rassegna stampa

Roma, Cristante non si ferma più: “Così sono felice”

LaPresse

Col Torino per Bryan sarà la 13a gara consecutiva: "Mi sono ambientato e la squadra adesso gira bene"

Redazione

Nella numerologia il 13 è sempre stato un numero discusso. Per qualcuno porta fortuna, per qualcun altro no. Bryan Cristante oggi non ci pensa e forse non lo ha fatto neanche in passato. Di certo sabato, contro il Torino, giocherà la sua tredicesima gara consecutiva con la Roma (le altre 12 tutte per intero, senza saltare mai un minuto), un traguardo che sembrava quasi un’utopia ad inizio stagione, quando le difficoltà di adattamento da Bergamo a Roma avevano fatto storcere la bocca a più di qualcuno relativamente al suo acquisto. Oggi Cristante è tutt’altro giocatore, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". E in campo si vede eccome. "Non è mai facile quando si arriva in una nuova squadra, serve un po’ di tempo per ambientarsi – dice il centrocampista giallorosso – Cambiano i meccanismi, i compagni, gli allenamenti. Quando si comincia a capire un po’ tutto, come lavorare e come trattare i compagni, allora le cose migliorano".

Né mezzala né trequartista, ma mediano davanti alla difesa. "Un ruolo in cui mi trovo comunque bene, la squadra sta trovando la quadratura giusta – continua Cristante – Nella mia carriera ho trovato degli ostacoli, ma la cosa ti aiuta a crescere. Ma ho sempre saputo dove poter arrivare ed anche l’esperienza all’estero mi ha permesso di maturare in fretta".

Da quando gioca davanti alla difesa, infatti, Bryan ha imparato anche a contrastare (dopo Nzonzi, è il centrocampista giallorosso con la più alta percentuale di contrasti vinti e di respinte), mentre l’attacco della profondità e la fase offensiva non l’ha mai dimenticata. Tanto è vero che in questa prima metà di stagione ha messo a segno già 4 gol (tutti in campionato), risultando di fatto il più prolifico tra i centrocampisti di Di Francesco. "Nello spogliatoio siamo molto affiatati, c’è un bel dialogo – dice lui –. Quello con cui mi trovo meglio è Juan Jesus, ma in generale anche nei momenti difficili il gruppo mi ha dato una mano".