rassegna stampa

La stracittadina e il referendum. Si giocano due partite… capitali

Mille agenti per garantire la sicurezza degli spettatori e un regolare afflusso ai seggi. Massima attenzione per il tratto da piazzale Clodio allo stadio: il chilometro della paura

Redazione

Roma è pronta a vivere ore calde, almeno sulla carta per il referendum e il derby,  ma l’Olimpico pieno a metà faciliterà la viabilità e il lavoro delle forze dell’ordine, come scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

Il piano sicurezza prevedeva che la giornata elettorale non influenzasse più di tanto il derby delle 15, che pure le autorità volevano anticipare alle 12.30. Come succede ormai da anni, i tifosi di Roma (pochi) e Lazio arriveranno allo stadio attraverso strade differenti, per evitare al minimo la possibilità di contatto.

Il punto nevralgico, su cui si sono concentrate le attenzioni della Questura, riguarda il viale che da piazzale Clodio porta all’Olimpico: un chilometro scarso, dal parcheggio allo stadio, che sarà monitorato fin dalla mattina presto (bonifiche anche ieri sera fino a tardi), con gli agenti. In tutto, saranno almeno 1000 gli uomini delle forze dell’ordine impiegati al derby, più il contingente di vigili. L’area intorno all’impianto sarà completamente sgombra da auto e motorini, come avviene da questa stagione per le partite casalinghe di Roma e Lazio.

I cancelli saranno aperti alle 13, in caso di afflusso consistente l’orario potrebbe essere anticipato, i controlli saranno più accurati del solito, come avviene in partite delicato. Il consiglio è di presentarsi per tempo, anche se con la chiusura delle strade non sono previste criticità legate al traffico. I seggi nell’area, circa una quarantina, saranno aperti dalle 7 alle 23, 16 ore a disposizione degli elettori di cui soltanto la metà in concomitanza con l’evento derby.

Un miliardo i telespettatori collegati, 40 le televisioni che copriranno l’evento in tutto il mondo.