rassegna stampa

Qatar Airways sponsor: 40 milioni da oggi al 2021

Pallotta: "Coronati otto mesi di lavoro. I Reds? Possiamo metterli in difficoltà Basta cessioni, i big resteranno qui".

Redazione

La Roma che sulla maglia non aveva un main sponsor dal 2013 è la stessa che stasera – e fino alla stagione 2020-21 – scenderà in campo con la scritta Qatar Airways. La compagnia aerea è stata partner del Barcellona fino alla scorsa stagione, quel Barcellona eliminato dall’Europa che conta proprio dalla Roma, ricorda Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport": testimone passato a Trigoria con somma soddisfazione, se è vero che Pallotta ha chiuso un accordo da 40 milioni complessivi (bonus legati ai risultati esclusi, ovvio) per tre stagioni e quel che resta del 2017-18. Più o meno la cifra che la Roma ha sempre inseguito, a costo di rinunciare anche ad accordi inferiori. L’iter del progetto Tor di Valle è alle ultime battute e con la Qatar Airways è stato anche affrontato – lasciandolo in sospeso – il discorso relativo ai naming rights del nuovo impianto.

"L’accordo è il risultato di otto mesi di lavoro", ha commentato James Pallotta. Il presidente è a Londra ma non sarà oggi ad Anfield, salvo sorprese dell’ultima ora: superstizione vuole così. "In Champions sappiamo come fare il salto di qualità. Possiamo mettere in difficoltà il Liverpool, anche se tutti pensano che sia più forte della Roma. Rivincita del 1984? Per me no". A proposito di passato... ci sarebbe un certo Momo Salah: "Ma non penso sia l’uomo più pericoloso, sono tutti molto pericolosi. È stato bravo Klopp a trovargli la posizione giusta".

Bocca chiusa, chissà se chiusa resterà la porta per Alisson: "Non ho interesse a venderlo. Anche il Liverpool lo vuole, qualche squadra si presenterà con un sacco di soldi, la decisione spetterà a Monchi e all’allenatore. Ma non vogliamo lasciarlo, è una colonna portante. Penso a lui, a Ünder e Schick. In passato abbiamo venduto giocatori, ora non voglio più. Una volta risolto il discorso fair play finanziario, cambieranno tante dinamiche". E aiuta pure il nuovo sponsor, in questo senso. Lo stadio di proprietà poi farà il resto: "Ogni mese di ritardo ci costa un milione di dollari, che avrei potuto investire su altro, giocatori ad esempio. Non aspetteremo per sempre".