli altri sono Nzonzi e Lorenzo Pellegrini. L’azzurro è diventato veramente completo. Chi deve dare di più nella Roma? Cristante, e poi il duo Dzeko-Schick. Olsen deve migliorare nella lettura di alcune traiettorie alte”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il mercato di Monchi? Ora si vedono dei lampi. Da punto interrogativo, Olsen è diventato una grande certezza della Roma. E anche Nzonzi è sulla buona strada”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "Schick ha dimostrato che c'è. Può giocare con Dzeko, anche se non con questo modulo. L'importante per lui è non diventare quello da buttare in campo negli ultimi minuti. Coric può diventare regista in futuro, numericamente in mediana manca un uomo. Io mi aspetto Pastore titolare quando tornerà in forma, con Pellegrini spostato in mediana. L'obiettivo nel mercato sarà un centrocampista, ma occhio alle occasioni. Ci sono degli esuberi, Karsdorp, Coric e Marcano possono andare via". 

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92,7): "A parte un pò di incertezza iniziale, Schick ha fatto una partita importante contro la Sampdoria. El Shaarawy deve puntare l'uomo più spesso, è una sua qualità e lo deve fare con più continuità".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "In questo primo scorcio di campionato la vera delusione, per me, è la Roma. Non mi aspettavo un distacco simile dalla Juve. Alla Roma in Champions, fin qui, le do la sufficienza, ma in campionato no. Ha deluso, inciampando contro le piccole, ed è stata troppo alternante nel gioco e nell’atteggiamento. Poteva e doveva fare meglio. Il podio dei top? De Rossi, El Shaarawy e Manolas. I flop? Mi aspetto di più da Pellegrini, Cristante e Kluivert. Pastore? Chissà quanto ancora resterà alla Roma, mica tanto. Under? E’ questo, di più non ti può dare”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma fin qui è stata deludente, forse anche per il mercato che ha fatto. I giovani ancora non si sono inseriti, e Di Francesco ancora non ha trovato una quadratura giusta nei nove undicesimi. Ha fatto troppi esperimenti, e la squadra ha poca anima. In Champions va bene anche perché ha trovato squadre più deboli di quelle in campionato. I top? Dico Olsen, De Rossi e Nzonzi, soprattutto per quanto il francese ha fatto vedere nelle ultime partite. Voglio di più da Dzeko, da Schick e da Fazio. Sono i senatori che devono dare il meglio per trascinare poi i giovani”.