rassegna stampa

Un Ninja da Mondiale. E ora il Belgio che fa, non lo porta in Russia?

La linguaccia mostrata al mondo dopo il suo gol è sembrato quasi uno sberleffo al destino che lo voleva fuori e gli ha fatto saltare quelle due partite con la Nazionale che lo avrebbero forse riconciliato col c.t. Martinez

Redazione

Sembra che nella sede della Federcalcio belga, a Bruxelles, stia per arrivare da Roma una lettera scritta subito dopo il derby e che ha più o meno questo tenore, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". "Gentile signor Martinez. Immaginiamo che fare il c.t. sia uno dei mestieri più usuranti che possano esserci, e per informazioni può chiedere al suo, ormai ex, collega Ventura. Così supponiamo che lei abbia tutte le ragioni del mondo ad aver snobbato così spesso Radja Nainggolan dalla sua Nazionale. (...) Ma è proprio sicuro che sia una buona idea non portarlo al Mondiale? E’ davvero certo che questo guerriero che ha piedi da “sombrero” (chiedere a Leiva per informazioni) e il tiro letale non le possa fare comodo? Veda e riveda il derby e si renderà conto che un giocatore del genere in Russia le servirà di sicuro". Mancherebbe la firma, ma da Di Francesco all’ultimo appassionato di calcio sarebbero pronti a sottoscrivere tutto.

Non è un caso che lo stesso allenatore spieghi: "E’ un vero Ninja. E’ riuscito ad assorbire una lesione vera in pochi giorni". La linguaccia mostrata al mondo dal belga dopo il suo gol è sembrato quasi uno sberleffo al destino che lo voleva fuori e gli ha fatto saltare quelle due partite con la Nazionale che lo avrebbero forse riconciliato definitivamente col c.t.: "Io ho dato il massimo per esserci e ce l’ho fatta. Volevo giocare perché queste sono belle partite, importanti, e poi voglio dare sempre una mano ai miei compagni. Siamo un gruppo unito. Abbiamo fatto una grande partita e un grande risultato. Il mister ci ha chiesto di fare pressing alto e l’abbiano accontentato. Penso che dobbiamo essere soddisfatti, bisogna continuare su questa strada. Magari abbiamo sofferto un po’ dopo il 2-0, però abbiamo meritato. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare: l’abbiamo preparata bene e dato tutto. Dobbiamo credere in ciò che stiamo facendo".

C’è però solo una cosa che intimidisce il Ninja: la scaramanzia. "Io non faccio più pronostici perché non ha mai portato bene. Concentriamoci partita dopo partita e poi vediamo. Ora pensiamo all’Atletico Madrid per qualificarci in Champions, poi vedremo. Dobbiamo continuare con questo entusiasmo e conquistare più punti possibili. Ciò che conta è fare meglio dell’anno scorso. Più andiamo in alto meglio è, ma non parliamo di scudetto perché porta male. Vedremo alla fine dove arriveremo". Un Nainggolan così è da Mondiale.