rassegna stampa

Stadio, il Comune esamina pure l’idea dello stop. Ma la Roma preme

Consultata l'Avvocatura: no all'annullamento, possibile la revoca, anche se c'è il rischio causa

Redazione

Questione di tentazioni. Quella che ha una parte del Movimento 5 Stelle di far saltare l'ok al nuovo stadio della Roma, mentre la sindaca Raggi prova invece a tenere la barra dritta, pur senza scontentare i riottosi. Per questo la riunione svoltasi in Campidoglio due sere fa tra consiglieri, addetti e rappresentanti dei municipi interessati ha esaminato vari scenari, tra cui anche lo stop al progetto, per cui ci si è rivolti all'Avvocatura Capitolina. Come riporta "La Gazzetta dello Sport" sono state considerate due vie d'uscita: l'annullamento in autotutela e la revoca. Il primo sembra impraticabile perché, in assenza di fatti nuovi (tipo un'inchiesta specifica) questo sarebbe dovuto arrivare entro 18 mesi dal via libera, cioè la conferma della Pubblica Utilità varata il 14 giugno 2017. Resta la strada della revoca che può essere perseguita con limitati rischi e solo sul fronte delle spese sostenute dal proponente (75 milioni) e non del miliardo che la Roma avrebbe intenzione di chiedere. È possibile che la Raggi faccia votare sul tema, la Roma si aspetta che la variante vada al voto al massimo entro giugno.