rassegna stampa

La Roma va in rimonta coi colpi da biliardo del Faraone di ghiaccio

LaPresse

Fan di snooker, al punto da andare a Londra per il Master, ElSha è la punta giallorossa più letale. "Noi da Champions". E allo sfottò di Totti risponde sfidandolo

Redazione

La palla che rotola sul verde ha bisogno di precisione, velocità e forza. Ma siete sicuri che stiamo parlando di calcio? Pensateci, anche per il biliardo e le sue varianti occorrono le stesse qualità. Sarà per questo che il Faraone dei nostri giorni giallorossi, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport", è anche lui innamorato del biliardo nella variante "snooker". D’altronde, da capocannoniere in campionato della Roma, Stephan El Shaarawy sembra aver trovato quel magico equilibrio che lo stanno restituendo ai massimi livelli di rendimento, proprio quando sta per compiere il terzo anniversario del suo passaggio in maglia giallorossa.

Che l’attaccante abbia ritrovato il sorriso, in fondo, lo si capisce anche dalla gioia che ha messo nell’assecondare la sua passione per lo "snooker", una variante del biliardo appunto, che lo ha portato in Inghilterra insieme al fratello Manuel per assistere alle finali dei "Masters" all’Alexandra Palace di Londra. Non è mancato neppure il momento social, con la foto insieme al campione Judd Trump. A rimbeccarlo scherzosamente – via social – ci ha pensato Francesco Totti, che gli ha scritto: "Ma non sei capace". Al che Stephan ha lanciato il guanto di sfida: "Quando vuoi, come a ping pong".

Se avete l’impressione di una Roma serena non vi sbagliate, ed El Shaarawy ne è l’esempio. Non solo per i 6 gol che ne fanno il cannoniere del campionato, ma anche per il modo in cui sta segnando. Basti pensare che in A segna una rete ogni 160’, con una percentuale realizzativa in relazione ai tiri (23) superiore a tutti gli attaccanti giallorossi, ovvero il 26%.

Poi c'è il suo rinnovo di contratto, che al momento non vede fissato nessun appuntamento per la trattativa, anche se la scadenza del 2020 è sempre più vicina. La sensazione, comunque, è che il lieto fine arriverà.