rassegna stampa

Roma, festa De Rossi: già domani può diventare capitano “bicentenario”

A 13 anni dalla prima volta in Coppa Uefa, il giallorosso pronto alla 200a fascia

Redazione

È una storia lunga una vita calcistica, ma non ci sono i presupposti, al momento, per dire che sia alla fine. Anzi – tra domani col Bologna oppure sabato prossimo col Frosinone – ci sarà anche l’emozione della cifra tonda, del traguardo che merita un sorriso in più. In tempi di capitani degradati o addirittura pronti al turnover, Daniele De Rossi sta per tagliare il traguardo delle 200 partite nella Roma con la fascia al braccio. Degno erede, non c’è dubbio, di quel Francesco Totti che in riva al Tevere è stato il Capitano per antonomasia (570 volte), e "core de Roma" Giacomo Losi (299).

D’altronde, la prima staffetta avvenne proprio per via di uno stop dell’allora numero dieci giallorosso. Era il 15 marzo 2006, Totti era alle prese col più grave infortunio della sua carriera e così, nella gara di ritorno degli ottavi di finale della Coppa Uefa, avversario il Middlesbrough, De Rossi per la prima volta eredita la fascia dal fischio d’inizio. La Roma vince 2-1 con una doppietta di Mancini, ma il passaggio del turno non si materializza, perché all’andata i giallorossi erano stati sconfitti 1-0.

A giugno, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport", il suo contratto scadrà, ma c’è una sorta di "gentlemen agreement" col club che – se il ginocchio destro smetterà di fare brutti scherzi (come sembra) – il prolungamento sarà solo una formalità. Insomma, la storia d’amore sembra destinata a continuare anche se, a 35 anni e mezzo, la gestione in campo dovrà essere attenta. Non è un caso infatti che, col ritorno al 4-3-3 prediletto da Di Francesco, sempre più spesso di vedrà Daniele in alternativa con Nzonzi.