rassegna stampa

Roma, De Rossi chiude la porta per stoppare l’urto Shakhtar

Nelle 14 occasioni in cui i giallorossi hanno tenuto la porta inviolata, dieci c'era il capitano davanti alla difesa

Redazione

"Equilibrio". Secondo il dizionario Treccani, nel linguaggio figurato ha anche questa definizione: "Esatta distribuzione dei vari componenti di un insieme". È l’Araba Fenice di tutti gli allenatori, il Sacro Graal di tutti coloro che aspirano innanzitutto a vincere. Nella Roma tutto questo è assicurato da Daniele De Rossi. Forse, a 34 anni compiuti, non interpreterà il ruolo col dinamismo che Eusebio Di Francesco desidererebbe sempre, ma in una squadra che a lungo ha cercato la cura alla sterilità offensiva, incappando invece in troppe sbavature in retroguardia, il capitano giallorosso ha in mano le chiavi per garantire protezione senza far perdere smalto a un attacco che adesso è declinato nel segno di Under. Nelle 14 volte stagionali in cui la Roma non ha subito reti, per 10 volte De Rossi ha giocato titolare. Quasi una garanzia, anche per superman Alisson, ormai entrato nell’empireo dei portieri più forti del mondo e proprio per questo corteggiatissimo, tant’è che il club giallorosso a fine stagione provvederà a un adeguamento di contratto, magari blindandolo (o in subordine: arricchendosi) con una clausola rescissoria di 80 milioni.

Al capitano, nel confermato 4-­2-­3­-1, toccherà coprire più campo rispetto al 4-­3­-3 d’inizio stagione.D’altronde, nei 4 precedenti «storici» giocati finora contro la squadra ucraina, Daniele è stato impiegato sempre nel 4­-2-3-­1, anche se gli esiti non sono stati sempre felici perla Roma, visto che il bilancio è di 3 vittorie a una per lo Shakhtar. In questo album di ricordi, tra l’altro, spicca il malinconico precedente che riguarda proprio De Rossi, che nel corso del match perso dai giallorossi nel marzo 2011 contro gli ucraini, aveva colpito con una gomitata Srna. L’arbitro non se ne avvide, ma l’occhio televisivo sì, e per questo il centrocampista fu squalificato per 3 turni. Ma il passato ha anche emozioni preziose da conservare, come il 4­0 casalingo allo Shakhtar del 2006. In quella occasione, la festa si consumò non solo per la rete di De Rossi, ma anche il ritorno al gol di capitan Totti con la maglia della Roma dopo la frattura al perone sinistro e la lesione ai legamenti della caviglia del febbraio precedente.

(M. Cecchini - D. Stoppini)