rassegna stampa

Muro Alisson, è “mister 50%”. Mani brasiliane per la rimonta della Roma

Finora il portiere in 12 gare su 24 non ha subito reti. E adesso Psg, Liverpool e Barcellona hanno messo gli occhi su di lui

Redazione

La stagione di Alisson sta davvero stupendo tutti. Il portiere giallorosso sta attraversando un periodo più che positivo e, grazie alle sue prestazioni, i giallorossi hanno portato a casa molti punti importanti per la classifica. La Roma, infatti, ha la miglior difesa del campionato (12 gol al passivo) e Alisson è riuscito a tenere la porta inviolata in ben 9 occasioni su 18. Non basta. Se pensiamo che anche in 3 dei 6 match giocati nel raggruppamento di Champions il portiere è uscito imbattuto, si capisce come – dopo una stagione da riserva di Szczesny – abbia ormai metabolizzato il calcio italiano, perché non subire gol in 12 partite su 24 (50% del totale) significa fare molto bene il proprio mestiere. Con questi numeri, non sorprende affatto l'interesse di molti club europei: Liverpool, Barcellona e Psg. Ovviamente non si parla del mercato di riparazione, bensì della finestra estiva. La Roma, però, non rinuncerà al suo portiere senza voler incassare una cifra congrua. Il Liverpool, incassando 100 milioni da Coutinho, potrebbe sacrificare Mignolet per arrivare al brasiliano. Più sfumata la posizione del Barcellona, che comunque lo segue. Al momento Ter Stegen sta disputando una grande stagione, ma occorrerà arrivare ai titoli di coda per scoprire se gli esiti saranno davvero così eccellenti come le premesse. Occhio al Psg:  uno degli obiettivi dei francesi – oltre a Oblak – resta Donnarumma, ma il portiere del Milan dovrà confermare tutte le proprie potenzialità, perché la società parigina, da quando ha giubilato Sirigu, non riesce a trovare pace proprio per il ruolo di portiere. Inutile dire che Alisson piace parecchio e poi, in sovrappiù, avrebbe anche il fascino di essere il titolare della nazionale brasiliana che – tra Marquinhos, Thiago Silva, Dani Alves e Neymar – al Psg sembra di casa, tanto più che all’orizzonte c’è il Mondiale del 2022 in cui i massimi rappresentanti del Qatar cercheranno vetrina.

(M. Cecchini)