rassegna stampa

Nazionale, un big nel mirino: Ancelotti, Conte, Allegri o Mancini

Nel dopo Ventura inevitabile un ricambio generazionale. Possibili tempi lunghi col traghetto Di Biagio

Redazione

Confidiamo che i milioni di italiani appassionati di calcio abbiano ottime tv, perché il Mondiale di Russia lo vedremo solo sugli schermi di casa. Come nel 1958 siamo stati eliminati e il primo ad andare sul banco degli imputati, neppure a dirlo, sarà il commissario tecnico Gian Piero Ventura. Come riporta l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", la Federcalcio farà scattare la clausola che accomiaterà l’ex allenatore del Torino e comincerà un’altra storia.

Logico che adesso tutta Italia voglia per la Nazionale un allenatore vincente, e in questo momento, per antonomasia, lo sono Carlo Ancelotti – il preferito – ed Antonio Conte. Il primo è libero ma bisogna vincere la concorrenza dell’Arsenal, che lo vuole per il dopo Wenger, mentre il secondo a fine stagione vorrebbe tornare in patria. Non sarà facile, però: entrambi viaggiano su ingaggi altissimi.

Allegri e Mancini sono entrambi un filo più convinti da una esperienza come c.t., tutti e due sono legati a società (Juve e Zenit), ma non è detto che al richiamo della Patria vogliano sottrarsi, soprattutto in presenza di un ingaggio da top e non in stile Ventura.

Le scelte dipenderanno dai traballanti vertici federali, visto che è il presidente che alla fine dei giochi sceglie. Per questo le manovre di palazzo e le elezioni politiche previste a marzo 2018 potrebbero influire. Dunque è probabile che decisioni rapide non ce ne siano. A meno che non si scelga la strada dei quadri interni (Di Biagio), di suggestioni gradite al pubblico (Gianluca Vialli) o di ex campioni del mondo in carriera (Gattuso o Cannavaro, anche se gli ingaggi cinesi non sono comparabili). Una cosa è certa: la rivoluzione è cominciata, ma i sicuri vincitori ancora non sono chiaramente all’orizzonte.

(M. Cecchini)