rassegna stampa

Dzeko resta l’anima dei gol. Aspettando El Shaarawy

Il centravanti bosniaco sembra l’unico davvero in grado di garantire gol e pericolosità, in attesa che il Faraone torni in condizione

Redazione

Un solo tiro in porta non accadeva dal 24 gennaio 2016, oltre un anno e mezzo fa, in quel Juventus-Roma che fu la prima trasferta dello Spalletti 2.0. È accaduto di nuovo proprio domenica a Bergamo, dove la produzione offensiva della Roma è stata davvero di scarso livello, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Se la squadra fatica a costruire dal basso, è anche normale che poi davanti si faccia fatica. Più in generale, oggi le fortune offensive della Roma sembrano affidate ancora più di ieri a Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco sembra l’unico davvero in grado di garantire gol e pericolosità.

Perotti è ottimo nell’uno contro uno per la superiorità numerica, ma con il gol ha una confidenza limitata. Defrel sta giocando da esterno destro ed è normale che fatichi più del previsto a trovare la via della rete. Le cose potranno migliorare quando Monchi riuscirà a portare l’atteso esterno destro offensivo e quando El Shaarawy ritroverà la condizione. E poi c’è il giovane Under, uno che i numeri ce li ha eccome.