rassegna stampa

Di Francesco: “Alla mia Roma manca qualche gol: mira da migliorare”

Parla il tecnico: "Quando sono venuto qui sapevo che le responsabilità si sarebbero raddoppiate"

Redazione

Eusebio Di Francesco alla Scuola dello Sport ha partecipato al convegno dell’Unione stampa sportiva e rispondendo pure alle domande dei colleghi per spiegare la sua filosofia di calcio. Chi si aspettava un tecnico teso, per il periodo negativo della squadra, magari è rimasto deluso. Eusebio appare concentrato sulla sua creatura e consapevole del momento, anche se parla in linea generale.

Riassume così la miglior qualità di un allenatore: "Che deve essere capace di trasmettere le sue idee e far capire al giocatore che quella è la scelta migliore per lui e per il gruppo. Ho avuto grandi maestri come Zeman, ma il calcio cambia in fretta e non bisogna essere integralisti. Io, per esempio, parto dal 4-3-3, ma presto potrei anche cambiare e passare al 4-2-3-1. Questo non significa variare anche la filosofia di gioco". A proposito di quanto conti il risultato. "Un altro esempio? Ho provato la difesa a zona sui calci piazzati ma ho visto qualche difficoltà nei ragazzi e ho soprasseduto. Ora ci sto lavorando perché secondo me abbiamo le caratteristiche per difendere in entrambi i modi e, secondo gli avversari, è bene saper fare più cose". A proposito di gol che mancano: «Ci alleniamo al tiro, eccome se ci esercitiamo. Certo a Gonalons che non ha le caratteristiche non chiedo di tirare da fuori. Ma a Nainggolan che ce l’ha sì. E lui lo fa. Certo l’anno scorso segnava di più, ma può capitare. C’è anche la casualità". Poi riflette a voce alta: "Non c’è dubbio ci sia più stress nel gestire questi periodi di mercato. Ma quando sono venuto ad allenare la Roma sapevo che le responsabilità si sarebbero raddoppiate. Anzi a Roma il doppio è poco…".

(M. Nicita)