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rassegna stampa

Roma-Shakhtar, è notte da rimonta. Dzeko, Mister 50 cerca ancora la prima volta

Ha segnato almeno 50 gol in tre dei maggiori campionati europei, ma non è mai arrivato ai quarti di Champions

Redazione

Stasera contro lo Shakhtar Donetsk Edin Dzeko è chiamato a essere la punta di lancia di una squadra chiamata a segnare almeno un gol per poter sperare di passare il turno di Champions e approdare a quei quarti di finale che, nel giorno del sorteggio agostano, visto il girone sembrava solo una chimera. Per coloro che non fossero convinti della bontà del suo titolo di capocannoniere dello scorso campionato (29 gol segnati, 39 stagionali), basterebbe ricordare come il centravanti bosniaco sia stato il primo calciatore della storia a segnare almeno 50 gol in tre fra i maggiori cinque campionati europei, ovvero nel suo caso Germania, Inghilterra e Italia, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport".

Eppure, nonostante un curriculum di primo livello, Dzeko non è mai riuscito a superare le colonne d’Ercole degli ottavi di finale di Champions. Motivo in più, forse, perché la sfida di stasera sia una specie di ultima chiamata. Di Francesco punta su di lui. "L’ho visto meglio – spiega –. Tutti abbiamo un unico obiettivo: cercare di passare il turno e arrivare ai quarti. Ci passiamo attraverso un lavoro di squadra e di collettivo, ovviamente sapendo di avere davanti un centravanti che, se gli si dà la possibilità ed è in buona giornata, può fare gol straordinari e mettere la squadra nelle condizioni di segnare. Non solo lui ma, come ha fatto all’andata, può mandare in gol i suoi compagni. Insomma, Edin sarà determinante".

Dopo la rinascita col Napoli grazie alla sua doppietta e il riposo col Toro, Dzeko è pronto a far sì che la Roma non perda ancora la strada. "Occorre continuità – ha detto DiFra –. Non l’abbiamo avuta, ma non solo in questa stagione. Da quando sono qui ci sono settimane che non siamo al nostro livello e non ho ancora capito il perché". Se lo sarà chiesto di sicuro anche James Pallotta, che proprio oggi compie 60 anni. Inutile dire che uno dei regali più graditi sarebbe il passaggio ai quarti (anche per gli 11 milioni previsti, più la quota del «market pool»), ma la gloria a volte può valere più del denaro. E se il presidente è pronto a scartare il dono, a impacchettarlo potrebbe toccare proprio a Dzeko. La Roma ha bisogno di lui.