rassegna stampa

Vecchio Florenzi, nuova serenità. Mai più terzino?

Chissà se Spalletti, passato dal rimprovero dello Juventus Stadium ai baci dell’Olimpico, non possa aiutarlo a trovare definitivamente il suo posto nel mondo. E in campo

Redazione

La serenità, ultimamente, è venuta un po’ meno. Ad uno straordinario momento nella vita privata – il matrimonio a giugno, la nascita del primo figlio prevista prima dell’Europeo – si è contrapposto un momento di luci ed ombre con la Roma: qualcuno ha fatto anche letteratura sul problema alla caviglia. È stato lo stesso Florenzi, sempre domenica dopo la Samp, a chiarire tutto: «Avevo un edema sull’osso, sono stato male e ancora adesso non sto benissimo. Per questo il fatto che Spalletti mi abbia messo in campo è stato un segnale importante per me». Gli ha restituito serenità, e magari questo lo aiuterà a mettere da parte le solite incertezze sul ruolo (terzino? centrocampista? attaccante?) e lo aiuterà anche a superare il record di gol con la Roma (6 reti, ora e a 5 in campionato e 1 in Champions). Chissà se Spalletti, passato dal rimprovero dello Juventus Stadium ai baci dell’Olimpico, non possa aiutarlo a trovare definitivamente il suo posto nel mondo. E in campo: «Lui è sempre bravo in parecchie posizioni, però ciò vuol dire che lui va a tappare i buchi lasciati da compagni che non fanno benissimo in quei ruoli». E questo vuol dire che il dispendio di energie è sempre enorme. Deve imparare a gestirsi meglio e, magari, gestire meglio anche pressioni e critiche. La serenità verrà di conseguenza.

(C. Zucchelli)