rassegna stampa

Kolarov a 33 anni fa già il mediatore. Dzeko, turnover ok

LaPresse

Il serbo compone una controversia tra l’agente e il Partizan. Pastore ancora fuori causa

Redazione

Il presente è il campo, visto che anche oggi giocherà dal primo minuto nonostante non sia nel suo miglior momento. Il futuro, forse, è la scrivania, scrive Ciara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, perché in un certo senso Aleksandar Kolarov ha già fatto le prove da dirigente. Inevitabile, quando hai 33 anni — compiuti ieri — e il passo d’addio si avvicina. Guai, però, a dirlo al difensore, che ieri ha festeggiato (poco) e si è concentrato (tanto) sulla Sampdoria. Intanto qualche mese fa a Belgrado il Partizan gli ha chiesto un aiuto, da capitano della nazionale, per risolvere una controversia con Sergio Berti, il suo agente, che si era rivolto alla Fifa perché, stando a quanto riportano con grande enfasi tutti i media serbi, doveva ancora avere un indennizzo del trasferimento di Adem Ljajic alla Fiorentina. Il Partizan, che ritiene quei soldi (circa 250mila euro) un lascito della precedente gestione, ha quindi chiesto a Kolarov di mediare e lui così avrebbe fatto, tanto che il suo agente avrebbe trovato un accordo economico e la questione sarà chiusa entro la sessione di gennaio del mercato. "Aleks è un vero capitano", il commento di tanti tifosi di Belgrado.

Intanto in un’intervista al magazine della Uefa Edin Dzeko ha benedetto il turnover, Roma o nazionale che sia: "In ogni squadra si devono avere undici titolari e undici all’altezza in panchina, ognuno dei quali può portare la vittoria quando entra in campo. Non credo che ci debba essere un gioco basato su uno-due giocatori. Per grandi obiettivi, sono necessari più calciatori e un forte collettivo".