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rassegna stampa

Roma, che Alisson. Spalletti ringrazia: «Sì, bravissimo»

Il tecnico sull'espulsione di Ruediger: "Siamo tutti dispiaciuti. Il calciatore si è accorto di aver fatto un errore importante"

Redazione

«L’importante è essere andati avanti». Lo di­cono da una parte Luciano Spalletti e dall’altra Alisson, che pure si presentano davanti alle telecamere con sta­ti d’animo un diversi. Il tecnico si aspettava evidentemente di più, ma si assume «gran parte della responsabilità. Ho com­messo degli errori ed è giusto ammetterlo, non ho messo in condizione la squadra di fare una buona partita, e mi dispia­ce», mentre il portiere è stato il migliore in cam­po. E ha dimostrato che, se Spalletti dovesse sceglierlo, non avrà problemi di alcun tipo a giocare mercoledì il derby di Coppa Italia.

Contro il Villarreal la Roma non si è complicata trop­po la vita e se il passivo, che in­terrompe una striscia di 7 parti­te senza sconfitte, non è stato pesante, il merito è certamente del portiere brasiliano, l’uomo che -­ fin qui ­- ha giocato nelle coppe. «È stato bravissimo –­ spiega Spalletti ­- perché loro dopo l’1-­0 hanno insistito e noi grazie a lui abbiamo tenuto. È molto forte, gli mancano forse solo alcune intuizioni di Szcze­sny sullo stretto». Incassati i complimenti del tecnico, e gli applausi dei tifosi, che dopo una parata nel secondo tempo gli hanno battuto le mani per un minuto, davanti alle telecamere si è presentato con la solita umiltà. «Forse abbiamo giocato troppo tranquilli, abbiamo la­sciato campo e il risultato certamente non è l’ideale. L’impor­ tante, però, è che siamo qualifi­cati, ed è questo quello che con­ta», come scrive Zucchelli su La Gazzetta dello Sport. Anche perché lui, agli ottavi, avrà la possibilità di di­ mostrare ancora il suo valore, così come Rüdiger, «Quando succedono questi episodi sono dispiaciuti tutti, lui era seduto con la testa bassa ­- ammette Spalletti­. Ne parliamo domani (oggi, ndr). È meglio che avere reazioni che possono andare al di là. Lui stesso si accorge di aver fatto un errore importante, che crea complicazioni alla squadra e a se stesso».

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 Chissà cosa deciderà l’urna, intanto Spalletti dice: «Si parla del Manchester, ma ci sono altre squadre forti. E noi vogliamo andare avanti in Eu­ropa e dire la nostra». Gli sareb­be piaciuto affrontare lo Zenit? «Mi dispiace molto la loro elimi­nazione, e il capo, che conosco bene, non sarà contento. Con questi risultati qui un po’ di rea­zione ce l’avrà, quando io sono arrivato agli ottavi si è mante­nuto calmo perché era il miglior risultato nella loro storia». An­che la vittoria del Leicester in Premier è entrata nella storia, e sull’esonero di Ranieri Spalletti è categorico: «Nel calcio non c’è riconoscenza. Se avrà voglia di venirci a trovare lo aspettiamo».