rassegna stampa

Errori, follia De Rossi. La Roma è umiliata in 9 e saluta la Champions

during the UEFA Champions League qualifying play-offs match between FC Porto and AS Roma on August 24, 2016 in Rome, Italy.

Il Porto passa per un errore su calcio piazzato, poi il capitano si fa espellere e sullo 0-1 rosso pure ad Emerson. Il tracollo costa 30 milioni

Redazione

Missione fallita: a brindare è il Porto. Ancora una volta un'italiana fallisce l'appuntamento con i preliminari di Champions. Spalletti fu scelto con un solo obiettivo: portare la squadra nell'Europa che conta. Sicuramente le espulsioni di De Rossi e Palmieri hanno agevolato la vittoria dei lusitani. Sconfitta che oltre a far perdere la Champions League, fa svanire 30 milioni che avrebbero fatto molto comodo.

La voglia alla Roma non è mancata: paradossalmente la squadra ha reagito più nell'impotente finale che in precedenza. Out Vermaelen per squalifica, Spalletti sorprende tutti puntando su De Rossi centrale in una difesa a 4, che l’azzurro metabolizza con più difficoltà rispetto a quella a 3. Scelta chiara: il tecnico vorrebbe gestire il gioco per evitare di essere pressato «alto». Al 40' però è arrivata la follia di De Rossi, che entrando con il piede a martello su Pereira, ha lasciato la Roma in inferiorità numerica. A quel punto è saltato tutto il disegno tattico. In avvio però, racconta Massimo Cecchini alla Gazzetta dello Sport, la mediana viene surclassata dal dinamismo dei portoghesi che con un 4-1-4-1 assai elastico, non si limitano a difendere ma cercano gli spazi, visto che sulle fasce Peres — pur efficace in attacco — e Juan Jesus soffrono la qualità tecnica di Corona e Otavio, bravi ad approfittare del movimento di André Silva. Certo la Roma ci ha messo del suo, partendo lenta e spaesata. L'inerzia cambia con i gol di Felipe, imbeccato da una punizione di Otavio. Insomma, è un Porto tutt’altro che remissivo, tant’è che nel recupero del primo tempo Herrera sfiora il palo dal limite. La partita però a quel punto era già cambiata, perché l’espulsione di De Rossi aveva portato al sacrificio dello spaesato Paredes per Emerson, mentre Juan Jesus passava al centro formando un nuovo 4-3-2.

La partita di Emerson dura poco. 5 minuti nella ripresa prima del rosso che chiude definitivamente la partita. Il resto del match serve solo a far lievitare un pò le prestazioni di Strootman e Perotti, che sfiora anche il gol del pareggio. Il Porto, fin troppo lezioso nel gestire la superiorità e le giocate offensive, nel giro di due minuti manda k.o. le speranze giallorosse, perché Szczesnyesce male su un filtrante di Herrera e Layun segna a porta vuota. Non basta, subito dopo Manolas viene irriso in contropiede da Corona che segna con un bolide sul palo del portiere polacco. È la fine del sogno, con Marciniak che fischia senza recupero un match ormai troppo nervoso. La Roma saluta la Champions ma a perdere, alla fine, è tutto il calcio italiano.

[fncgallery id="483573"]