rassegna stampa

Roma-Szczesny, matrimonio e no al divorzio

Szczesny, che a Roma vive benissimo e ha legato con gran parte dei compagni in modo quasi fraterno, ci ha messo del suo, ha chiesto all’Arsenal di poter restare ancora in Italia

Redazione

Un anno dopo, ancora Wojciech Szczesny. Stavolta, a meno di sorprese, il portiere polacco non sbarcherà a Fiumicino e quindi non correrà il rischio di infilarsi nell’auto sbagliata, ma il 27 luglio è evidentemente una data che lo lega alla Roma: 366 giorni fa arrivava in Italia per la prima volta intorno alle 10 di mattina, oggi invece Sabatini e l’Arsenal chiuderanno, con lo scambio degli ultimi documenti, l’accordo per il rinnovo annuale del prestito.

Come riportato da Chiara Zucchelli nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", decisive, in questa trattativa, sono state due volontà: quella del giocatore e quella di Luciano Spalletti. Szczesny, che a Roma vive benissimo e ha legato con gran parte dei compagni in modo quasi fraterno, ci ha messo del suo, ha chiesto all’Arsenal di poter restare ancora in Italia e, per la prima volta, ha preso anche in considerazione l’idea di lasciare Londra per sempre. D

Da una costa all’altra, da Los Angeles a Boston passando per Londra, Szczesny è atteso già entro domani o al più tardi nel fine settimana da Spalletti e dai compagni. Probabilmente non passerà da Roma per le visite mediche, l’affitto della casa al Torrino non è mai stato disdetto perché in fondo sapeva che sarebbe tornato.