rassegna stampa

La Var agli ottavi di Champions? Ora la Uefa vacilla

Corsa per accorciare i tempi: serve un piano d’azione, decisivo l’Esecutivo del 3 dicembre, o si slitta al 2019-20

Redazione

Voci di svolta. Var in Champions da subito, dagli ottavi di finale, invece che nella prossima stagione? Il progetto Uefa, scrive Fabio Licari su La Gazzetta dello Sport, espresso in mille interviste dal presidente Ceferin e ufficializzato all’ultimo Esecutivo, resta sempre quello: cominciare nel 2019, prima con la Supercoppa, poi con i playoff di Champions, quindi estendere la "moviola" all’Euro 2020 e all’Europa League 2020-21. Però qualcosa può cambiare. Ieri è stata la Bbc a rivelare che a Nyon starebbero pensando di forzare i tempi. Possibile?

All’Uefa fanno capire che non è successo niente di nuovo, che a Nyon lo staff di Rosetti lavora ogni giorno per accorciare i tempi e risolvere le questioni tecniche e arbitrali. Workshop, allenamenti, test. E comunque siamo sinceri: gli arbitri top, tra Mondiali e campionati, sono abituati alla tecnologia, sono pronti.

Oltre alle complicazioni tecniche, però, ci sono quelle tecnologiche. Una cosa è stata Russia 2018, con un sistema tv centralizzato, una cosa è un campionato nazionale, e un’altra cosa è la Champions con 55 broadcast. Inoltre, per problemi di fibra, non è al momento possibile installare una centrale operativa a Nyon come era stato a Mosca per il Mondiale: quindi i Var dovrebbero andare in trasferta come gli arbitri di campo. Poi serve il provider della tecnologia. L’Uefa però non si nasconde che l’opinione pubblica pretende un adeguamento ai grandi campionati.

A Nyon stanno facendo passi avanti su tutti temi. Cominciare agli ottavi era anche il vecchio progetto di Collina. Ma per realizzare il sogno di avere la Var subito bisogna correre: serve un piano, tecnico e politico, da approvare all’Esecutivo del 3 dicembre a Dublino. Saranno due settimane cruciali all’Uefa. Altrimenti se ne riparla ad agosto 2019.