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rassegna stampa

E Di Francesco carica: “Non si può sbagliare”

Il tecnico giallorosso: "Gara importante, fondamentale il desiderio di segnare subito. Ma stavolta un tempo non basterà per vincere"

Redazione

Ci sono partite che cambiano la storia. Quella di stasera se non arriverà a cambiare la storia del Di Francesco tecnico, di certo può dargli una svolta importante. Perché la Roma ai quarti di Champions ci è arrivata solo tre volte e perché entrare tra le otto regine d’Europa aiuterebbe a vedere la stagione giallorossa con una luce diversa, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". "È una partita importantissima per tutti quanti noi, che non possiamo sbagliare – dice Di Francesco – Fondamentale per ridare slancio a squadra e ambiente dal punto di vista dell’ambizione. La Roma non è abituata ad arrivare a questi livelli, ma per i giudizi finali è troppo presto. Di certo è una partita che non possiamo sbagliare, servirà il desiderio di andare a far male agli avversari, senza essere attendisti".

"Non è una partita che potremo gestire, dobbiamo vincerla – continua Di FrancescoIl nostro pensiero è sempre cercare di dominare la gara, sapendo però che dall’altra parte c’è una squadra forte, che ha qualità e palleggio. Di certo non possiamo accontentarci di giocare solo per un tempo, dobbiamo avere più continuità nel corso della partita. Già arrivare a 75 minuti fatti bene vorrebbe dire portare a casa un risultato importante. Se fossimo quelli di Napoli, ad esempio, saremmo già a buon punto, visto che quella prestazione è stata una delle nostre migliori in assoluto. Stiamo crescendo, ma dobbiamo farlo in resilienza. La Juventus è un esempio, ma quella mentalità non si costruisce con una sola partita".

Di Francesco chiederà concentrazione massima, per non incorrere in nessun errore che potrebbe rivelarsi letale. "Non dovremo fermarci, neanche nel caso passassimo in vantaggio – dice ancora il tecnico della Roma, che pensa a rispolverare il 4-2-3-1 dall’inizio – Ma dovremo anche avere equilibrio ed intelligenza, senza commettere in fase difensiva errori individuali come successo in passato. Non ce lo possiamo permettere". Il tecnico della Roma chiude con il suo appello alla gente: "Avremo bisogno dei nostri tifosi, mi auguro che siano il 12° uomo in campo. Ma il mio richiamo non è alla quantità, ma alla qualità della gente. L’importante è che nello stadio, ci sia la percezione della vicinanza del tifo. Pure un applauso su un passaggio sbagliato, per esempio, ci potrebbe aiutare".