rassegna stampa

La Roma e i 4 giorni di Perotti (con) Diego

Deve il nome a Maradona: stasera l'incontro all'Olimpico con il suo idolo ed ex compagno di squadra del padre

Redazione

Diego Perotti e i quattro giorni che valgono un viaggio nel tempo. Ecco, forse Luciano Spalletti una DeLorean potrebbe regalarla anche al suo argentino che stasera, stadio Olimpico, incontrerà il Mito, gli stringerà la mano e magari lo ringrazierà per un nome di battesimo che vale una promessa mantenuta. Quello stesso argentino che sabato giocherà al San Paolo, nello stadio dove Maradona ha pennellato la storia.

Millenovecentottantuno, 35 anni fa ma pare ieri: Hugo Perotti, El Mono, papà del Diego oggi romanista, è un attaccante di piede mancino che al Boca Juniors si trova come compagno di squadra il progetto di quello che sarebbe diventato il giocatore più forte della storia del calcio, Diego Armando Maradona. I due legano, vincono il campionato Metropolitano, diventano amici, perché il settore del campo è quello e la tendenza alla bella vita pure. L’amicizia è roba seria, non si scherza. «Il giorno che diventerò padre, mio figlio si chiamerà Diego», è il racconto più o meno romanzato di una chiacchiera tra i due.

Mancino pure il figlio, tiene molto di più al suo nome, Diego, che al soprannome: se volete farlo arrabbiare, chiamatelo El monito – la scimmietta – e ci riuscirete. Ecco, magari stasera nell’errore incapperà pure Maradona, considerata la somiglianza marcata tra papà Hugo e il figlio Diego.

(D. Stoppini)