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rassegna stampa

Roma, così brucia…

Strootman e un autogol ribaltano il vantaggio francese, ma non basta. Fatali gli errori dell’andata

Redazione

Come volevasi dimostrare: quel gol di Lacazette – il 4-2 del Lione, nella gara di andata – è stato il buco nero su cui è finita inghiottita l’Europa League della Roma. Una settimana fa era stato un forte sospetto, il rimorso è diventato certezza in una notte stavolta senza rimpianti. Non c’è stata rimonta, ma l’Olimpico alla fine ha applaudito la prima sentenza della stagione, che la Roma ha fatto molto, se non tutto, per cambiare.

L’incubo dei 90’ di Lione si era riaffacciato quando da un’immaginaria fotocopiatrice era uscito il disegno del gol dell’1-0 francese: punizione di Valbuena, stacco potente ma solitario Diakhaby, troppo libero di saltare scappando prima da Fazio e poi da Manolas. I giallorossi trovano in meno di 2’ il pareggio grazie a una mezza spaccata di Strootman in mischia.

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Spalletti nel secondo tempo inserisce El Shaarawy al posto di Peres. Missione compiuta in 78 secondi – pallone velenoso in mezzo e respinta di Jallet addosso a Tousart per il 2-1 – e poi fino alla fine. Semmai «sporcata» 3’ dopo, con il tiro del possibilissimo 3-1 aperto troppo. L’ultima vera occasione gol pulita per la Roma: la trazione anteriore rinforzata con Perotti e poi Totti ha prodotto un assalto frenetico più che lucido, da cui il Lione è riuscito finalmente a uscire con più leggerezza, costringendo Alisson agli straordinari almeno tre volte, su Tolisso e su contropiede di Cornet e Fekir. Ma a quel punto il sogno assomigliava già di più a un’illusione.

(E. Elefante)