rassegna stampa

Inter-Roma, c’è in palio la Champions

LaPresse

Nainggolan ancora punto fermo (anche per il futuro), Nicolò da esterno brilla meno, ma il rinnovo è vicino

Redazione

Radja Nainggolan e Nicolò Zaniolo stanno vivendo due stagioni contrastanti. Il Ninja nel momento più basso della sua carriera era rimasto senza cresta e senza fiducia. L’Inter gli ha ricostruito un percorso fatto di schiscette preparate ad Appiano quotidianamente e debiti da saldare, con Spalletti e con l’Inter tutta. E lui è tornato quando era dato per perso, quando l’Inter pareva essersi abituata a fare a meno di lui. Eccola, la risposta nerazzurra a un affare che ha condizionato a lungo i giudizi sul mercato della scorsa estate. Lo zuccherino è giusto qui, non cancella il rimpianto ma un filo appena lo alleggerisce: l’Inter s’è tenuta il 15% sulla futura rivendita; almeno qui la crescita di Zaniolo non sarà elemento negativo. Quella di Nainggolan, al contrario, arriva al momento giusto, in tempo per fissare un ragionamento in ottica futura. Gli resta un traguardo, si legge su La Gazzetta dello Sport: portare l’Inter lì dove ha lasciato la Roma, al terzo posto.

Nel suo processo di crescita, Zaniolo paga il continuo utilizzo. Dal 7 novembre in poi, infatti, il ragazzo è stato sempre utilizzato e praticamente sempre da titolare, tranne quando (ad esempio col Napoli) ha avuto dei problemi fisici. Non basta. Tutti gli addetti ai lavori sono concordi sul fatto che il suo impiego sulla fascia limiti Zaniolo, e lo stesso Ranieri – appena arrivato alla Roma – aveva detto che preferiva impiegarlo da mezzala o trequartista.

Nonostante qualche critica dopo quel "vedremo", l'obiettivo è sempre lo stesso: rinnovare con la Roma fino al 2024, guadagnando circa 2 milioni più premi. Tutto questo, dicendo di no ai 50 milioni offerti da Juventus, Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco. Dopo Pasqua l’agente Vigorelli tornerà a rivedersi col club per fare il punto, a rendere forte i giallorossi c’è soprattutto il fatto che Zaniolo il prossimo anno voglia un posto da sicuro titolare in vista dell’Europeo, cosa che solo la Roma può garantirgli. Insomma, il matrimonio si farà. E proprio per questo adesso Nainggolan, più che una nostalgia, sia solo un semplice (bel) ricordo.