rassegna stampa

“Vogliamo togliere lo scudetto alla Juve”. Parola di De Rossi

Il capitano a tutto campo: "Totti bravo anche da dirigente. E Under è una colonna"

Redazione

Che questa Roma gli piaccia si vede ogni volta che parla. Ieri, nello slideshow di Roma TV, Daniele De Rossi ha spiegato perché in questa Roma si sente proprio a suo agio, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Non ha mai avuto bisogno di avere una fascia al braccio per sentirsi leader, anche se i momenti di crisi non sono mancati, l'ultimo un anno fa: "Io devo ringraziare Monchi, perché se sono ancora qui gran parte del merito è sui. È lui che si è imposto per farmi rimanere e penso di avergli dato ragione". In teoria il prossimo anno dovrebbe essere l'ultimo, in pratica tutto può ancora succedere perché De Rossi si sente bene.

Le emozioni dell'ultima stagione non si dimenticano. Soprattutto se saranno la base per il futuro: "È tornato quell'amore folle che c'era quando ero bambino. Da questo si pianta il seme per la vittoria futura, per i prossimi dieci anni. Spero che arrivi presto, non mi resta molto". Come fare? La ricetta di De Rossi arriva insieme alla foto della partita contro la Juve: "Loro hanno questa concentrazione e attenzione da cui noi dobbiamo imparare. Forse è solo quella che ci manca. L'obiettivo è continuare a giocare come quest'anno, ci conosciamo meglio e perderemo meno punti per strada. Vogliamo dargli fastidio, magari togliendogli lo scudetto dal petto". Tra battute su Totti ("Ora è a suo agio come dirigente, anche se è sempre il solito cazzarone") e Alisson ("Non capivo perché spendere quei soldi quando avevamo Szczesny, ma abbiamo trovato un fenomeno"), le parole davvero al miele De Rossi le spende per Under: "È il mio cavallo, incredibile, può essere davvero il futuro della Roma". Inevitabile una punta di malinconia: "Penso a Liverpool, continuo a non dormirci la notte, perché potevamo fare qualcosa di più. Fa male. Posso avere paura che non mi ricapiti".