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rassegna stampa

Feeling, talenti, vittorie: Roma e il metodo Monchi

Il ds giallorosso alla presentazione della sua autobiografia: "Al primo colloquio con Di Francesco ho capito che era perfetto. Florenzi? Farlo restare con noi per molti anni è il mio obiettivo"

Redazione

Per presentare la sua autobiografia ("Monchi: i segreti del re Mida del calcio mondiale", Fandango), il ds della Roma si è raccontato ai microfoni di Paolo Condò. "Il mio metodo – spiega Monchi ha due punti importanti: il lavoro e il rapporto diretto con i giocatori e l’allenatore. Questa è la mia forza. Sono sicuro che ci sono tanti d.s. più bravi a scovare i giocatori, ma io sono più concentrato nel rapporto diretto con lo spogliatoio. Nella struttura societaria, il d.s. è sopra tutti, ma io sono uno che vive la quotidianità allo stesso livello di giocatori, tecnico e magazzinieri. La Roma aveva già grandi giocatori prima del mio arrivo. Sono fortunato ad essere arrivato in un club che prima di me ha avuto Walter Sabatini, uno dei migliori d.s. italiani. Le scelte? È fondamentale guardare i giocatori dal vivo. Per questo bisogna avere tanti osservatori. A Siviglia ne avevamo 16, a Roma 10 ma li vogliamo aumentare".

Inevitabile un commento di Monchi su Di Francesco: "Dopo il primo incontro con lui, ero convinto fosse l’allenatore perfetto per il nostro progetto. Rinnovo? Abbiamo fatto una scelta importante. Non c’è miglior contratto della fiducia. La cosa che conta è il rapporto che abbiamo con lui". Ciò non toglie che, prima di esaltare lo straordinario momento della Roma, il d.s. voglia prendere ancora tempo: "Dopo Verona avrò le idee più chiare. Se vincessimo contro il Chievo, sarei ancora più felice della vittoria col Qarabag. Sarà uno step importante per la crescita della società. Può essere il momento più importante del campionato. Quello che abbiamo fatto in Champions è bellissimo, ma non possiamo fermarci. Per noi è la prova del nove".

Parlando di Totti, per il d.s. è il futuro: "Stiamo lavorando insieme e credo lui sia molto contento. Francesco mi porta molte cose di Roma e lui comincia a capire qualcosa che per lui è completamente nuovo". Capitolo rinnovi, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport": "Nessuno è stato difficile. De Rossi, Strootman, Nainggolan, Fazio, Manolas, Perotti: tutti volevano restare. Florenzi? Non so fra quanto, ma il suo rinnovo è il mio obiettivo. Florenzi e la Roma devono continuare insieme per tanti anni".