Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

rassegna stampa

Ecco Karsdorp il ribelle. Pianti, grinta e piedi buoni

Ecco Karsdorp il ribelle. Pianti, grinta e piedi buoni

La storia del difensore corteggiato dalla Roma: dai tatuaggi a un soprannome alla Cafu. Ha una fama da duro, eppure il suo debutto da terzino cominciò in mezzo alle lacrime...

Redazione

"Se sono arrogante? Beh, un po’ sì". Magari ai tifosi della Roma Rick Karsdorp piacerà anche per questo. Il terzino olandese, in realtà, se la trattativa andrà in porto potrebbe far innamorare i romanisti perché ha piedi da trequartista e un atteggiamento in campo di chi non ha paura di niente, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Se c’è da contrastare mette la gamba, se c’è da correre corre, se c’è da crossare, che poi è la cosa che preferisce, lo fa nel migliore dei modi, tanto che spesso nel Feyenoord è stato un vero regista difensivo.

Ventidue anni, capelli biondo platino e tatuaggi in vista, è legatissimo a padre e fratello, fondamentali nella sua formazione. Col Feyenoord ha giocato 101 partite, 2 le presenze con la nazionale olandese. A dispetto della fama da duro e da ragazzo un po’ ribelle, Rick è uno dai valori ben saldi. Ecco perché quando, a 15 anni, il Rick trequartista tutto dribbling, assist e gol delle giovanili del Feyenoord inizia ad andare male a scuola, il padre gli ordina di smettere col calcio. Prima i buoni voti, poi può tornare in campo. Detto, fatto. Ma, in questa storia, c’è un ma. Rick non vuole più fare il calciatore, si sente insicuro e allora, ecco, di nuovo torna in scena il papà, che lo accompagna a vedere una partita e poi lo costringe a giocare. Il figlio lo fa, riprende, ma da numero 10 non ingrana. E allora l’allenatore Rutten decide di provarlo terzino destro perché aveva «corsa, piede, mentalità e forza nei duelli». È la svolta della sua carriera, anche se nella prima partita sbaglia tutto e scoppia a piangere nello spogliatoio.

Visto che andare su e giù per la fascia gli piace in Olanda lo chiamano la Locomotiva (che non sarà il Pendolino di Cafu, ma un po’ di fortuna a Roma potrebbe portargli) perché è alto 1.84, pesa 80 kg ed è agile come se fosse più minuto. Il carattere è particolare - lo dice lui stesso -, e infatti ieri già circolavano sui social legati al mondo Roma le immagini di una rissa sfiorata con Hector Moreno in Feyenoord-Psv, quando il messicano si mise in mezzo a una lite tra il difensore e Pareiro. La nuova Roma che sta nascendo, però, sembra voler mettere la grinta al primo posto.